Dettagli Recensione
Le stelle sono 351.
Lei e lui.
Alice e Carlo.
Stessa classe e, a volte, stesso banco.
Due voci, due racconti, proprio come è strutturato il libro, da capovolgere a seconda di chi si vuole leggere.
Due voci ma una sola storia.
La storia di un amore acerbo, delicato, puro ma intenso. Quell'amore un po'irrazionale che nelle sere di agosto ti fa guardare il cielo e cercare di contare quante sono le stelle, e tanto meglio se a contarle si è in due.
Perchè l'amore tutto può.
Un libro leggero, frizzante, romantico ma mai banale o smielato.
Così anche i lettori aduti fanno un balzo indietro negli anni, per ripensare alla propria adolescenza, alle infatuazioni e ai primi amori, ai rapporti d' amicizia ancora acerbi, ai piccoli drammi quotidiani...
E poi a quella terribile sensazione, di non essere "né carne né pesce".
Troppo piccoli e immaturi per decidere ma anche troppo grandi per fuggire dalle responsabilità quotidiane.
"Io non mi voglio più piegare, ho voglia di rivoluzione.
Mi metterò ad impastare questo mondo. [...]
Andrà tutto a meraviglia.
E io non passerò più le notti a guardare questo soffitto.
Quante volte mi ha tenuto compagnia.
Quanti sogni ci ho appiccicato...
Stanno lì, appesi, aspettando che qualcuno li raccolga.
E io non so quali sono i tempi della maturazione.
Le olive si raccolgono a novembre, l'uva a settembre. E i miei sogni? Non lo so..."
Per gli adolescenti e per gli adulti.
Per i sognatori e per chi invece dovrebbe sognare un po' di più.
Per chi, come me, si è portato dietro la spensieratezza dell'adolescenza e ne ha fatto tesoro.