Uomini che odiano le donne
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Uomini che odiano le donne.
Uomini che odiano le donne è un romanzo che rapisce il lettore dalla prima all'ultima pagina. Il personaggio di Lisbeth è semplicemente straordinario: non è la solita ragazza con un burrascoso passato e che nasconde qualche sordido segreto, è semplicemente una forza della natura. Un classico giallo che gli amanti del genere non possono lasciarsi sfuggire.
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Emozionante!
E' un bellissimo libro sia per il contenuto, che evidenzia un problema che oggi ferisce profondamente il tessuto sociale, (ossia la violenza sulle donne), sia per la trama che costituisce comunque un elemento intrigante per il lettore che approda alla fine emozionato e sazio nelle sue aspettative.
Mi è piaciuto molto il personaggio di Lisbeth giovane donna che sa lottare per i suoi diritti e che seppure bollata da una società indifferente e perbenista, dà a ciascuno di noi una lezione di dignità. E' stridente il contrasto tra lei e il giornalista così buonista e perbene, ma anche questo dona al libro un fascino particolare...
Grazie all'autore che ci ha regalato delle così belle emozioni...
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Eccezionale
Il classico libro impossibile da posare; ti assorbe, circonda, avvolge e coinvolge; la strana coppia Mikael e Lisbeth insieme per risolvere un mistero che nasconde una storia di sordidi soprusi sessuali. Con finale a sorpresa, ma non troppo.
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controverso
Sicurmanete un prodotto marketing. Come giallo un pò stucchevole, mi ricorda molto l'investigatore Topolino, che senza fare trppi sforzi gli capitano tutti gli indizi addosso. Mi unisco al coro che valorizza la rapresentazione di Lisbeth, cosè stridente col perfetto Mikeal. Anche la parte centrale nella quale Mickael affronta le ostilità di tutta la famiglia mi è piaciuta comunque, gradevole sotto l'aspetto psicologico.
Finale con fuochi d'artificio, un pò esagerato. Ma ripeto è una lettura facile, il topolino dei grandi, come chiamo io questi libri usa e getta, leggetelo, e perchè no? Interessanti e sorprendetemente profetiche le considerazioni finanziarie che di fatto hanno anticipato il crack finanziario dell'anno scorso! Enjoy!
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Non si smetterebbe più di leggere
L'ho visto sul tavolo a casa di un amico, che lo magnificava e ha letto tutta la trilogia. ero scettica, troppo fragore mediatico e sinceramente non ero abituata a un giallo così voluminoso. Ho letto la trama in copertina, mi sono lasciata incuriosire e me lo sono fatta prestare. Beh...la sera non riesco a spegnere la luce, la trama è avvincente ma equilibrata. I colpi di scena sono ben distribuiti e mai troppo sensazionali. L'impressione è che ci sia sempre un'altra carta da scoprire. I personaggi sono descritti accuratamente, sembra di vederli. In particolare Lisbeth Salander, semplicemente affascinante. Credo proprio che prenderò in prestito anche gli altri due!
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uomini che odiano le donne
mi sono piaciuti soprattutto i personaggi (insoliti quanto affascinanti)il personaggio di Lisbeth è ben delineato . in generale il testo è scorrevole e ben organizzato!!!! lo consiglio vi piacerà di sicuro!!!!
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Indimenticabili
Ho letto la trilogia in meno di due settimane. Sono libri avvincenti, non appena ne finisci uno ti viene voglia di iniziare il successivo per sapere come proseguono le vite di quei personaggi che ormai sono entrati nella tua vita. E' un peccato che siano solo tre. Le trame sono ben studiate, i personaggi - anche quelli secondari - ben descritti. Inoltre l'ambientazione in un paese non proprio comunissimo - la Svezia - e la descrizione della compagine sociale - giornalismo, servizi sociali..., sono molto interessanti. Insomma il consiglio a chiunque voglia piacevolmente investire il propiro tempo è di correre in libreria. Non in bilblioteca perchè dopo un po' ti viene voglia di rileggerli!!!!!
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bellissimo...
io ho 16 anni appena compiuti e ho letto questo fantastico libro poco tempo fa....l'ho letto in una settimana...le mia amike mi dicono k sn pazza...invece penso che sia il libro più bello che abbia letto in vita...ti tiene sulle spine fino alla fine e ti sconvolge letteralmente...mi dispiace che larsson non possa più offrirci capolavori come questo!!!
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uomini che odiano le donne
Assolutamente da non perdere!!
Storia affascinante come i personaggi che la vivono!
Lisbeth è unica, meravigliosa creatura, molto accativante, coinvolge la mente e il cuore!
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uomini che odiano le donne
700 pagine possono spaventare all'inizio, ma sono come le ciliege...una dopo l'altra e non ti bastano mai!!!fa parte della trilogia Millennium, ma "Uomini che odiano le donne" non è propriamente collegato agli altri due.La mia Lisbeth è senza dubbio fantastica.
Un libro da leggere assolutaente....
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Un libro da non perdere
Questo è il primo della trilogia Millennium. Una volta letta l'intera trilogia, può essere considerato come un episodio "a sè stante" rispetto ai 2 successivi che costituiscono invece effettivamente una narrazione unica. Questo primo libro è composto da 700 pagine circa che scorrono tuttavia velocemente. L'inizio del libro, come anche per i 2 episodi che seguono, è sì un po' lento ma serve a costruire la storia e a delineare i personaggi, dopodichè la storia si infiamma ed è un crescendo continuo di emozioni e colpi di scena. Molto interessante l'indagine da parte di Blomqvist sulla storia di Harriet tramite il materiale a propria disposizione e su cosa possa esserle realmente accaduto. Una lettura da cui si riesce difficilmente a staccarsi.
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poteva andare peggio
Abbastanza banale, molto sopravvalutato. Vale la pena leggerlo per il personaggio di Lisbeth... fantastica!
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Uomini che odiano le donne
beh, direi che è come mangiare le patatne!è un genere di poliziesco/triller che ti tiene incollato e non riesci a mollarlo finchè la storia non da un accenno di svolta...ed è piena di risvolti imprevisti!! Una volta preso il primo volume, ti viene subito voglia di avere anche gli altri due! e tutti e tre hanno dalle 600 alle 800 pagine! Consiglio vivamente questo come gli altri due! io li ho letti tutti 3 nel giro di un mese, me li portavo dietro ovunque andassi, sebbene non sia il mio genere. Compratelo!!!
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IL PRIMO DELLA TRILOGIA
Io l'ho divorato in una settimana e sono 600 pagine!!! Mi ha coinvolto da non riuscire a smettere di leggerlo, mi sono precipitata a comprare gli altri due... leggetelo.
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come un pacchetto di smarties
Quando lo si acquista si rimane sconcertati...un malloppone di 676 pagine che ti pesa in borsa come un macigno....ma dopo 200 pagine l'effetto è devastante...questo libro è come la morfina che scende piano piano dalla boccetta dell'aflebo...ci mette un pò a fare effetto ma quando finalmente la senti ne vorresti sempre di più...ho fatto due notti le tre per riuscire a finire questo dannato libro e ora che l'ho terminato da un'oretta sto maledicendo le librerie che comprensibilmente stanno facendo pausa pranzo,ma che secondo i miei istinti dovrebbero essere aperte per consentirmi di acquistare i sequel di questa droga chiamato "uomini che odiano le donne".Personalmente questo autore mi fa lo stesso effetto di un pacchetto di smarties,finchè non gli vedo il fondo butto giù ogni singolo confetto..uno per uno....
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SOLO MARKETING
C'è in giro molto di meglio da leggere !! Non perdete tempo (670 pag) con questo mattone molto di moda e "pompato" come un detersivo che più bianco non si può.....
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Sopravvalutato
Ennesimo caso di romanzo decisamente sopravvalutato e il cui successo credo sia dovuto più al tam tam mediatico che al suo reale valore (lo stesso dicasi per il tanto celebrato Dan Brown.
Arrivare a pagina 200 e non avere ancora iniziato la vera storia ma solo la premessa è sconfortante. Scrivere un giallo di 600 che non riesce ad incatenarti nelle prime 50. e soprattutto leggerlo, è da narcolessia. Un Forsythe od un Follett non hanno insegnato nulla?
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Per chi vorrà...
Dopo le prime 50 pagine (che in effetti sono un pò lente) il giallo ti appassiona e continui ad andare avanti, anche perchè la trama ben costruita è ricca di colpi di scena.
Consiglio sicuramente la lettura, il libro è ottimo, scorrevole e nonostante le sue numerose pagine, si lascia leggere con piacevolezza.
Lisbeth poi secondo me è un personaggio riuscitissimo. Buona lettura per chi vorrà....
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Capolavoro al contrario
Letto tutto, dire che mi ha stomacato non rende l'idea, prolisso fuori da ogni logica racconta particolari di cui si farebbe volentieri a meno. Occorre uno sforzo sovraumano per arrivare a pag.100 (Tot 676), leggo le recensioni e mi chiedo a cosa sia abituata la gente a leggere, perchè definirlo best seller è molto simile ad una eresia, mi rendo conto di essere una voce fuori dal coro (grazie a DIO), purtroppo l'unica cosa che posso fare è sconsigliarvi una simile agonia e proporvi 2 titoli su tutti: Storia di Neve, Mille splendidi soli.
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Povere le donne..
Letto tutto d’un fiato, dopo aver superato la barriera delle prime 50/60 pagine. Occorre innanzitutto fare una premessa, senza cadere nel femminismo. Vorrei descrivere quanto la società attuale faccia ancora discriminazioni tra uomo e donna, quante notizie, quasi giornalmente, parlano di violenze o di omicidi che hanno come vittime le donne, quante volte l’innocenza dei bambini viene violata. Io ne rimango sconvolta e mi chiedo quanto ci vorrà ancora per cambiare questa situazione. Quindi ogni storia in cui siano coinvolte delle donne, mi tocca profondamente nell’anima, pensando che avrei potuto essere una delle tante storie che vedo e che sento.
Detto questo, veniamo al libro: una famiglia composta da tantissimi soggetti (e bisogna ringraziare Larssen per l’albero genealogico che ha inserito..), tanto da perdere il filo, ognuno con caratteristiche distinte e particolari.
Un colosso mediatico che si scontra con un colosso industriale. Una ragazza controversa, Lisbeth, molto intelligente ma assolutamente contro le relazioni sociali, di cui ci si innamora immediatamente per come riesce abilmente, tramite conoscenze informatiche, ad incastrare squali travestiti da conigli. Un giornalista che riuscirà, nonostante una condanna per diffamazione, a diventare famoso e ad essere acclamato dalla folla.
Più di 650 pagine di libro (sarebbe stato bello anche con un centinaio di pagine in meno..), ma che portano il lettore ad andare avanti senza interruzioni, vedendosi delineare uno scenario macabro e inaspettato che lascerà senza parole.
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Il primo capolavoro della trilogia
Il primo capolavoro di una trilogia che non mi sono mai fermato di leggere se non dopo il punto finale. Eccezionale!!! Non si può descrivere va letto e basta.
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Uomini che odiano le donne
Il libro di Stieg Larsson è sicuramenteun best seller (come indica già la copertina), riconosco una storia con un intreccio ben studiato, soprattutto fino a metà libro. Sono tuttavia propensa a credere che le vicende comincino a diventare nebulose dalla metà in poi, quando è difficile tenere gli occhi puntati sulla genealogia della famiglia Vanger e su tutti i fatti successi. Mi sembra che il libro si metta a Correre quando viene scoperto l'assassino. Questa parte perde molto di peso tanto da farmi perdere il reale interesse.
Non credo che leggerò la trilogia completa, sono davvero dubbiosa.
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Uomini che odiano le donne
Leggerò sicuramente anche gli altri volumi della serie, ma non mi unisco, per il momento, al coro di lodi entusiastiche. Mi sembra sia stato un po' sopravvalutato.
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Si legge bene, ma non mi è sembrato questa gran meraviglia.<br />
Tanti pezzi potevano essere tagliati. In certi punti è un po' prolisso.<br />
Con alcune incongruenze: Lisbeth, a parte la sua bravura al computer, pare non abbia finito le medie: dove ha imparato così bene l'inglese da sfoggiare l'accento di Oxford, quando va a Zurigo? Si fa passare per norvegese, ma, anche se le lingue sono simili, si nota la differenza di accento, come gli italiano capiscono che uno è spagnolo, anche se sa parlare italiano.
uomini che odiano le donne
Quando un libro ti tiene inchiodata al divano, quando cerchi assolutamente tempo tra i tuoi impegni per riprendere la lettura,quando ne parli agli amici per tutto il tempo in cui lo stai leggendo e' senza dubbio eccezionale. Lo chiamino pure successo editoriale, commerciale e scontato, ma se lo stile versatile e profondo si coniuga alla scorrevolezza e a contenuti avvincenti non si può negare la sua superiorità. Un autore quando scrive oltre a comunicare vuole secondo me trasmettere sensazioni e coinvolgimento emotivo nel lettore e Larssen ci e' riuscito pienamente. Insolita ed originale l'ambientazione nordica, singolare il personaggio dell'investigarice. OK, da film, e l'hanno già girato, niente di male quando il livello e' così alto.
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uomini che odiano le donne
Un pò prolisso all'inizio, devo ammettere che mi ha inchiodata per tutto il tempo, il genere è il mio preferio e la storia mi è piaciuta tanto, lungi da una realtà palpabile, ma non ha trascurato la fantasia e una forma di cruda realtà che domina in tutto il romanzo, a volte anche esasperante. Forse i media hanno un pò esagerato con le critiche...
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uomini che odiano le donne
Originale,mai scontato e sopratutto una trama avvincente che nonostante la mole si divora d'un fiato.
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Ben scritto
Finalmente qualcosa di nuovo. Uno di quei libri che "rimangono": personaggi ben tratteggiati, con mano ferma e sicura.. che meraviglia, finalmente della buona letteratura di genere. Un giallo accattivamente, che invita il lettore a "giocare", e allo stesso tempo libro di denuncie velate, che vomita sulla società dei "ben pensanti" che alla fine sono i veri mostri. Lisbeth Salander è poi unica nel suo genere, una donna sfuggente che punta il dito (con il suo solo esistere) contro le ingiustizie, che ha una propria morale, vera però. Davvero consigliato.
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uomini che odiano le donne
avvincente ed interessante; come coniugare impegno e mistero
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Carta da parati
Da www.thespacebetween.it
Non amo particolarmente i libri gialli e solitamente cerco di starne alla larga peggio che dalla peste. Se poi il libro in questione supera le seicento pagine i disincentivi alla lettura iniziano a diventare troppi per potermi invogliare a vincere la naturale avversione verso il genere in questione. Eppure il clamore mediatico generato dal primo libro di Stieg Larson mi ha convinto ad investire ben 19,50 euro per l’acquisto. Ad un libro giallo, si sa, non è affidato l’alto compito di “fare letteratura" e tantomeno ci si aspetta che le sue pagine siano cesellate da ornamenti prosaici aulici. Un poliziesco è un libro per tutti, un compagno scanzonato che ci accompagna durante i tempi morti, stuzzica la curiosità e aguzza l’ingegno senza mai diventare aristocratico; bisoogna sfogliarne le pagine con leggerezza .
Nonostante sia al suo esordio letterario Larson dimostra di conoscere a fondo il genere e si avvale di tutti i trucchi del mestiere per sedurre il lettore. Il successo editoriale è figlio di una serie di riuscitissime scelte. La trama è volutamente scontata. Un omicidio da risolvere, qualche colpo di scena e i soliti dissidi familiari condiscono la vicenda gradevolmente. L’azione, poi, si svolge in un piccolo paese, uno scenario circoscritto che strizza l’occhio al lettore; tutti possono essere sospettati, nessuno è innocente aprioristicamente. L’indagine in un luogo così circoscritto stimola l’indole voyeuristica del lettore che spierà nelle vite private degli abitanti del villaggio. Con un ristretto ventaglio di sospettati ciascuno può divertirsi a formulare ipotesi e cercare soluzioni. I personaggi, umanamente eroici, sono presentati senza efficacia espressiva. L’autore coniuga la loro personalità tra virtù e vizi, si sofferma a descriverne il profilo psicologico ma in modo vacuo. Nonostante parecchie pagine siano dedicate all'indagine introspettiva questa risulta sempre poco convincente e caricaturale. Inveitabilmente tra i due detective si genera grande tensione, un minestrone dagli ingredienti ben noti: sesso e amore, sintonia e riservatezza, late vicinanze. Eppure tutta questa banalità sembra funzionare. Senza accorgertene inizi a vestirne i panni, a pensare come loro. Il libro diviene anche un pretesto per denunciare alcuni misfatti di cui l’odierna società svedese sembra essere rea. Il lettore scopre che lì una donna su tre è vittima di molestie (sarà vero?), scopre che la corruzione, la malavita, i pasticci burocratici non sono solo un vizio del “bel paese”. Anche in Svezia non è tutto oro quel che luccica. La prosa è scorrevole, veloce, a tratti giornalistica, mai ripetitiva e scontata. La lettura non è solo avvincente ma anche rilassante.
Questi punti di forza rappresentano anche la debolezza più evidente del romanzo. La trama, tanto scontata da essere prevedibile, consente al lettore di prevedere gli avvenimenti allentando continuamente tensione. Ne risente fortemente tutto il climax emotivo che non raggiunge mai punti abbastanza alti. I personaggi, troppo fumettistici e oleografici, risultano simpatici ma finti. Imperdonabile è la distinzione troppo netta tra "buoni" e "cattivi"; i primi, sebbene trapelino di continuo lati oscuri del loro passato, ci vengono propinati con tanta bonarietà da essere assolti senza processo. Questo, oltre a restringere oltremodo la cerchia dei sospetti rende la lettura stucchevole, sai già dove l'autore andrà a parare; latitano i colpi di scena. Mi chiedo quanto possa essere efficace un Giallo privo di tensione, ritmo narrativo e capovolgimenti di scena. Le denunce sociali, poi, sembrano solo un pretesto attorno al quale costruire una storia. Il progetto originario intendeva, con dieci romanzi, mettere a nudo vizi e difetti della società svedese. La prematura scomparsa dell’autore ha bloccato questo arduo compito al terzio episodio della saga. La domanda resta la stessa: il giornalista Larson usa il genere poliziesco per sensibilizzare l’opinione pubblica oppure utilizza i classici problemi (sui quali l’opinione pubblica è già sensibilizzata) come pretesto per un poliziesco moderno ed appetibile?
Da leggere se si è amanti del genere o se spinti da tanta curiosità verso l'ennesimo successo editoriale. Per gli altri, qualche buona pagina ed una scrittura piacevole possono non essere degli stimoli adeguati per masticare le troppe pagine del romanzo. Un libro scritto da un buon operaio del genere che, utilizzando i ferri del mestiere, assembla senza errori una storia lineare e piacevole ma priva di estro creativo. La differenza tra questo ed un ottimo libro è la stessa che passa tra un quadro e la carta da parati. Entrambi adornano le pareti, ma solo il quadro suggestiona ed emoziona chi l'osserva.
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Ottimo!
A me questo romanzo è piaciuto moltissimo, ammetto che non ho fatto in tempo ad appoggiare il tomo (675 pagine) una volta ultimato che ho subito preso in mano il secondo capitolo della Millennium trilogy, "La ragazza che giocava con il fuoco" (754 pagine). A dispetto della grandezza del romanzo non farete nessuna fatica a terminarlo perchè sia la storia sia lo stile narrativo di Larsson inchiodano. Si tratta di una vicenda ambientata in Svezia e che ruota attorno alla redazione del giornale "Millennium" e dei suoi proprietari. Ho trovato veramente affascinante il profilo psicologico di Lisbeth Salander, coprotagonista della trilogia insieme a Mikael Blomkvist. Da non perdere!
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uomini che odiano le donne
Io ho letto prima la seconda parte della trilogia e a detta di tutti avrei dovuto trovare questo prequel più interessante.
Invece è successo il contrario, mi è piaciuto di più "la ragazza....", probablmente perchè lo stile narrativo dei due romanzi è molto simile e alla lunga diventa meno coinvolgente, premiando quindi ciò che si legge per primo.
E' comunque una gran bella lettura, anche se trovo che, a parte i due principali protagonisti, gli altri personaggi rimangano un po' troppo sullo sfondo e a volte è difficile cogliere un perchè alle loro azioni proprio perchè poco caratterizzati (vedi per esempio il dietrofront sentimentale di Cecilia).
Comunque, aspettiamo il terzo; a proposito, qualcuno sa il titolo?
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Uomini che odiano le donne
Trovo Stieg Larsson un autore piacevolissimo, una persona intelligente dotata di grande sensibilità.
E' triste averlo perso così presto !
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Fiammifero
Scrittura efficace e molto scorrevole, personaggi ben delineati, trama fluida e mai noiosa. Si legge veramente tutto d'un fiato anche se non è un vero "giallo" e di colpi di scena ce ne sono pochini, per buona parte del libro è più un'indagine storica. Il personaggio di Lisbeth Salander è comunque uno dei più stuzzicanti e ben riusciti creati dalla penna di uno scrittore negli ultimi anni con le sue debolezze e le sue ossessioni unite però a qualità straordinarie. Un appunto , che vedo condiviso in altre recensioni : non è che il protagonista debba per forza fare sesso con tutte le protagoniste femminili del racconto per scongiurare il mal di testa o per stabilire un legame più stretto, ma forse in Svezia funziona cosi....mah. Nel complesso un bel fiammifero acceso in un mucchio di paglia : prende e brucia che è una meraviglia ma ti lascia poco....
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Uomini che odiano le donne
Gian Luigi Soldi glspinkfloyd@gmail.com
Libro che potrà essere sicuramente meglio valutato dopo la lettura dei due successivi capitoli. Perchè altrimenti la "saga" si sarebbe infatti intitolata "Millennium Trilogy"? Al momento è un eccellente pout purri che spazia tra il giallo alla Gaston Leroux, tutto il mal costume politico-economico del secolo scorso in un paese ricco, e un misto tra la famiglia del "princìpe Salina" del Tomasi di Lampedusa più il viscontiano la "Caduta degli Dei". Ottima lettura e personaggi minuziosamente cesellati.. Ripeto un giudizio più dettagliato è riservato a mio avviso solo dopo la pubblicazione e lettura del trittico completo
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Ma il giallo...
...il brivido latita in questo libro più misterioso che giallo, non eccelso nei meccanismi risolutivi, non sorprendente nelle sfaccettature della trama. Il giornalista indaga su un "cold case" che si presume essere stato dipanato in ogni sua piega. Non è così, ma le lacune dell'indagine remota appariranno colpevoli. Avere esaminato febbrilmente migliaia di foto finendo per trascurare le uniche importanti è un po' grottesco. La trama non è esente da acciacchi, ma l'esperienza della lettura è sobria.
Un'annotazione: ancora una volta il protagonista maschile colma il rapporto con le creature femminili circostanti nella maniera più biblica, andandoci a letto. E' una soluzione un po' usurata per conferire (e trasmettere) spessore e coinvolgimento emotivo alle relazioni tra i personaggi. Sempre più spesso i protagonisti maschili sembrano assolvere a un servizio sessuale più che rispondere a personali pulsioni. Basiti e passivi, obbediscono all'esigenza di una donna più volitiva di loro, piovutagli nel letto come dal cielo, che non avrebbero neppure supposto di cercare. Aspetti psicologici 'umani' a parte, è proprio l'elemento psicologico narrativo a farne le spese, ripetitivo, noioso.
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uomini che odiano le donne
Un lungo romanzo attorno ad un giornalista svedese che scopre una serie tragica di orrori all'interno di una famiglia ricchissima. Personaggi molto interessanti e lettura , nonostante le dimensioni del libro molto scorrevole e piacevole.
Qualche pausa di stanca e situazione poco credibile.
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era da un po' di tempo..
... che non trovavo un libro capace di tenermi sveglia fino alle quattro del mattino. Lisbeth e Mikael sono personaggi indimenticabili: ho visto che Marsilio pubblicherà il secondo episodio della serie nel giugno 2008. Non vedo l'ora!
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Uomini che odiano le donne
Non potevo scegliere un romanzo più bello per degnamente iniziare il 2008! Superiore alle aspettative il primo libro della trilogia “Millennium” scritta da Stieg Larsson, purtroppo prematuramente scomparso, parte in sordina per poi, man mano che la pagine scorrono, esplodere in tutta la sua potenza e bellezza. Nonostante la sua mole, quando arrivi a pagina 676, ti dispiace che sia terminato e vorresti subito passare al secondo volume che mi auguro verrà pubblicato quanto prima da Marsilio. Va detto che è un romanzo completo e non lascia niente in sospeso: insomma si può leggere solo questo e poi lasciare stare il prossimo anche se dubito che un lettore sano di mente abbandoni un autore così bravo e coinvolgente. Veniamo alla trama. Un classico giallo da “delitto della camera chiusa” ma in questo caso la camera è un isola + un’indagine sulla corruzione del mondo dell’alta finanza + un’inquieta, stranissima, difficile, asociale, abilissima hacker che non è certo lo stereotipo della “bellona” di turno ma è così affascinante che non puoi non volerle bene + un giornalista economico + efferati delitti recenti e di un tempo passato… Ecco, vedete, una delle grandi qualità di questo romanzo è che non siamo di fronte all’investigatore ritiratosi dall’attività perché la “mala” gli ucciso la figlia o la moglie né vi sono degli scagnozzi mafiosi dalla pistola facile. Siamo fuori dai classici schemi del thriller preconfezionato. L’autore ha saputo miscelare tutti questi elementi dando vita ad un impareggiabile romanzo con personaggi indimenticabili, primo tra tutti, Lisbeth Salander. Profondo nei dialoghi, mette a nudo la violenza che le donne subiscono dagli uomini. È utile, se si vuol meglio apprezzare questo romanzo, cercare su Internet notizie sull’autore che ha dovuto vivere per parecchio tempo sotto protezione per le sui inchieste-denunce.
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