Red
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ALLA FACCIA DI DOCTOR WHO
Red: un titolo banale e allo stesso tempo intrigante.
Un libro che purtroppo sono stata costretta a leggere in ebook (preferisco il formato cartaceo, anche se il kindle può effettivamente contenere centinaia di volumi senza incidere nel peso e nello spazio di una casa troppo piccola per contenere così tanti libri!). Un libro che ho terminato di leggere in tre o quattro giorni. Lo stile è fluido, piacevole, divertente. Leggero. La trama, paradossalmente, è sufficientemente complessa, molto affascinante. Non sono una fan dei viaggi nel tempo, eppure Kerstin Gier è stata in grado di farmi apprezzare questo genere e immergere in una prospettiva diversa della storia e del suo profondo significato, coinvolgendo uno dei “miti” più famosi al mondo (il Conte di Saint-Germain) e le teorie sulla possibilità di spostarsi nel tessuto del tempo, in una bizzarra combinazione di scienza e magia.
In questo racconto troviamo una ragazza di nome Gwendolyn Shepherd alle prese con gli strambi segreti della sua famiglia, segreti che riguardano Gwendolyn da molto vicino, più di quanto lei non pensi. Viaggi nel tempo, chiaroveggenza, presagi oscuri, un’alleanza rischiosa, piani pericolosi e minacce che strisciano tra un’epoca e un’altra, alla ricerca di qualcosa, o di qualcuno, per scopi cimentosi e misteriosi. Perché a quanto pare non è Charlotte, la cugina di Gwendolyn, ad aver ereditato il gene dei viaggiatori nel tempo presente nella sua famiglia da tempo immemore, com’era stato predetto. Gwendolyn, impreparata, è costretta a farsi carico di questa benedizione-maledizione, del tutto inaspettatamente. Come? E perché?
Fortunatamente, un altro portatore del gene del tempo le starà accanto per aiutarla in questo difficile percorso: Gideon de Villiers. Costui, intrepido e intrigante, l’accompagnerà nel suo primo viaggio nel tempo, dandole il supporto di cui ha bisogno, e i brividi sottopelle di cui non ha mai neppure sospettato l’esistenza.
Ho solo un piccolo appunto per questa storia: la verità riguardante i genitori di Gewndolyn è intuibile fin dal principio. Sarebbe stato bello un po’ più di mistero da questo punto di vista.
Per il resto, lo consiglio vivamente, specialmente ai fan di questo genere.
P.S. Al momento sono impegnata a leggere il secondo capitolo della trilogia, Blue.
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Il rubino.
Da sempre è stata la cugina Charlotte, intelligentissima ragazza dalla folta chioma rossa e dai modi aggraziati, ad essere preparata, ad essere addestrata. E’ lei, infatti, che ha il gene; è lei la predestinata. Eppure, proprio quando tutto sembra essere scritto ed immutabile, ecco che le sorti si rovesciano rivelando che in verità la prescelta chiamata a porre in essere i salti temporali e ad adempiere alla missione dei guardiani è la poco più che sedicenne Gwendolyn Montrose. Occhi azzurri, collo da cigno e lunghi e lisci capelli neri, la giovane risulta essere chiaramente impreparata all’adempimento della missione; ella non solo non ha ricevuto alcuna forma di formazione ma non è nemmeno a conoscenza di quei misteri che avvolgono i suoi cari. Tuttavia Gwen, che è il rubino, che riesce a vedere i fantasmi e a parlare con i morti, è anche molto curiosa e quindi non si sottrae a quell’ingrato compito che la vede accompagnata da Gideon De Villers, diciannovenne, iscritto alla facoltà di medicina che già da due anni compie i cd “salti”. Superato il primo impatto e la scoperta della nuova prescelta, tra i due nascerà un sentimento che – spero – verrà, insieme alle vicende, approfondito e sviluppato nei successivi capitoli.
Caratterizzato da uno stile semplice, forse non troppo erudito ma non per questo meno fluido ed accattivante, “Red” di Kerstin Gier è un libro che si autoconclude in poche ore – io l’ho letto in meno di un pomeriggio – ma che lascia il segno. Ho avuto la fortuna di conoscerlo grazie ad una carissima amica, e se non fosse stato per lei, probabilmente non lo avrei mai letto, pentendomene (non lo avevo minimamente notato nemmeno tra gli scaffali della mia libreria di fiducia, pensate un po’!). Perché si, siamo tutti d’accordo nel riconoscere che siamo davanti ad un fantasy, che si tratta di una lettura “easy”, ma è anche vero che a volte questo genere di elaborati servono. Per staccare la spina, ma anche per sognare un po’. Ultimamente, poi, di opere di questo filone che valessero la pena di essere apprezzate, son sincera, ne ho trovate poche.
Pertanto, l’opera ha una buona base di partenza, la storia funziona, i protagonisti e il mistero si fanno desiderare tanto che chi legge è spinto dalla brama di sapere ad andare avanti e avanti ancora.
Dal punto di vista contenutivo e dei personaggi, relativa è la caratterizzazione, l’autrice non approfondisce pienamente ogni loro sfumatura lasciandone alcuni, che avrebbero al contrario fortemente attratto l’attenzione tanto che molteplici sono i quesiti che suscitano nel conoscitore delle avventure, in una posizione marginale, di cornice. Lacuna a cui si somma una leggera confusione dei fatti esposti e una eccessiva prolissità nella parte iniziale; la Gier avrebbe potuto tagliare un po’ per dare maggiore rilievo alla parte centro-finale dello scritto, nel concreto la più avvincente. E’ anche vero che la stessa si concentra maggiormente sugli eventi e sul loro susseguirsi facendo ipotizzare una maggiore delineazione nei sequel. Cavilli a parte, il romanzo si fa apprezzare, e lascia ben sperare per il futuro.
Non mi sbilancio ulteriormente, ne consiglio la lettura a chi cerca uno scritto non banale con cui sognare, staccare la spina e rilassarsi.
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Preparatevi allo spasso
Ho visto questo libro per la prima volta qualche anno fa, ma mi sono decisa a leggerlo solo dopo aver visto il film. Non si tratta di una storia eccezionale (né tantomeno aspettavo che fosse tale) tuttavia sono rimasta piacevolmente colpita, perché, sebbene la situazione non sia il massimo dell’originalità (adolescente con improvvisi poteri che si innamora del bello arrogante) è riuscita a prendermi come non succedeva da un bel po’. Red è perfino riuscito a farmi piacere i viaggi nel tempo, quando invece di solito li odio. Quello che da’ il tocco in più al volume, a mio parere, è lo stile: ironico, leggero, divertente. Si susseguono battute e considerazioni assurde fatte dalla protagonista e dalla sua migliore amica che fanno sbellicare. Certo, questo toglie credibilità al libro, ma meglio così perché altrimenti sarebbe stato il solito YA scopiazzato.
Ovviamente, non è privo di difetti: è un po’ confusionario e si dilunga eccessivamente in avvenimenti marginali (da questo punto di vista è meglio il film), ma nel complesso trovo che sia un libro molto migliore di quelli che circolano negli ultimi anni.
Tengo un profilo basso per precauzione!
Voglio rimanere bassa col voto per due motivi:
1) Non è un libro da cinque stelle a causa di un po' di confusione (che spiegherò più in basso);
2) è una trilogia e prima di sbilanciarmi voglio vedere come prosegue, la delusione potrebbe essere dietro l'angolo!
Comunque c'è da dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo primo libro.
La modalità di acquisto è stata questa: arrivo in libreria e sono incazzata nera.
Avevo appena lanciato fuori dalla finestra un libro deludentissimo e di certo non mi aspettavo nulla e niente da nessuno.
Avevo voglia di spendere soldi in libri e basta!
Il titolo mi attrae, estraggo il libro e la copertina mi fa sognare qualcosa di magico e misterioso...
Lo prendo!
Questo per farvi capire che non avevo nessuna idea della trama!
Non sapevo se trattava di vampiri, licantropi, satiri o ufo o robaccia simile (cosa che pensavo vista la copertina)... Nulla.
L'ho aperto e magicamente dopo 3 giorni l'ho letteralmente bevuto!
La scrittura è scorrevole e l'idea di base è veramente interessante.
Si parla di viaggi nel passato grazie ad un cronografo (anzi due ma è da approfondire nei successivi libri), dodici pietre preziose (persone che contengono un dono) e due famiglie che si intrecciano da secoli: i Montrose e i de Villers (Montecchi e Capuleti........)
Inoltre aggiungeteci una ragazzina che pensa di essere la cugina sfigata della prescelta e vari colpi di scena e il fantasy è fatto!
Ho trovato veloce empatia con i personaggi, soprattutto con Gwendolyn (che mi è parsa vera fin da subito) che insieme alla sua amica Leslie mi sembrava di essere tornata alla scuola media.
Confermo che - come ha detto qualcuno prima di me - come primo libro ci sono moltissimi personaggi poco introdotti o introdotti in modo confuso, si fatica a tenerli a mente soprattutto se non si è dotati di grande memoria.
Inoltre il fatto dei molteplici balzi nel tempo si fatica un po' a capire immediatamente com'è strutturato l'albero genealogico.
Ma non vi preoccupate per questo: alla fine del libro c'è una lista completa dei personaggi con breve descrizione.
A mio parere è scritto molto bene e a parte questo inghippo della moltitudine di personaggi il resto è proprio uno spasso.
L'ho trovato migliore rispetto ad altri fantasy che ho letto ultimamente e che a distanza di tempo hanno lasciato il nulla dentro di me.
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Così così
Sono rimasta leggermente delusa da questo libro. L'idea è decisamente originale, trovare un libro che parla di viaggi nel tempo è molto interessante. Allo stesso tempo secondo me l'autrice non è riuscita a sfruttare appieno questa idea. La protagonista è fin troppo irreale: la scrittrice ha cercato di creare il personaggio della diciassettenne d'oggi, ma per me non ci è riuscita appieno. La protagonista prende fin troppo alla leggera un po' ogni faccenda. Gli altri personaggi (a parte il fatto che letteralmente ci si perde, sono davvero tantissimi forse troppi) sono tutti un po' surreali. Dalla zia Maddy, a Lucy e Paul, a Gideon. Altra nota negativa è che di alcuni capitoli o spezzoni non si capisce molto. Rimangono vari punti di domanda che non vengono chiariti nemmeno nei libri successivi. Nel complesso vale comunque la pena leggerlo, ma mi aspettavo comunque di più.
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E' SOLO L'INIZIO!
Non voglio rischiare di fare spoiler scrivendo questa recensione. Vorrei dire che inizialmente questo libro scorre molto molto lento ma avendo letto le numerose recensioni mi sono autoconvinta a finirlo, effettivamente è solo nelle ultime pagine che avvengono i maggiori colpi di scena, e sono state proprio quelle poche pagine a convincermi immediatamente a comprare il seguito.
Gwendolyn viene descritta come una semplice ragazza londinese e invece la cugina Charlotte e il bel Gideon no! Loro sono i prescelti, loro hanno la capacità di viaggiare nel passato con l'utilizzo di uno speciale marchingegno tempestato di pietre preziose (il cronografo). Ma.. qualcosa è cambiato, sarà la nostra protagonista la prescelta.. affiancherà il bellissimo Gideon nei suoi viaggi temporali e in poco tempo dovrà imparare cose che la sua "adorabile" cugina ha imparato in 16 lunghi anni di lavoro. A me personalmente Gwen inizialmente mi fa anche un pochino pena, derisa da tutti e soprattutto non ritenuta all'altezza di questo compito ma successivamente la sua posizione migliora e di conseguenza (almeno per me) anche il libro.. naturalmente finisce con un sacco di interrogativi ma come potrebbe essere diverso visto che ci aspettano altri due libri??
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La gemma più importante del cerchio
“Opale e ambra, la prima coppia, s’avanza, canta agata, che del lupo ha sembianza, con acquamarina in si bemolle, solutio! Seguono smeraldo e citrino, coagulatio!, le due corniole gemelle in scorpione, e giada, numero otto, digestione. In mi maggiore: tormalina nera, zaffiro in fa, rischiara la sera. E subito appresso ecco diamante, undici e sette, leone rampante. Projectio! Scorre il tempo così lento, rubino è principio e fine del movimento.”
Dodici cifre, dodici viaggiatori nel tempo, dodici pietre preziose, dodici tonalità musicali, dodici ascendenti, dodici passi per creare la pietra filosofale: ecco il mistero di cui Gwendolyn, adolescente ragazza londinese, resta all’oscuro per tutta la sua vita, perché tutte le donne della sua famiglia credono che il gene meraviglioso dei Viaggiatori del tempo non spetti a lei, ma a Charlotte, la sua sprezzante e boriosa cugina, addestrata alle arti del decoro, del buongusto e del galateo dei secoli passati, in previsione del suo imminente primo “salto” all’indietro nel tempo. Peccato che i suoi sogni di gloria e quelli di sua madre, Glenda, vengano decisamente rovinati da Gwen, che eredita il gene al posto di Charlotte. Disastro! Charlotte è distrutta, i suoi meravigliosi piani andati in fumo! In realtà non è che Gwen sia tanto entusiasta del nuovo fardello che ha sulle spalle: sì, perché per lei questo talento non è qualcosa di cui vantarsi, ma un peso che non vuole portare. Fin quando non incontra Gideon, il suo alter ego maschile, l’altra metà perfetta della coppia di Viaggiatori di questo secolo. Il loro rapporto non sarà idilliaco: lui la disprezza, ritenendola lenta di comprendonio e non all’altezza del dono di cui è portatrice, non addestrata alla storia, alle lingue, alle danze e senza il minimo controllo sul proprio potere.
Ora, apro una piccola parentesi: se voi foste Charlotte, o Gideon, non sareste leggermente arrabbiati se una tipa sbuca fuori all’improvviso e vi porta via quello che avete di più caro nella vostra vita? Io posso comprendere che generalmente la protagonista accenda le simpatie del pubblico, ma si deve pur ammettere che Charlotte non ha tutti i torti. Specialmente perché, oltre al suo prezioso dono, Gwen le ruba anche il fidanzato, Gideon. Insomma, io sarei decisamente seccata, e questo è un eufemismo.
In qualsiasi caso, Gwen non è responsabile del fatto di aver ereditato il gene della sua famiglia e quindi deve recuperare tutto il tempo perso: lezioni di ballo, di storia, di educazione, ma soprattutto (la parte più divertente) di moda, insieme alla simpatica Madame Rossini, la sua sarta personale (di certo non può andare in giro nella Londra vittoriana con le Converse).
Pian piano Gwen riuscirà a padroneggiare il suo dono, grazie anche all’aiuto, non più tanto stentato, di Gideon, che si ammorbidisce e diventa più gentile. Insieme viaggeranno nel tempo, per compiere una pericolosa missione che rivelerà degli inattesi risvolti: chi è Lucy? È davvero sua cugina? E perché ha rubato il prezioso cronografo? Tutte queste domande resteranno senza risposta e all’ombra del misterioso conte di Saint Germain, in attesa di essere risolte.
Il ruolo di Gwen, da marginale che era, sembra essere invece decisivo perché lei è Rubino, l’ultima delle gemme e “rosso rubino, che ha la magia del corvo nel cuore, chiude il cerchio dei dodici in sol maggiore.”
Avendo letto tutte e tre i libri della trilogia, posso certamente affermare, in base al mio gusto, che questo primo volume è il più lento dei tre: è un volume introduttivo, quindi meno vibrante, con una parte iniziale un po’ banale forse, la solita ragazza adolescente che eredita un potere che la rende speciale, la zia odiosa, la cugina invidiosa, l’amica del cuore solidale. Se queste idee non sono originali, lo è però il fatto che il suo dono riguardi i viaggi nel tempo. Niente vampiri, licantropi e compagnia bella quindi.
Altro punto a favore: la narrazione è scorrevole, veloce e molto piacevole; inoltre la parte finale, con i suoi dubbi irrisolti, spinge il lettore a voler leggere il seguito.
I personaggi non mi sono rimasti particolarmente impressi ma la storia è invitante e si ha voglia di scoprire quali nuove avventure aspettano Gwen e Gideon.
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Trilogia
Ho letto la trilogia e l'ho trovata piacevole e scorrevole. Per lo meno il tema è diverso: non si narra a dei "soliti" vampiri, ma è un fantasy che tratta dei viaggi nel tempo. Un filone nuovo e che mi ha intrigato moltissimo a partire dalla gelosia della cugina Charlotte alle incomprensioni tra i vari personaggi. Le sceneggiate della madre di Gwen e di tutti i segreti nascosti!
Inolre è divertente soprattutto per la sbadataggine di lei (Gwen) e l'amore per Gideon che sembra doversi arrestare invece.....
Io lo consiglio per trascorrere ore in alri tempi!
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Forse ne vale la pena
La domanda è: cosa cerchiamo da un libro?
E da una trilogia?
Se dovessi considerare questo romanzo come una lettura a se' stante ed indipendente dagli altri due tomi che lo seguono e lo completano (pare), e pertanto da potersi leggere anche senza dover procedere oltre, allora non mi sentirei per nulla di consigliarlo.
327 pagine in tutto, di cui le prime 290 mi sono sembrate assolutamente inutili, ripetitive nei contenuti, vuote dove serviva aggiungere quel qualcosina in più, scritte in maniera semplicistica e piene di dialoghi da adolescenti, anche quando a parlare non erano degli adolescenti.
Va bene che è ANCHE indirizzato ad un pubblico giovane, ma la banalità resta banalità ad ogni età.
La trama è sempre la stessa: la solita adolescente (una Gwendolyn, in questo caso) che scopre uno dei soliti poteri sovrannaturali e come al solito non sa come comportarsi e di chi fidarsi.
Lo stile è piatto, le descrizioni sono piatte, la trama è piatta: fosse un elettroencefalogramma direi che il paziente è morto.
I personaggi sono tutti solo abbozzati e non ci si entra proprio in contatto, fatta eccezione per la figura di Leslie, che tra l´altro non è nemmeno la protagonista.
Insomma uno sfinimento.
Poi però si arriva a pagina 290, e finalmente qualcosa inizia a muoversi: il paziente non era morto, ma forse solo in coma: Alleluja Alleluja!!
Le ultime 37 pagine, insomma, danno dei deboli cenni di ripresa, ma servirà sicuramente la riabilitazione, e vedremo se sarà lunga oppure no.
Bastano dunque sole 37 pagine per considerare buono un libro?
Forse…. sicuramente a me sono bastate, perché sono stata finalmente presa dal gorgo del racconto, la scrittrice mi ha fatto vedere da un piccolo buco della serratura delle immagini-spot, la trama ha iniziato a mostrarsi: insomma, io continuo con il Blue.
Anche se poi non si sa mai: il paziente, alla fine, potrebbe morire lo stesso, ed io averlo rianimato inutilmente.
Ma si sa anche che la pazienza, a volte, paga.
Tento di rianimare questo paziente.
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- sì
- no
Rubinrot
Ho divorato questo libro nel giro di 3 giorni!
Veloce, interessante, intrigante, un ottimo libro per chi ama il fantasy.
Iniziamo con le note dolenti dell'edizione italiana: Prima cosa, il titolo. "Rubinrot" o "Rosso Rubino" sarebbe stato decisamente più azzeccato e probabilmente si sarebbe staccato ancora di più dal genere ampiresco/angelico/noiamortale/misparoall'istante richiamato dalla copertina. "Red" è passabile, non è stato modificato troppo, ma da amante della traduzione precisa ed esatta, avrei preferito un "Rosso Rubino".
Seconda cosa, la copertina. Questa è veramente orrenda. La prima volta che vidi il libro in libreria passai oltre. Troppo simile a saghe noiose e vomitevoli come quella di "Fallen & Co". Sarà che in questi ultimi tempi se un libro vende, in Italia, i successivi libri (dello stesso genere, tutti identici) avranno una copertina uguale. Prima ci fu Twilight, poi Fallen (che meno male non arrivò al successo del primo, ma anche lì avrei da dire e ridire), po 50 Sfumature.... Anche un po' basta. Ma farsi dare i diritti per l'utilizzo della copertina originale no? Troppo complesso? Per me sarebbe stata decisamente migliore.
Passiamo al libro in sé.
L'edizione è impeccabile. Buon carattere, buona carta, buona rilegatura.
E non è una cosa da sottovalutare, ho libri che durante la prima lettura già cedono.
Per quel che riguarda invece la trama non ho nulla da criticare.
Visto l'universo monotematico che popola le nostre librerie in questi ultimi anni, sono stato ben felice di trovare qualcosa di diverso e interessante, forse passato un po' in sordina all'inizio.
Anche se il libro è popolato da un po' di cliché, questi non sono noiosi e monotoni.
Gwendolyne è la classica ragazza un po' impacciata, protagonista, che viene catapultata un po' per caso, un po' per fortuna, in un "mondo" che non conosce e che non è per lei.
Gideon è il classico ragazzo "so-tutto-io", "sono-figo-solo-io", "sono-il-più-bello-di-tutti-e-me-la-tiro-come-non-mai" che ci hanno propinato sin da quando siamo piccoli.
Lelslie, l'amica di contorno, un po' utile, un po' inutile.
Il COnte di Saint Germain, il classico personaggio oscuro, misterioso, che sembra cattivo, ma in realtà non lo è o è proprio lui.
Insomma, i personaggi di per sè non inseriscono nulla di nuovo alla vicenda narrata.
La novità, innovazione e differenza è data dallo scopo di questi ultimi e dal loro compito: Recuperare una goccia di ogni viaggiatore temporale (12 in tutto) da inserire nel Cronografo, questo strumento misterioso che permette ai viaggiatori di spostarsi attraverso il tempo (sono nel passato). Tutto questo per un misterioso fine di cui si intuisce poco e nulla.
La decisione di fare una trilogia, e non 74 libri e poi se vendo ne faccio alti 30mila, mi ha fatto decisamente piacere.
Un peccato perché una saga del genere la finisco in una settimana e poi dovrò riprendere a vagare in libreria nella speranza di trovare qualcosa di interessante e non scontato...
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Una buona compagnia
Tempo fa avevo adocchiato in libreria questo libro. Tuttavia ero leggermente dubbiosa riguardo al suo contenuto. Decisi così di ordinarlo dalla biblioteca. Iniziando la lettura mi sono ritrovata in un un luogo tra tempo e spazio indefinito. Il libro infatti narra la vicenda di Gwendolyn Sheperd, una ragazza che può viaggiare nel tempo. Gwen vive una vita normale come tutte le adolescenti, ha una amica del cuore (Leslie) e una "perfida" cugina (Charlotte) che doveva essere la predestinata nei viaggi temporali.
Ovviamente è presente anche il ragazzo di turno (Gideon) che può viaggiare nel tempo con la nostra Gwen. Ho trovato questo romanzo davvero molto coinvolgente. La storia è ben narrata e descritta non solo per quanto riguarda le vicende della protagonista ma anche nei dettagli dell'ambientazione. L'introduzione di qualcosa di "diverso" dal solito sovrannaturale da quel tocco in più alla bellezza di questa fantastica storia!!
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Ottime premesse per una bella saga
Era da un po' che volevo leggere questa trilogia e finalmente l'ho incominciata con il primo romanzo: Red.
-Seguono Spoiler-
Dunque, la premessa di questo libro è molto intrigante: viaggi nel tempo, a chi non piace vedere finalmente un universo alternativo ai soliti vampiri/licantropi/angeli con le solite, noiose trame?
Bene, penso che in questo campo il libro abbia accontentato un po' tutti e personalmente ho particolamente apprezzato le vicende e gli intrecci, e soprattutto la storia del cronografo e delle dodici pietre preziose. La protagonista mi è piaciuta, non è una gatta morta ma è coinvolta attivamente nelle vicende e, ciò che ho apprezzato di più e stato che lei non si è "innamorata a prima vista" del personaggio maschile, Gideon, anche se ammetto che il seguito è piuttosto scontato. Insomma, alla fine, per quanti pericoli ci saranno, i due si metteranno insieme e qui non ci piove, giusto?
Il libro però mi è sembrato, come dire... troppo veloce. Anche la storia d'amore, che all'inizio sembra impossibile, si sviluppa velocemente. Comunque, forse, l'unico punto nero è stata la fine, ma vorrei dire io, che razza di fine è?? Insomma, si, ti invoglia a leggere il continuo, ma non ho mai letto una conclusione del genere! Ti senti come se in tutto un libro non fosse successo assolutamente nulla, ed è stato davvero in peccato.
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Red
è incredibile come abbia letteralmente divorato questo libro. Pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo non riuscivo a smettere di leggere Red di Kerstin Gier. Neanche dopo aver letto l'ultima pagina e chiuso il libro la mia curiosità si è calmata, infatti non vedo l'ora di leggere il seguito, Blue.
Spesso mi meraviglio per come gli scrittori riescano a rapirmi con le loro storie e a portarmi in posti sempre nuovi e diversi.
La scrittrice è stata veramente originale non prendendo i soliti personaggi che in questi ultimi periodi popolano i fantasy. Qui niente vampiri, licantropi, angeli o demoni, ma persone normali o presunte tali.
Infatti la protagonista di questa storia è una comune ragazza: va a scuola, ha una migliore amica del cuore e una famiglia numerosa.
L'unica cosa che la rende diversa dalle altre ragazze è il fatto che può vedere gli spiriti (cosa non da poco) e infine la sua famiglia. Tra i geni della sua stirpe c'è ne uno che consente di viaggiare nel tempo, ma non tutti ce l'hanno, solo pochi prescelti e Gwendalyn è contenta sapendo che questo gene è capitato a sua cugina Charlotte, ma ben presto capirà la realtà.
Infatti dopo alcuni salti incontrollati indietro nel tempo Gwendalin verrà introdotta nell'ordine segreto dei guardiani che proteggono il cronografo, un potente marchingegno che consente ai viaggiatori di compiere salti controllati e in periodi ben precisi.
Il cronografo è fatto in modo da contenere il sangue dei viaggiatori del tempo (in tutto 12) e qui inizia la missione di Gwendalin: insieme a Gideon un altro viaggiatore del tempo, dovrà raccogliere il sangue degli altri viaggiatori che mancano all'appello.
Inutile dire il personaggio maschile è bello e affascinante anche se inizialmente arrogante e decisamente odioso e Gwendalin è innegabilmente attratta da lui.
Tra missioni, intrighi, pericoli e perchè no anche un po' d'amore la storia diventa pagina dopo pagina sempre più coinvolgente.
Lo stile è semplice e d'impatto. La storia viene raccontata attraverso la protagonista e viviamo con lei tutte le vicende attraverso i suoi pensieri e i suoi sentimenti.
Tanti punti interrogativi ed alcuni sospetti rimangono anche dopo aver concluso la lettura.
Non rimane altro da fare se non leggere il seguito!!
Buona lettura!
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Time Travel brioso e frizzante!
La prima cosa che mi ha attratta di "Red" è la cover: misteriosa ed intrigante. La ragazza girata di spalle e i toni cupi utilizzati ricordano un po' le copertine della serie Fallen di Lauren Kate, ma grazie al titolo scritto in rosso acceso si riescono a prendere le distanze da quest'ultimo.
Nonostante il romanzo della Gier sia un urban fantasy dedicato ai giovani adulti, non ci ripropone (fortunatamente) i soliti elementi che ormai ritroviamo in qualsiasi libro del medesimo genere. Niente vampiri, licantropi, zombie o mostri di alcun genere come protagonisti!
La ragazza al centro della storia è Gwendolyn: un'adolescente apparentemente ordinaria. Ciò che la allontana dalle protagoniste di tanti altri romanzi è la sua vivacità. L'autrice è infatti riuscita a creare un personaggio ironico, brioso e misterioso quanto basta per catturare l'attenzione di ogni curioso lettore. Insomma, Gwen non è di certo un'altra Mary Sue!
Il tema principale è il viaggio nel tempo.
Grazie ad un inaspettato gene ereditario Gwen viene trasportata da un'epoca all'altra. Grazie a questi suoi continui viaggi a ritroso nel tempo conoscerà strani ed inquientanti personaggi e oscuri segreti.
Il romanzo è avvincente, ma manca quel pizzico di azione in più che lo avrebbe reso perfetto.
Unico elemento fortemente negativo è Gideon, il protagonista maschile: un terribile clichè! Eliminandolo dal romanzo, la trama non perderebbe poi molto... Gideon infatti è il solito belloccio di turno, perfetto e so-tutto-io che ogni lettore ormai conosce a memoria!
Lo stile della Gier, frizzante e diretto, si adatta perfettamente a questo ripo di romanzo.
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Non speravo tanto, ma si è rivelato un buon..
acquisto. (stavate già pensando chissà che vero?! ;)
Anche se diretto principalmente ad un pubblico giovane, Red (Rubinrot, titolo orig.= Rubino rosso) è una bella ventata di aria fresca, frizzante e divertente…anche per "semi-adulti". ;)
Un urban fantasy con componente time travel, se vogliamo classificarlo al meglio.
La protagonista è Gwendolyn, un’apparentemente comunissima ragazza di sedici anni e mezzo, che vive in una famiglia che di comune ha poco sin da subito. Dopo la morte del padre, quando aveva otto anni, Gwen sua madre e i suoi due fratellini si sono dovuti trasferire a Londra a casa della nonna, Lady Alisa.
Oltre a loro la vecchia casa nobiliare è abitata dall’acida zia e dalla leggiadra e dotata cugina Charlotte… detentrice dell’attesissimo gene-portatore.
Un gene che, attorno ai sedici anni, permette a chi ne è dotato di viaggiare indietro nel tempo.
Il libro, quindi, si apre proprio nel momento in cui Charlotte dovrebbe compiere il primo incontrollato salto nel tempo….salto che tutta la famiglia attende con grandissima trepidazione. Ma sopratutto Lady Alisa e la zia di Gwen che fin dall’infanzia di Charlotte le ruotano attorno preparandola a questo momento. Tra lezioni di galateo, scherma, equitazione, storia e musica. Per renderla una perfetta damina dell’ottocento…o una composta signora dei primi del novecento, chissà.
Ma a Gwen non importa un gran chè e anzi è enormemente sollevata di non essere lei la sfortunata costretta a tutto questo. Lei ne sarebbe terrorizzata! Preferisce continuare così, con la sua comune vita di studentessa mediocre, la sua amicizia con l’esuberante Leslie…e l’assenza di un qualsiasi ragazzo all’orizzonte. Ok, magari questo no. :P
Ma non pensate che per questo Gwen sia poco interessante, tutt’altro.
Fin da piccolissima, o per lo meno da che ricordi, Gwen vede e parla con i fantasmi.
Anche le gargolle dei doccioni dei palazzi antichi, anche se non è che siano molto simpatiche…e neanche tanto belle!
Finchè…eh, finchè uno strano senso di vertigine non si fa sentire…e tutto cambia.
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Originale ma non troppo
La farò breve: libro originale. Mi piace come scrive l'autrice e proprio ieri ho comprato il secondo: Blue libro chiaro e ben strutturato personaggi molto ben definiti. Avrei preferito un po più di azione ma mi ha fatto piacere leggerlo.
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Ci può stare
Inutile sorvolare sul fatto che ormai chiunque si cimenti nella scrittura di un libro per ragazzi sullo stampo fantasy/romantico, volente o nolente,viene influenzato da chi ha pubblicato prima di lui.
Le caratteristiche ci sono tutte: ragazza convinta di non avere nulla di speciale che scopre di avere TUTTO di speciale; modestia esasperata della suddetta ragazza; bellone di turno che da una pagina all'altra non può più vivere senza di lei; avventura soprannaturale random sullo sfondo.
Eppure qualcosa di buono in questo "Red", mi sento di dire di averlo visto. I viaggi nel tempo (perchè è di questo che si parla), forse non sono resi al meglio ma sono comunque più originali della media finora mantenuta. Sia il "lui" che il "lei" della vicenda dispongono di uguali capacità sovrannaturali, senza l'introduzione di vampiri, licantropi, angeli e chiwawa redenti.
La proragonista, Gwendolyn, non è neppure una Mary Sue totalmente formata, quindi ci offre qualche speranza anti clichè nella quale credere.
Questo, inoltre, è solo il primo di una trilogia di libri(accidenti, quanto vanno di moda le saghe!), dunque si può forse perdonare la scarsità di azione nonchè i dubbi rimasti irrisolti. Personalmente, la lettura mi ha lasciato una vaga curiosità di conoscere il seguito dell'avventura. Correndo il rischio, mi fido, aspetto l'uscita di "Blue" per decidere se lo apprezzo o se è l'ennesima sagra della banalità.
"Red" nel frattempo ci può stare.
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Perplesso
Sono perplesso. Sia perchè almeno in parte mi tocca dare ragione a chi ha scritto la recensione precedente alla mia, sia perchè mi chiedo per quanto ancora gli editori continueranno a pubblicare cose del genere gridando al miracolo editoriale.
La storia è la solita...
L'adolescente un po' sfigata che non sa di avere superpoteri e che non li vuole nemmeno, almeno in principio. Dopodichè viene catapultata in un mondo magico/alternativo/storico dove combatte per la salvezza del mondo.
Che novità...
A quando un 40enne che scopre di avere poteri magici? Lo leggerei volentieri, giuro!
Alcuni particolari sono non solo ispirati da Rowling, Pullman, Gaiman e compagnia bella, ma proprio copincollati.
Insomma se è il primo fantasy che leggete vi piacerà sicuro, ma se siete come me, un dannatissimo divoratore di fantasy ormai sfinito dai cloni.. Bah...lasciate perdere.
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Caffè Americano
A me l'ingrato compito?
non vorrei impersonare la voce fuori dal coro, anche perché il libretto si presenta sufficientemente interessante e poco impegnativo, però devo spezzare una lancia a favore di chi non l'ha trovato poi chissà cosa.. e a quanto pare finora sono sola.. :)
La prima cosa che ho pensato nel terminarlo è stata: se io fossi un'accanita mono-lettrice di fantasy sicuramente non lo leggerei. Penso infatti che chi sia abituato a leggere quasi ed esclusivamente fantasy abbia già visto e rivisto grossomodo quel che viene espresso nel libro, soprattutto per quanto riguarda i pilastri del settore...
Probabilmente l'avrei trovato "forte" se l'avessi letto a 15 anni (…infatti mi sa che questi cosiddetti libri da giovani-vecchi (o da vecchi-giovani!) non fanno molto per me!!), l'autrice gioca molto sull'immedesimazione che possono provare i ragazzini e soprattutto le ragazzine con la brillante protagonista. Gwen è simpatica, ironica, drogata di film e delle piacevoli chiacchiere con la sua amica del cuore, Leslie, ha le idee chiare in fatto di ragazzi ed è abbastanza disincantata... uhm... forse mi sarei proprio identificata! peccato che lungo il corso della storia non le succeda praticamente NIENTE!!!!!
Insomma, abbiamo personaggi anche dai tratti interessanti come il misterioso Lord, i Guardiani, l'eccentrica Lady Arisa, l'acida zia e la madre un po' svalvolata.. (sorvolerei sul fighetto di turno, Gideon.. un super-clichès). Nelle pagine che precedono l'inizio di ogni capitolo ci vengono anche sventagliate generazioni su generazioni... ma in concreto che succede??? tre/quattro viaggi nel tempo (di cui uno realmente consistente), dialoghi volutamente criptici sui misteri che avvolgono il Cronografo e chi ne viene a contatto, tanti personaggi che parlano di futilità, come se tralasciassero l'argomento clou per tempi migliori. Maggiormente degne di nota tra i personaggi, a parer mio, Leslie (mi è proprio piaciuta) e Charlotte (praticamente un manichino!!!).
In sostanza, un caffè un tantino annacquato: del buono ci sarebbe, DAVVERO, ma perché diluire tanto una vicenda che poteva essere vincente fin dall'inizio? (domanda retorica, eh…)
Mi dispiace, mi spiace davvero tanto, perché le potenzialità ci sarebbero tutte: i personaggi sono accattivanti; i viaggi nel tempo acchiappano sempre, si sa; l'autrice scrive bene e il suo stile è leggero come un soffio; perché allora questo temporeggiare?! perdonatemi un excursus di stampo televisivo: leggendo questo libro ho provato la stessa sensazione che provavano milioni di telespettatori guardando la serie TV X-files: sì, ok gli alieni... bla bla... ma quand'è che Mulder e Scully finalmente si ameranno?! quand'è che Gwen sarà finalmente coinvolta in qualcosa di succoso per un lettore esigente?!?!?!?!
…che dire... I WANT TO BELIEVE, recitava il poster di Mulder… voglio crederci e mi preparo al seguito. Una seconda chance non si nega a nessuno.
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Quando esce il seguito ??!!?!??!
Coinvolgente, emozionante, alternativo, ironico, leggero, avventuroso, storico, romantico, fantastico...
Il libro racconta la storia di Gwen, una normalissima sedicenne inglese che vive con madre, fratelli, zie, cugine e nonna nella grande villa di famiglia. Gwen è del tutto normale tranne per il piccolo particolare che possiede dei doni soprannaturali: riesce a vedere i fantasmi ed è una viaggiatrice del tempo.
Dopo il primo salto temporale inizia una splendida avventura che porterà la nostra simpatica protagonista a conoscere una setta segreta, i Guardiani, un inizialmente insopportabile ma affascinante comagno di viaggio, Gideon e una serie di personaggi delle epoche precedenti.
Il tutto condito dal mistero di una coppia di viaggiatori scomparsi, un cronografo che svelerà un oscuro segreto e un Lord con un potere impressionante.
Consigliatissimo!
Non riuscirete a smettere di leggerlo!
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Rubini e diamanti
Ho letto questo libro per curiosità, attratta dal nastro in copertina che ne annunciava le 600.000 copie vendute i un soffio e certa di trovare tra le pagine della Gier un simil-Twilight melenso e noioso.
Invece il romanzo è motlo carinoe divertente!! Sono rimasta molto colpita, perché in genere la scritture cd. young adult non solo non fa per me, ma è anche fuori target per me.
la protagonista è Gwen, ragazzina sedicenne imbranata tanto quanto la Bella Swan di Twilight, ma dotata di autoironia e molto molto divertente.
Lei, incappata in un destino "epico" praticamente per caso sarà in grado di riuscire nel suo difficile compito? E' portatrice di un fantomatico gene che la fa viaggiare nel tempo, ma fino al suo primo salto tutti credevano che toccasse alla gnocca di turno, la cugina Charlotte. E invece...
Gwen si trova così suo malgrado ad affrontare mille avventure insieme all'altro porattore del gene, Gideon, che si rivela prima simpatico come l'herpes, poi invece...
Insomma, mi ha conquistato nonostante non sia proprio originalissimo, per la simpatia.
Che si può volere di più? Ah, sì, lo so: IL SEGUITO, SUBITOOOOOOO!
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Viaggi nel tempo: non posso resistere
Red è il primo libro di una trilogia per adolescenti (ma anche gli adulti sapranno apprezzarla) che vede protagonista Gwendolyn una ragazza dotata non solo della capacità di viaggiare nel tempo ma anche di vedere... il resto, scopritelo leggendo il libro.
Quello che posso dirvi è che le vicende sono narrate principalmente in prima persona dalla stessa Gwen e sono ambientate a Londra.
Il romanzo, in realtà, è un mix di vari generi: romance (per il risvolto romantico che in questo volume è molto marginale), time travel (per i continui viaggi nel tempo), avventura e fantascienza.
La trama è originale, coinvolgente e non presenta alcun momento "morto". L'unico fattore che lascerà qualcuno insoddisfatto è che il volume rappresenta una sorta d'introduzione pertanto il finale lascia tante domande in sospeso e dunque spero tanto che l'attesa per il secondo volume non sia troppo lunga.
L'autrice ha uno stile semplice, ironico, chiaro e che cattura il lettore sin dalle prime pagine, la caratterizzazione dei personaggi è accurata e credibile soprattutto la protagonista femminile ma naturalmente non mancano alcuni tipici cliché di questo genere come la presenza della zia invidiosa.
Gwen è una semplice ragazza che non studia molto ma è una grande appassionata di film, a volte goffa, spaventata quando scopre quello che è capace di fare ma che tira fuori una grinta e un coraggio che la rendono ancora più simpatica al lettore.
Un libro piacevole in cui non mancano momenti divertenti e i tipici problemi legati all'età adolescenziale (per esempio, la descrizione di momenti di vita scolastica). L'autrice, inoltre, ha inserito anche personaggi realmente esistiti che rendono la storia ancora più interessante.
Un libro accattivante in cui si respira un'atmosfera piena di misteri.
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Red
Viaggi nel tempo, strani personaggi, teenagers con le loro curiosità avvolti dai soliti luoghi comuni...accidenti ma è una favoletta moderna!
Potrebbe dare questa impressione ma senza ombra di dubbio l'autrice riesce a catturare la mia attenzione, avvolgendo tutta la trama di cupi misteri in occulti segreti, con dei personaggi così ermeticamente abbottonati nei loro ruoli che tutto lascia un universo intero alla nostra fantasia...fino all'ultima pagina. Forse i capitoli sono un po' troppo lunghi ma, sinceramente, l'opera si legge con estrema velocità. Devo comunque rivelarvi una cosa e spero non me ne vogliate...trattasi del primo libro di una saga che penso di proseguire con il sequel perchè impossibile non essere incuriositi dai misteri che avvolgono questa storia.
Lo consiglio a chi ha voglia di leggere un fantasy leggero e simpatico e a chi ha tanta voglia di sorprese, attendendo il seguito di questo buon libro sperando che le nebbie si diradino.
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