L'amore bugiardo L'amore bugiardo Hot

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
13 risultati - visualizzati 1 - 13
Ordina 
 
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
5.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    30 Aprile, 2019
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Pensieri rapidi e frenetici come scolopendre

L’amore bugiardo di Gillian Flynn è ambientato sulle rive del Mississipi, tra Carthage e Hannibal, insomma proprio nei luoghi che diedero i natali a Mark Twain.

Con doppia narrazione condotta dal marito Nick e dalla moglie Amy, che sparisce il giorno dell’anniversario delle nozze e diventa un caso social-nazional-popolare, il romanzo si prefigge di smascherare le ipocrisie di un rapporto naufragato tanto per l’infedeltà (“Mi è squillato il cellulare usa e getta”) e la superficialità di lui (“Forse ti senti in colpa ad avermi portata qui… ma il nostro posto è questo”), quanto per il machiavellismo (“Il suo cervello, con tutte quelle circonvoluzioni, e i suoi pensieri che fanno avanti e indietro rapidi e frenetici come scolopendre”) e il puntiglioso desiderio di vendetta di lei (“Lei sospira e apre il taccuino mentale in cui trascrive ogni mia deficienza, fragilità, manchevolezza”).

Nick fa la figura del solito maschio rudimentale e più fedele alla sorella che alla moglie (“C’era solo una donna di cui potevo sopportare la presenza in quel momento… Go…”), Amy incarna lo stereotipo dell’arpia gelosa e possessiva. L’immagine del matrimonio ne esce frantumata.

Il ritmo narrativo è veloce e senza esclusione di colpi.

Giudizio finale: coniugale, doppiogiochista, massmediatico e nazional-popolare.

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    04 Giugno, 2017
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Le 1000 maschere di Amy

In questi ultimi anni in cui i cosiddetti femminicidi finiscono sempre più spesso sulle pagine dei quotidiani, le interviste ad amici e parenti delle vittime grondano frasi come "La maltrattava da anni" oppure "C'erano tutti i segnali" o ancora "Era prevedibile: primo o poi l'avrebbe uccisa". Leggendo questo romanzo mi sono venute alla mente delle frasi molto simili. Ma pensando al marito.
"L'amore bugiardo" è una vera sorpresa in questo senso, perché capovolge i ruoli tradizionali e dimostra come gli uomini non siano i soli a commettere dei gesti estremi (ed estremamente violenti) per amore; o più semplicemente per tenere accanto a se la persona amata, anche a dispetto dei suoi sentimenti.
La prima metà del romanzo ci presenta quello che appare a tutti come un classico caso di uxoricidio: un marito fedifrago stanco della vita coniugale, con problemi finanziari, ed una moglie con un'ingente assicurazione sulla vita che improvvisamente scompare. Tanto la polizia quanto l'opinione pubblica non tardano a puntare i loro sospetti su Nick, e la scrittura della Flynn, che abilmente svela i retroscena molto lentamente -quali centellinandoli-, porta anche il lettore a convincersi pian piano della colpevolezza del protagonista.
Con la seconda parte, la trama viene completamente ribaltata e, se molti personaggi continuano a sospettare di Nick, almeno noi lettori possiamo scoprire in parte la verità, capendo così che la dolce e premurosa mogliettina Amy, a cui ci siamo inevitabilmente affezionati leggendone il diario, non è mai esistita.
Con delle basi tanto inusitate la trama prospera, risultando sempre interessante ed innovativa; il finale -da molti criticato a torto per la sua frettolosità- conclude degnamente il romanzo, chiarendo le motivazioni e gli obiettivi dei protagonisti, senza snaturarli minimamente.
In effetti, a differenza di altri autori che partono da un'idea di trama e lasciano ai personaggi il compito di svilupparla, la Flynn ha elaborato una trama intricata e complessa per poi cucirci sopra dei personaggi perfetti ad interpretarla. Ciò non toglie che questi siano caratterizzati ottimamente, sia i due protagonisti sia diversi comprimari, come l'avvocato Tanner Bolt o i genitori di Amy.
Ho riscontrato ben pochi elementi negativi durante la lettura, ma purtroppo meritevoli di menzione: nei paragrafi descrittivi, specie della prima parte, si tende ad inserire dei fastidiosi intermezzi (solitamente flashback) che distolgono l'attenzione; anche il "diario" di Amy mi ha un po' indispettito per lo stile poco credibile e perché a tratti si rivolge direttamente ad un ipotetico lettore. Infine, sono rimasta molto delusa che l'autrice abbia scelto di dare più spazio a Nick e ai suoi pensieri, rispetto a quelli della vera Amy.
Trovo invece geniale lo spezzettamento del personaggio di Amy che risulta composto da una serie di maschere sovrapposte: una donna che non si lascia mai andare, non mostra mai il suo vero io, tranne forse nelle scene con Greta e Jeff. E scopriamo così che la nostra protagonista è tutt'altro che mitica.
Ho inoltre trovato estremamente congrui e realistici i pensieri della massa, di chi guarda al caso dall'esterno, e mi ci sono a più riprese riconosciuta. Ottima anche l'idea dell'editore italiano di far tradurre i capitoli POW di Nick ad un uomo e quelli di Amy ad una donna.
Altra peculiarità del testo sono le descrizioni sempre formate da tre aggettivi, ma non solo: anche molti elenchi o elementi vengono raggruppati in terzetti.
In conclusione, anche per chi come me ha già visto il film, è inevitabile rimanere incantati da questo brillante thriller.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Christy Unbuonlibro Opinione inserita da Christy Unbuonlibro    03 Dicembre, 2015
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ottima lettura tra noir e thriller psicologico

Ho iniziato questo libro con grandi aspettative e il mio sesto senso questa volta ha fatto centro!
L'amore bugiardo si presenta con una trama interessante e originale, che riesce a catturare l'attenzione e la curiosità dei lettori. Iniziando a leggerlo si capisce fin da subito di aver fatto una buona scelta nell'acquistarlo.
Nick ed Amy sono sposati da cinque anni, il loro matrimonio è ormai in crisi, sia la routine, sia i problemi economici, non migliorano affatto la situazione. Ma quando il giorno del loro quinto anniversario di matrimonio Amy scompare, Nick si ritrova a dover fare i conti con la consapevolezza di non essere stato abbastanza per la moglie. Ma si sa, in casi come questi l'attenzione e tutti i sospetti ricadono fin da subito proprio sul marito. Nick sembra non essere sincero e cosa ancora più strana, sembra ben poco preoccupato per le sorti di Amy.
Allora che fine ha fatto Amy?
Il lettore durante la lettura, per buona parte della storia, si sente confuso e preso in giro dai protagonisti, non saprà a chi credere. Questo aumenta la curiosità e la voglia di continuare a leggere il libro, per scoprire la verità.

I capitoli si alternano tra il protagonista maschile (che racconta in prima persona la storia) e le pagine del diario della moglie Amy, anche lei protagonista. Solo nella seconda metà del libro conosceremo direttamente Amy, che inizia a questo punto anche lei a raccontare in prima persona. Così fin dall'inizio il lettore alterna la lettura di due differenti punti di vista e due diverse e opposte verità. Se da una parte c'è Nick che si reputa innocente ma che sembra non provare paura e ansia per la moglie, dall'altra c'è Amy che lascia alle pagine del suo diario il compito di farci conoscere le violenze subite, per mano del marito. Ma a chi credere? Chi dice la verità?
Il lettore come i personaggi secondari, agenti della polizia, parenti e giornalisti vuole arrivare alla fine della storia, ma comprendere quale sia la verità, senza farsi influenzare dal giudizio personale, sembra impossibile. Questo è un punto a favore, sono dovuta veramente arrivare a metà del libro per capire cosa non andava.
Da quel momento, in cui si chiariscono molte cose, purtroppo però ho iniziato ad odiare uno dei due protagonisti (non vi dico chi, se no vi svelerei troppe cose). Ho pure pensato spesso di saltare i suoi capitoli, ma senza non avrei conosciuto altre sfumature del suo carattere.
L'amore bugiardo è un ottimo noir psicologico, più che un thriller, da gustare pagina dopo pagina e che cattura completamente l'attenzione dei lettori. Gillian Flynn si scopre essere una bravissima scrittrice, all'altezza di tanti suoi colleghi più famosi. Mi è piaciuto molto il suo stile e la sua idea, che si è rivelata vincente, visto anche il grande successo del film.
Consiglio questo libro a tutti i tipi di lettori, perché seppur non amanti del genere, credo che L'amore bugiardo sia in grado di incuriosire tutti!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
violetta89 Opinione inserita da violetta89    07 Gennaio, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

ma chi ho sposato?

Ho trovato questo libro particolare, un po' diverso dal solito thriller. Mi è piaciuto molto lo stile di scrivere i capitoli alternati, uno da parte di lui che è ambientato nel presente con la scoperta della scomparsa della moglie e via via l'evolversi delle indagini e delle situazioni che lo mettono sempre più in una brutta posizione, e uno dalla parte di lei, che invece comincia a narrare dal passato, dal primo incontro all'innamorarsi, il matrimonio e la crisi, fino ad arrivare ad un punto in cui c'è la svolta e i capitoli iniziano a raccontare una storia parallela e inaspettata.
La narrazione a volte è un po' troppo prolissa e certe parti potrebbero essere un po' tagliate, ma nell'insieme l'ho trovato un buon libro, una storia un po' inusuale ma allo stesso tempo intrigante. Lo scopo di fondo del libro secondo me è quello di indagare l'evolversi, e il distruggersi, della relazione tra due persone, come a volte il grande amore non basti a tenere unite due persone... o forse si? Il finale lascia un po' l'amaro in bocca e forse riporta alla mente il detto "tra moglie e marito non mettere il dito", solo loro sanno davvero cosa c'è dentro il loro matrimonio.
Allo stesso tempo penso anche che questo libro voglia sottolineare la pazzia a cui la gente paranoica può arrivare, anche aiutata dal mondo in cui viviamo per certi versi. Ci vuole anche dire quanto sia forte il potere dei media da oscurare tutto il resto, bastano un paio di indizi a sfavore, il dito dei media puntato contro di te e sei già condannato.
In conclusione lo consiglio, l'ho trovato ben architettato e ripeto una storia un po' diversa dal solito che non delude. A chi interessasse anche l'omonimo film è ben fatto, la sceneggiatura se non sbaglio è della stessa autrice, per cui la trama si può dire molto fedele con alcuni tagli necessari ma senza stravolgimenti.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pupottina Opinione inserita da Pupottina    03 Gennaio, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Bugie e follia in amore

Gillian Flynn è tra le mie scrittrici preferite di thriller psicologici. La pubblicazione italiana di questo libro, tradotto in L’AMORE BUGIARDO, mi è sfuggita a suo tempo, ma l’uscita del film ha posto rimedio alla mia mancanza.
Come sempre, le sue storie sono diabolicamente geniali, machiavelliche, articolate, dettagliate, sorprendenti. Questa volta, però, la storia d’amore e coniugale di Nick e Amy, che coinvolge perché richiama eventi di cronaca nei quali prende risalto il fenomeno della violenza sulle donne, è forse troppo costruita e contorta, tanto da apparire irreale. È un romanzo in cui c’è troppo. Anche troppe riflessioni che si vorrebbero evitare.
Confesso di essermi un po’ persa con i troppi dettagli e forse, proprio per questo motivo, ne ho apprezzato meno la lettura.
Il tema principale, l’amore, è espletato nella maniera più approfondita che abbia mai incontrato durante le mie letture sull’argomento. Forse anche troppo.
In amore, entrambi i partner dovrebbero essere al loro meglio in qualunque momento per poter non far venir meno la scintilla che ha portato a generare il sentimento. L’amore incondizionato è amore indisciplinato, e come tutti abbiamo potuto vedere nelle nostre esperienze, anche personali, l’amore indisciplinato è disastroso a tutti gli effetti. Da questo punto di partenza, viene spiegata la natura dell’amore, nella visione dei personaggi della Flynn. In teoria si dovrebbe amare il partner, malgrado le sue inadeguatezze e nonostante le sue stravaganze. Ma è evidente che nessuno dei due protagonisti ci riesce, e questo fa supporre che tutti si sbaglino quando parlano dell’amore. In realtà, in amore, ognuno deve sottostare a molte condizioni che possono provocare problemi e incrinare il rapporto di coppia, dopo aver compromesso il sentimento. La storia d’amore dei due viene indagata in profondità, giorno dopo giorno e con il progredire delle indagini, fino ad un plateale colpo di scena che ribalta la situazione di partenza e le aspettative del lettore che si trova dinanzi ad un prodotto editoriale nuovo nel suo genere.
Se dalla creatività di uno scrittore si cerca di intuire la personalità reale, nascosta dietro al nome, con Gillian Flynn forse è meglio non interrogarsi troppo.
Sicuramente, questo libro porta a guardare al di là delle apparenze di una coppia e a mettere in discussione l’opinione che ognuno di noi ha della storia che vive.
I giochi psicologici che ruotano nella dinamica di coppia ci portano ad interrogarci prima su chi è il marito e su cosa può aver commesso. Poi è la volta della moglie e le riflessioni si ribaltano sconvolgendo nel profondo anche il lettore.
Fantastico nell’articolazione della trama, ricca di suspense, caratteristica primaria dei thriller, altamente psicologici, della Flynn, ma forse troppo sconvolgente per chi vuole vivere la propria storia sentimentale senza doversi porre troppe domande su se, come e perché.

“Mi hanno sempre detto che l’amore dovrebbe essere incondizionato, così è la regola. Ma se l’amore non ha confini, né limiti, né condizioni, perché uno dovrebbe sforzarsi di comportarsi bene? Se io so di essere amata qualunque cosa accada, che gusto c’è?”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
200
Segnala questa recensione ad un moderatore
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
noemi.musica Opinione inserita da noemi.musica    20 Aprile, 2014
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Purtroppo non ci siamo

Premetto che ho comprato questo libro perché leggermente incuriosita dalla storia e dal fatto che a breve uscirá il film con Ben Affleck. Mi dispiace dirlo ma è stato una delusione. Per la prima buona metà del libro, ti sembra di capire poco ma ti fai un'idea un po' più "realistica" di come sono andate le cose. La trama è partita da una buona idea. Una coppia apparentemente perfetta ma in realtà leggermente un crisi. Giorno del quinto anniversario di matrimonio ed improvvisamente la moglie sparisce. Beh, penserete che sia un thriller/giallo con un sacco di possibilità e mistero. Ma mano a mano che il libro continua, ti rendi sempre più conto che non solo il libro perde totalmente di credibilità, ma i personaggi si rivelano semplicemente degli psicotici, ognuno a suo modo più o meno marcato. Altro appunto: il finale è a dir poco deludente. Davvero davvero deludente. Non consiglierei questo thriller, per me i VERI thriller sono proprio scritti in modo diverso e molto più credibile.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Monica Di Dato Opinione inserita da Monica Di Dato    03 Febbraio, 2014
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Una bella sopresa!

Il libro si basa sulla relazione matrimoniale di una giovane coppia, attraverso la forma narrativa (ovvero il diario in cui i protagonisti scrivono in prima persona alternandosi), l'autrice mette in risalto le due differenti personalità,sia nelle loro vicissitudini quotidiane che nella loro particolare psicologia. Ma è proprio attraverso questa analisi che si dipana l'intera vicenda, la quale assume un crescendo sempre maggiore man mano che si prosegue nella lettura. Le prime pagine sembrano non dare adito a nulla di particolare, anzi potrebbero quasi far sorridere in relazione all'evidenza di alcune ovvietà che contraddistinguono uomini e donne in generale, ma poi tutto cambia fino ad arrivare ad una vera e propria trasformazione delle due personalità dei protagonisti e degli eventi. Ciò si evidenzia ancora di più attraverso lo stile di scrittura poco elaborato e ad effetto dell'autrice.Il finale, inoltre non è affatto scontato ed a mio parere lascia nel lettore un lieve amaro sorriso.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
giulia89 Opinione inserita da giulia89    30 Novembre, 2013
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

DIABOLICAMENTE GENIALE

Ho appena terminato la lettura e sono ancora piacevolmente sconvolta dalla diabolica genialità di questa storia.
E' il giorno del 5° anniversario di matrimonio di Nick ed Amy ma quando Nick torna a casa non trova la moglie ad attenderlo con la caccia al tesoro che da sempre prepara per il loro anniversario, ma trova un soggiorno in disordine...sedie ribaltate, sopramobili rotti e di Amy nemmeno una traccia.
Iniziano le indagini e la solita trafila di un caso di scomparsa e in tutto questo tempo Nick alterna tra l'eccessiva premura e angoscia per la moglie e un atteggiamento indifferente, quasi distaccato.
Chi è davvero Nick Dunne? Un marito devoto schiacciato dall'angoscia o un cinico mentitore e violento, forse addirittura un assassino?
Per molta parte del libro la domanda che ci si pone è proprio questa poi però le carte in tavola cambiano, e la domanda diventa un'altra...
Chi è davvero Amy Elliott Dunne? E fino a che punto è in grado di spingersi?
Un thriller psicologico pieno di colpi di scena, di giochi psicologici, di una lenta e dolorosa guerra coniugale che finisce nel modo più inaspettato.


"Mi hanno sempre detto che l'amore dovrebbe essere incondizionato, così è la regola. Ma se l'amore non ha confini, nè limiti, nè condizioni, perchè uno dovrebbe sforzarsi di comportarsi bene? Se io so di essere amata qualunque cosa accada, che gusto c'è?
In teoria dovrei amare Nick malgrado le sue inadeguatezze. E in teoria lui dovrebbe amare me nonostante le mie stravaganze. Ma è evidente che nessuno dei due ci riesce, e questo mi fa supporre che tutti si sbaglino, che l'amore in realtà debba sottostare a molte condizioni.
In amore, entrambi i partner dovrebbero essere al loro meglio in qualunque momento.
L'amore incondizionato è amore idisciplinato, e come tutti abbiamo potuto vedere, l'amore indisciplinato è disastroso."

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Nell'angolo più buio
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
GLICINE Opinione inserita da GLICINE    17 Luglio, 2013
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

PSYCHO MATRIMONIO!

Ve lo ricordate il film la guerra dei Roses con M.Duglas e G.Close? Bene, questo libro ne ricorda per alcuni aspetti la trama.
E’ un thriller particolare, che snatura l’essenza del genere, in quanto non sono messe in luce in particolar modo le indagini, la raccolta delle prove, la caccia del colpevole. Nemmeno vengono descritte in modo particolareggiato le personalità degli investigatori che si trovano ad indagare sulla scomparsa di Amy…
Sotto il microscopio viene messa un'unica situazione con tutto il carico di pathos e problematiche che cela in sé….. il matrimonio tra Amy e Nick.
I capitoli si alternano costantemente tra la storia descritta dal marito Nick e la parte descritta dalla moglie Amy, anche lo stile di scrittura cambia nel dare voce prima all’uno poi all’altro personaggio, e questa cosa mi ha colpita favorevolmente.
Moltissimo è dedicato all’analisi psicologica di gesti, parole e situazioni.
Amy e Nick sono al giorno del loro quinto anniversario di matrimonio, dall’iniziale entusiasmo si è passati ad una tolleranza appena accettabile della presenza dell’altro, non più pensieri emozioni e gesti condivisi, non più ore ed ore di confidenze e raccontarsi, non più fare l’amore con trasporto e sentimento.
Improvvisamente i fiori e frutti nati dall’unione di due giovani belli, brillanti, con un lavoro soddisfacente, sono avviziti, facendo rimanere sono un intrico contorto di rami secchi.
L’unione ha sofferto l’improvvisa perdita del lavoro di entrambi a distanza di poco tempo, a cui è seguito un drastico ridimensionamento del tenore di vita, con un doveroso cambio di abitazione e città per una vita più modesta, ma solo questo può creare il baratro e l’insoddisfazione che divide i due coniugi?
E poi cosa è successo ad Amy il giorno del quinto anniversario?
La porta è aperta, il salotto è sottosopra, il ferro da stiro ancora acceso e nessuna traccia della giovane donna…
Tutti i sospetti ricadono sul marito Nick, tutti gli indizi portano al marito Nick….
Non vi dico altro… La trama cattura l’attenzione, non lo nego, trascina il lettore a forza nelle vite dei protagonisti, la vicenda a tratti appare però inverosimile, anche se molte volte la realtà ha superato di gran lunga la fantasia…. La fine lascia un grande, anzi un’enorme punto di domanda, lasciando il lettore insoddisfatto…
Personalmente mi è venuto il dubbio di aver acquistato un libro a cui mancavano le pagine finali… Ah!Ah!Ah! Non si fa cara Gillian! Cartellino Giallo!
Nel compenso l'idea di fondo è più che buona, quindi vi lascio entrare in punta di piedi nella vita di Amy e Nick! Buona lettura!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
180
Segnala questa recensione ad un moderatore
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Helena Opinione inserita da Helena    20 Mag, 2013
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

L'avrei lasciato l' solo per il titolo...

Si sa, gli italiani se la spassano a tradurre i titoli stranieri a fantasia loro. Dunque mi sento quasi in dovere di sottolinearlo anch'io: se "L'amore bugiardo" avesse avuto un traduttore più caritatevole anche solo nel titolo, non verrebbe snobbato perchè da' l'idea di un harmony melenso. "Ragazza scomparsa", la traduzione letterale del vero titolo, a mio avviso sarebbe andato benissimo.
E ora bando alle ciance!
"Gone girl" comincia in maniera zoppicante, lo ammetto. I due protagonisti (marito e moglie) parlano entrambi in prima persona e, specialmente le parti iniziali scritte dalla moglie, Amy, sembrano appena uscite dal diario segreto tutto rosa di una quattordicenne.
Superate le prime pagine il libro prende un ritmo nuovo e più incalzante, anche se presenta pure qualche volgarità gratuita. La trama mi ha molto catturata, specie perchè nessuna delle mie supposizioni si è rivelata esatta; alcuni risvolti sono stati per me un'autentica sorpresa.
Dalla seconda metà in poi ci sono state delle parti e dei personaggi che mi hanno "disturbato", se così si può dire ed il finale mi ha quasi delusa.
Nondimeno esistono nel corso del libro delle massime interessanti e delle parti molto riuscite.
Personalmente l'ho letto volentieri e mi sono appassionata alla storia tanto da trovare ogni scusa per proseguire anche solo di una pagina. Non diventerà il mio libro preferito, nè sono riuscita ad affezionarmi a nessuno dei personaggi, ma l'ho trovato un libro piacevole da leggere, nonostante non sia certo un capolavoro.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Marta* Opinione inserita da Marta*    25 Marzo, 2013
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Parossistico

Ho appena finito di leggere questo thriller.
La copertina mi ha attirato da morire.. Ben congegnata!!!! E sono stata spinta all'acquisto anche dal fatto che negli Stati Uniti è diventato un best seller al punto che stanno pensando di farci un film (qualcuno può pensare che la motivazione sia un pó superficiale, e non vi biasimo, ma cosa vi posso dire... la curiosità è donna!!!).
Un libro basato principalmente su equilibrio-squilibrio di una coppia. Ben scritto anche se la trama é un pò scontata. Diciamo che comincia a diventare interessante nella seconda parte. Lo definirei sfizioso. Non mi sento di consigliarlo agli amanti del thriller VERO E PROPRIO. È un thriller anomalo....
É scritto in modo interessante perché durante il racconto della scomparsa di Amy cominciano a snodarsi le vite dei protagonisti che raccontano versioni diverse dello stesso argomento: il loro matrimonio.
All'inizio è inevitabile schierarsi contro Nick (il marito belloccio) che reagisce alla scomparsa della moglie in maniera fredda ed indifferente. Ma siamo sicuri che Amy sia la donna e moglie amorevole che vogliono farci credere le parole del suo diario?????????? La parte del buon maritino e della brava mogliettina a questi due va un bel pò stretta: sono una "famiglia atomica" (termine usato proprio dalla scrittrice) pronti da un momento all'altro a saltarsi al collo. Però c'é qualcosa di anomalo che li unisce: l'amore malato, le perversioni reciproche? Tutto troppo perfetto, é questo che direte leggendo il libro. Ma mano a mano che la storia si dipana la narrazione diventa disincantata addentrandosi nella fitta ragnatela di un rapporto complesso.
Bugie e segreti, essere e apparire sono i concetti contrapposti alla base del libro e del rapporto tra Nick ed Amy. Devo dire però che Gillian Flynn riesce a gestire e a giocare bene con questi concetti stuzzicando la curiosità del lettore. Tra Nick ed Amy si gioca una partita a scacchi crudele.
Mi ha un pò deluso il finale: avrei preferito un epilogo più deciso.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
gattina.mm Opinione inserita da gattina.mm    13 Marzo, 2013
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

DELUDENTE!

No, no, decisamente non ci siamo.
Sarà che avendo letto i thriller precedenti dell'autrice le mie aspettative erano diverse, sarà che quando ci metto un mese per finire un libro vuol dire che proprio non mi prende, ma sono rimasta profondamente delusa.
Che dire...
Innanzitutto non ho apprezzato lo stile vagamente ironico con cui è stato scritto, poi l'ho trovato davvero poco, poco credibile
I personaggi poi, non sono proprio riuscita a farmeli piacere, non ho provato empatia per nessuno di essi.
Amy è detestabile, Nick vigliacco e non riesce a riscattarsi nemmeno nel finale ( che finale orribile, poi), i genitori di Amy sono la quintessenza del perbenismo e della falsità...
È vero che queste caratteristiche si possono trovare in ciascuno di noi, ma qui veramente si rasenta l'incredibile.
Forse l'intenzione dell' autrice era proprio quella di esacerbare queste caratteristiche negative, comunque a me tutto e' sembrato terribilmente stridente.
Le due stelle le concedo solo perché l'idea di fondo non era male, ma secondo me andava dipanata in tutt'altra maniera e stile.
Ho notato che mi discosto da molti pareri presenti, e probabilmente non faccio testo, ma se dovessi dire se lo consiglio o meno, propenderei nettamente per la seconda opzione.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
30
Segnala questa recensione ad un moderatore
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Opinione inserita da Bruna Codogno    06 Marzo, 2013

Certe donne sono molto pericolose

CONTIENE SPOILER

Amy si porta dietro un'infanzia difficile perchè piena di aspettative genitoriali. Nick è il classico ragazzone senza pensieri. Si sposano e sembrano felici, ma la scoperta che lui ha un'amante giovane induce Amy (la perfettissima Amy) ad una subdola e raffinata vendetta. Preparandola per un anno inscena la propria morte costruendo prove contro il marito. La mente di lei esplicita tutta la manipolazione, l'intrico psicologico e la vendicatività di cui può essere capace una donna ferita. Lui non si rivela alla sua altezza, e si troverà incastrato in una dinamica che non può governare.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi è appassionato di thriller psicologici
Trovi utile questa opinione? 
22
Segnala questa recensione ad un moderatore
13 risultati - visualizzati 1 - 13
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale
Qualcun altro
Il misterioso caso degli angeli di Alperton
I fantasmi dell'isola
La porta