La biblioteca dei morti
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Dipende da cosa ci si aspetta
La storia potrebbe anche essere interessante ma purtroppo ha uno stampo "americano" da presto-ci-facciamo-un-film. I personaggi (stereotipi...americani) e gli eventi sono scollegati tra loro e credo che il successo che questo libro, a distanza di più di un anno, continua ad avere sia dovuto innanzitutto ad un ottimo lavoro di marketing e a quella copertina "gotica" così intrigante...naturalmente non me ne voglia chi ha trovato invece il libro (molto) interessante.
Ho letto anche il seguito, Il libro delle anime, ed è la ovvia conseguenza del primo, perlomeno nello stile.
Mi ha ricordato molto, per certi aspetti, Dan Brown e il successo che ebbe con Il codice Da Vinci, con la differenza che, nel Codice, c'erano diversi spunti storici su cui perlomeno riflettere. In ogni caso mi era sembrato esagerato anche il gran parlare che si fece attorno ai libri Dan Brown.
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Prendete ferie per leggerlo!!!!
439 pagine da bere come lo scotch del protagonista! Veramente bello, come del resto mi aspettavo viste le precedenti recensioni.
Dopo un po' di "confusione" iniziale - a causa dei tanti nomi, luoghi e date che all'apparenza spiazzano un po' - il racconto prende una sua piega e non smette più di appassionare. Io non riuscivo a smettere e quando tornavo da lavoro facevo le corse per reimmergermi dentro la storia.
Il libro si basa su 1 idea originale, ben pensata e ben congegnata dall'Autore. Io ho capito il "giochino", che sottostà all'idea di fondo, circa 100 pagine prima della fine, comunque anche dopo non annoia di certo perché c'è un sacco di particolari che devono essere risolti! Oltre all'idea ben sviluppata, anche lo stile con cui è stato scritto non è certo da meno: è a dir poco avvicente tenendovi sempre incollati.
Grande Cooper!
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Di tutto un po'!
Devo confessare che guardavo un po' scettica la copertina di questo libro, mugugnando tra me e me ripetuti "mah...". Oggi l'ho terminato e ammetto di esserne rimasta piacevolmente sorpresa!
Sicuramente non si tratta di un capolavoro: ci sono alcune incongruenze logiche e "americanate", se vogliamo definirle così, però queste piccole pecche non tolgono attrattiva all'argomento e suspence alla storia.
Io penso che la fortuna di Glenn Cooper sia stata quella di aver creato un romanzo "patchwork"... nel senso di aver accostato tanti generi diversi tra loro e averne creato così una storia che non li fondesse, ma li lasciasse sopravvivere autonomamente nell'economia della vicenda in sè. Mi spiego meglio: abbiamo la storia d'amore (farcita di numerosi clichés, ma è così che dev'essere, altrimenti sarebbe un romanzo d'amore!), il romanzo storico (Churchill, Truman.. compaiono in brevi parentesi, ma è così che dev'essere, approfondendo troppo diventerebbe un romanzo solo storico!), la fantascienza (l'Area 51), la losca e tetra abbazia (riferimenti neanche troppo nascosti e cervellotici a Il Nome della Rosa)... di tutto questo però ci è dato un piccolo e semplice assaggio! non approfondendo mai nel senso storico, piuttosto che in quello fantascientifico, piuttosto che in quello sentimentalista, Cooper ha impacchettato una storia di ampissimo consumo, semplice e accattivante, che potesse far avvicinare a questi argomenti così scabrosi, misteriosi e apparentemente "per addetti ai lavori", anche i lettori meno "avvicinabili". E non è detto che questo debba a tutti i costi essere un difetto: a meno che non si cerchi in questo libro ciò che esso non è (e che non credo aspiri ad essere! quindi: addetti ai lavori astenetevi, please!). Il paragone con Dan Brown credo calzi, anche se personalmente, la soluzione Cooperiana è di gran lunga preferibile, a parer mio. Quindi, se volete leggere un romanzo storico, evitatelo. E fate lo stesso se la vostra passione sono i romanzi sentimentali o fantascientifici. Se invece vi va un buon thriller, che vi tenga incollati fino all'ultima pagina, che vi dia quella "scossetta" dalla vostra routine quotidiana, accomodatevi pure... non amplierà la vostra cultura, ma sarà una piacevole e allo stesso tempo inquietante parentesi! ;)
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Avanti e indietro nel tempo
Dopo aver letto tante positive recensioni ero proprio curioso di leggere questo libro e devo dire di aver fatto un'ottima scelta.
Il libro è molto piacevole e la lettura scorre veloce grazie alle doti dello scrittore. La trama è originale e narrata in modo appassionante. Le uniche pecche evidenti sono che il libro è stato scritto pensando già ad un secondo atto (vedi Il Libro delle Anime) e con un finale più adatto ad un film che ad un libro. Adesso non mi resta che leggere il seguito!!
Libro sicuramente consigliato.
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Mah..
Attendo con ansia l'uscita del film al cinema! Dico questo perchè questa storia mi sembra scritta con l'idea da parte di Cooper di vendere i diritti a qualche grossa casa cinematografica. Non voglio con questo dire che il sig. Cooper non ha creato una storia originale e piacevole, ma sono dell'opinione che poteva essere meno una "Americanata" e più un romanzo appassionante.
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Molto piacevole, ma non un capolavoro.
Ho comprato il libro attratta dalla copertina, come del resto faccio con quasi tutti i libri, e l'ho trovato molto piacevole. Il passato ed il presente si fondono molto bene in questo libro. Non è un capolavoro eccelso, però merita attenzione perchè scorrevole e gradevole. Immancabile è la storia d'amore che, come in tutti i libri, da un senso in più alla lettura.
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Deludente
Peccato. Conteneva alcuni spunti davvero interessanti e
poteva essere un ottimo libro.Poteva. Ma rimane solo discreto per me. Sicuramente..il nostro furbo autore in previsione di trarne un filmetto..scivola spesso in stereotipi triti e scontati:
Non se ne puo' + in particolare di :
agenti fbi lui/lei che flirtano. Lei ovviamente è la sua nuova compagna di lavoro.
(credo di averlo visto/letto un tremila volte). A questo punto mi
viene da pensare che le poliziotte americane siano tutte abbastanza "allegrotte" per non usare altri termini.
Lui poi che sbevacchia superalcolici ma che fa trmendamente figo.
Strano..ma evidentemente oltreoceano devono adorare l'uomo che odora di bourbon..
Gli informatici ritratti come sfigati e topi da laboratorio.
Nel migliore dei casi hanno ottime doti matematiche. nessuno è dotato di un fisico o un viso decente. sono inesorabilmente dei cessi.
Al contrario il protagonista è irresistibile.
A lui basta uno sguardo e le donne sono pronte a scivolare nel suo letto. (dovrà essere almeno brad pitt credo a interpretarlo..altrimenti la vedo duretta..) ma suggerirei Chuck Norris..ecco!
A parte questi episodi che si piegano al clichè del filmetto.. andiamo oltre.
Incongruenze comportamentali..macrospcopiche dei protagonisti : Mark il superesperto informatico "scappa" con una donna (una escort..) e non solo non le impedisce di usare il cellulare per evitare di essere rintracciato ma non indaga mai nella biblioteca..su di lei.
stessa cosa con l'incontro con l'agente will dell'fbi (l'unica sua speranza) C'è in ballo la vita..e lui (Mark) si dimentica di questi particolari..maddai...... 2 errori madornali in poche pagine per la persona che era il massimo esperto di sicurezza nell'area 51.
Lo stesso Mark che per inciso ha in mano il segreto + grande del mondo e si accontenta di estercere pochi soldi (relativamente al valore del bene..) ad un assicuratore/finanziere.
Mark che sa contare le carte..e non ha mai sfruttato in questi anni la sua capacità di fare soldi.. lo fa una volta a las vegas e lo confessa.Quando potrebbe licenziarsi da un lavoro insoddisfacente (ma quanto poi ?) e andaserne x il mondo per casino..
ma secondo voi è credibile un profilo così ? per me no. come tanti altri..
Gli inglesi che cedono agli americani questo tesoro. in nome di che non si sa. (o li avranno comprati con qualche pinta di birra al pub ?)
Gli archeologi inglesi tutti fessi...
Il motivo per il quale Mark mandava le cartoline..insostenibile..
Insomma parte bene ma poi secondo me evolve in un prevedibilissimo finale pronto per un telefilm in stile americanata. Con tanto di viaggio finale dell'eroe su jet militare e coppietta a letto.
peccato.
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La biblioteca dei morti
Me lo hanno regalato per Natale ed è stata una bella sorpresa.
Non sono un amante dei romanzi storici quindi soffermandomi sulle note di copertina non ero ansioso di leggerlo.
Fortuna per me, la parte "storica" è solo l' incipit che da il via agli eventi ambientati ai nostri giorni.
E mi è piaciuto, ha una bella trama è abbastanza scorrevole e in definitiva non posso dire che non me lo sono goduto.
Non sarà un capolavoro assoluto ma si legge bene e lo consiglio anche io come una sana lettura da "Ombrellone".
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capolavoro????
definire capolavoro questo libro, è uno scempio...
Non è malaccio, lo stile (a parte i primi due capitoli che mi hanno messa in seria difficoltà se lanciarlo o regalarlo..) è scorrevole, ben scritto sicuramente, ma...
La storia è fantascientifica, cosa che ci starebbe anche bene, se non foss scontata e assurda. Le ambientazioni e i personaggi sono descritti superficialmente, e gli avvenimenti, per quanto affascinanti in quel momento, vengono liquidati con due tre parole lasciandoti capitolo per capitolo l'amaro in bocca.
Non mi è piaciuto per niente, lo sconsiglio, e penso che i critici che ne hanno lodato l'originalità hanno letto ben poco...
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Meglio non sapere...
Un romanzo particolare e inquietante..
La lettura avvince e allo stesso tempo sconvolge...
A me non piacerebbe affatto conoscere la data della mia morte...
Detto questo, che è la mia personale opinione, il romanzo si colloca in diverse epoche e narra la vicenda di personaggi alle prese con la loro morte, che viene svelata con un messaggio poco prima che avvenga...
Sconvolgente, anche se ci sono dei punti oscuri che non sono riuscita a chiarire, ma come tutte le storie di questo genere, è presente il mistero, il pathos e la complicanza degli avvenimenti...
Credo che lo rileggerò tanto per chiarire alcune cose, che mi sono rimaste oscure...
Consigliato alle persone coraggiose e intraprendenti.
Ma se qualcuno è impressionabile, io eviterei..lo dico per voi...
Un mio sincero complimento all'autore...
Saluti.
Ginseng666
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- sì
- no
Non è il classico romanzo...
La lettura è molto piacvole e scorrevole, i personaggi possono sembrare banali in realtà hanno ognuno dei tratti caratteristici e un carattere ben preciso che li fa sentire veri. Lo svolgimento è molto ben articolato e ricco di dettagli e storie che si intrecciano abilmente. Complimenti allo scrittore che è riuscito ad incastrare il tutto. Il finale è un pò evasivo nelle spiegazioni e lascia con una certa ansia...
Veramente bello...
Un libro da leggere tutto d'un fiato per non perdere nessun particolare...
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senza pretese
L'idea è originale, ma poteva essere sviluppata meglio. La storia corre essenzialmente su due binari temporali - quello attuale e quello medioevale - con un paio di fash-back nel dopoguerra (1947). I personaggi sono stereotipati e non particolarmente attraenti: il poliziotto bello e maledetto, la collega che se ne innamora, lo sfigato genio del computer, ecc. A metà si capisce già tutto, ma questo non deve stupire. Credo che il libro sia da apprezzare più per l'idea della biblioteca e di cosa succederebbe se ciascuno di noi sapesse la data della propria morte, piuttosto che per l'intreccio da pseudo-thriller. Rimane comunque un libro ben scritto, da leggere se non si hanno tante aspettative.
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- sì
- no
la biblioteca dei morti
l'idea dell'autore è sicuramente notevole.riuscita anche l'idea di sviluppare il romanzo su diverse epoche storiche ( la parte mediovale secondo me è la più riuscita, si vede che l'autore ha letto eco e ken follett).qualche perplessità invece suscita a un certo punto la parte contemporanea ( la solita storia d'amore-è possibile che neanche nei romanzi di fantascienza si possa farne a meno? - il solito poliziotto alcolizzato).per riuscire a elevare il romanzo e dargli uno spessore come dire filosofico ci sarebbe voluta la penna di un Saramago ma era pretendere troppo dal comunque bravo Cooper.appare comica l'accusa di alcuni lettori secondo cui sarebbe inverosimile.è un libro di fantascienza mica un saggio storico
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Senza infamia e senza lode
L'idea su cui è costruito il romanzo è buona ma poteva essere sfruttata meglio; l'impressione è che l'Autore abbia riflettuto poco sulle conseguenze che una "scoperta" del genere avrebbe avuto nella realtà: il gioco del destino/predeterminazione/libero arbitrio è garanzia di coinvolgimento del lettore ma è infido, perchè portarlo avanti in maniera convincente nella narrazione necessita di una riflessione molto accurata, altrimenti si arriva ad un punto e (nonostante il fatto che non si pretenda rigore scientifico da un romanzo) si esclama: «Che cavolata!», che poi è lo stesso giudizio che mi sento di dare sulla soluzione del trasferimento negli USA della biblioteca (pacchianata alla Dan Brown)con citazione di personaggi storici: hai il potere più grande del mondo e lo passi a un'altra Nazione?!?! Insomma, un libro senza particolari pretese ma tutto sommato godibile. Il finale, in ogni caso, non mi è piaciuto: chiarisce un mistero ma... boh... l'Autore partecipa alla gara a chi dà i numeri, di questi tempi (non anticipo nulla)... ultima pagina strappabile!
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- no
Spero di essere nella lista OLO
Libro di esordio di Glenn Cooper, che vedremo presto al cinema perchè la storia è già una sceneggiatura ed un classico caso che vedrà schierate due categorie, a chi è piaciuto e convinto e chi no. Non voglio fare anticipazioni, il romanzo si legge velocemente, si articola in diversi periodi storici e tutti sono collegati da un filo conduttore: la biblioteca dei morti, ove tutto è stato scritto, non esiste nulla di casuale, il destino di ogni uomo è un segreto sepolto nel silenzio. Difficile staccarsene, si legge velocemente.
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Inquietante e splendido
Appena terminato...mi è piaciuto davvero moltissimo! Ve lo consiglio di cuore, raramente mi capita di essere così presa da un libro.
In effetti, è proprio questo il genere che mi appassiona di più in assoluto.
Nonostante, come hanno già scritto altri, si capisca l'evolversi della vicenda verso metà libro, alzi la mano chi non è rimasto a bocca aperta dopo aver letto l'ultima pagina!!
La rivelazione finale c'è eccome ed è pure bella tosta....
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Idea originale
Idea originale, trama con flashback che seguono una logica temporale costruita per cercare di creare mistero. Anche se un lettore avvezzo a questo genere di libri già a metà capisce parecchio, la trama rimane abbastanza coinvolgente fino alla fine e l'ultima pagina...riesce comunque a sorprendere. Nel complesso un buon lavoro.
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La biblioteca dei morti
Sorprendete. un libro da classifica, spudoratamente da classifica che, a conti fatti, risulta piacevole. Narrativa di facile approccio che raggiunge il traguardo della fascinazione. Molti sostengono che questo libro sia criticabile in quanto dopo poche ( un centinaio buono, tra l'altro... mica dieci o venti) pagine si comprenda dove andrà a parare; sciocchezze, un libro, come molte altre forme d'arte, non deve per forza esplodere in un finale totalmente inaspettato, o quantomeno non è quello l'unico indicatore di qualità possibile. Mettiamola così, al cinema un finale come SEVEN lo hanno in pochi, e certamente non One Million Dollar Baby, ma entrambi sono nel gotha del cinema.
La biblioteca dei morti è un buon libro, non una sconvolgente esperienza, ma comunque un buon libro che si lascia leggere e, se predisposti dal momento, a farsi piacere.
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la biblioteca dei morti
Mi ha veramente appassionato, non riuscivo a smettere di leggerlo. Mi domando come Cooper, al suo primo libro, abbia potuto inventarsi una trama così unica e particolare, coniugando vecchio e nuovo, realtà e leggenda con un'alchimia che lega perfettamente tutte le parti della storia. L'autore non potrà fare di meglio, ci farei una scommessa...
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buona mistura
l'impressione ogni tanto era di ritrovare altre letture ed altri scrittori ma il mix non e' venuto affatto male. Se potessi consigliare Glenn gli consiglierei di non riproporsi nello stesso modo altrimenti perderebbe di credibilità (... in questo ambito, almento...sempre che ne abbia bisogno a giudicare dalla biografia esposta sullo stesso libro).
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la biblioteca dei morti
"la biblioteca dei morti" e' un bel libro, scritto egregiamente dall autore, contiene una buona dose di mistero e di adrenalina anche se a 3/4 del romanzo, si intuisce gia' il finale. la trama e'solida pur trattando di soprannaturale, l'incedere degli avvenimenti e il ritmo molto frenetico del testo, vi trasportera' all interno di un mondo particolarmente terso e caotico dove pero' il racconto scorre piacevolmente, senza accusare fasi che stancano.
tutto sommato, un libro piacevole, per coloro che amano i racconti con un po' di soprannaturale e con personaggi ben caratterizzati dall abile penna dell autore.
da leggere.
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soprannaturale a arcano.
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Nostradamus era un bambino...
Ho terminato questo libro da un quarto d'ora e sono ancora scioccata del finale...Per i più suggestionabili è sconsigliato leggere l'ultima pagina...Detto questo devo ammettere che non è stato facile ricordarsi capitolo dopo capitolo di tutti i personaggi di questo romanzo,spiattellati uno dopo l'altro con le loro storie che spaziano dall'america alla bretannia in un arco di tempo di "soli" 1200 anni...A un certo punto,per evitare di perdere il filo,viene quasi voglia di prendere appunti su un foglietto per rimettere insieme tutti gli avvenimenti in ordine cronologico...Nonostante ciò,quando la storia comincia piano piano a prendere forma,ogni tassello del tempo va al suo posto ma attenzione...bisogna leggere fino in fondo per collocare anche l'ultimo evento e fare il quadro generale...che fra l'altro è quello più sconcertante...diciamo solo che Nostradamus in confronto era un bambino dell'asilo....
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