Il chirurgo Il chirurgo

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mariaangela Opinione inserita da mariaangela    20 Novembre, 2017
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Reggerai il confronto???

Luglio, Boston è caldissima, tanto calda che in città le finestre vengono lasciate aperte per sfruttare ogni minima brezza. Fermo nell’oscurita', accucciato sulla scala antincendio c’è un uomo, e il suo coltello sta lacerando la zanzariera della porta del bagno. La donna inconsapevole di ciò che sta per accadere, dorme nel suo letto…

Mi piace subito il Detective Thomas Moore, affiancato dal medico legale Ashford Tierney.
Scontrosa e fredda invece il Detective Jane Rizzoli della Omicidi di Boston, trentatré anni, piccola di statura, aggressiva, mascella quadrata, riccioli neri, occhi scuri indagatori e intensi. Unica donna della squadra è alla Buoncostume e Narcotici da sei mesi e le difficoltà relazionali con gli altri componenti della squadra non mancano.
Il suo partner Barry Frost, suo coetaneo, ha invece ciò che a Jane manca, è allegro, gentile e garbato.

Sono coadiuvati nel lavoro da Erin Volchko, ricercatrice medico legale che lavora al reparto Capelli e Fibre.

Dal Dottor Lawrence Zucker, psicologo criminale della Northeastern University nonché consulente del Boston Police Department. “Il modo in cui riusciva ad insinuarsi nella mente dei criminali e il piacere che traeva dal muoversi in quella dimensione satanica era inquietante.”

Darren Crowe è il punto di rottura.

Un bel poliziesco, si legge velocemente; forse un po’ troppo brutale e a tratti spietato.
Lo stile è fluido, non ripetitivo, nessun punto morto anzi arriva velocemente al finale un po’ troppo prevedibile.
Non lo definirei il top rispetto ad altri thriller di uguale genere da cui penso l’autrice abbia tratto ispirazione, però la curiosità di conoscere più da vicino e profondamente le vite dei protagonisti mi fa già pensare al seguito.

Buone prossime letture.

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ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    14 Settembre, 2014
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Lezioni di anatomia pratica

I disordini della mente umana sono molteplici e spesso imperscrutabili; le più allucinanti fantasie, a volte, possono oltrepassare la labile linea di confine che divide normalità e follia e diventare il fine della nostra esistenza, o meglio, l'esistenza stessa si basa su tale aberrazioni. Il romanzo è imperniato sulle devianze mentali che non appaiono immediatamente alle altre persone; gente tranquilla ma che nasconde atroci e inconfessabili segreti.

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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    04 Settembre, 2014
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A volte ritornano

Boston, il detective Thomas Moore infila i guanti di lattice e rallenta il passo davanti al cadavere. Il corpo straziato di una giovane donna, la gola tagliata profondamente. Ma il peggio e' quando lo sguardo scende sul ventre : uno squarcio perfetto, gli strati di pelle incisi con precisione chirurgica. 
Il mostro ha rubato una vita, ma non solo. Manca un organo da quel corpo.
 
Boston, la dottoressa  Catherine Cordell  si appresta ad operare, una carriera prestigiosa e l'orrore del passato che non le concede l'agognata liberta'  : un corpo stuprato e' un corpo schiavo della paura. Anche se lui e' morto, anche se l'assassino e' stato ucciso prima di uccidere lei. Ma a volte ritornano.

La scrittura fluida ed il ritmo scattante rendono questo romanzo della Gerritsen un lavoro ben articolato. La struttura regge e l'attenzione del lettore e' catturata, un po' troppo inflazionata invece la storiella del grande amore che deve per forza nascere tra le pagine - lenzuola - di questo genere letterario , son sempre le solite relazioni che invece di deliziarci ci offrono un tutt'altro che inedito fumigio di minestra ribollita.  
Cio' che tengo  a segnalare e' invece l'aspetto piuttosto truce e cruento del contenuto. Di fatto il killer tortura le sue vittime asportando organi, tra le altre cose, quindi  lo spargimento di sangue e' tangibile e un po' troppo oltre la (mia) soglia di sopportazione.
Non credo lo rileggerei, cio' non toglie che sia un buon prodotto. Buona lettura.

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Marta* Opinione inserita da Marta*    14 Luglio, 2013
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Bella scoperta la Gerritsen!!!

Questo è il primo medical thriller che mi trovo a leggere. Non è stato per niente male. Sicuramente in futuro mi riserberò di leggerne altri di questa scrittrice.
Mi è piaciuto come thriller, mi ha tenuta avviluppata in una morsa di tensione e aspettativa scemata soltanto all'ultima pagina. Non ci si annoia di certo con questo libro.
In questo romanzo l’ispettrice Jane Rizzoli è la sola, unica donna in un commissariato di uomini che stentano a riconoscere il suo valore di poliziotta, dalla sua parte però, ha un carattere da leonessa e coraggio da vendere; lei e la sua squadra si trovano ad affrontare quello che la stampa di Boston non tarda a soprannominare il “Chirurgo”, un serial killer sociopatico che uccide giovani donne già vittime di violenza sessuale, estraendo loro l’utero con una tecnica che rivela una certa conoscenza della chirurgia. Ed è proprio attorno al mondo della medicina che ruota questo giallo dai risvolti sorprendenti, che si addentra nei meandri dell’animo umano e della patologia con crudo realismo. Io che lavoro nel campo posso dire che la descrizione delle “operazioni” è fatta molto bene. Dettagliatissime, infatti, sono le descrizioni anatomiche e quelle che riguardano il modus operandi dell’assassino, la cui personalità è talmente complessa e credibile da risultare quasi “vera”, e proprio per questo ancor più inquietante. Il “Chirurgo”, pur non disdegnando di fare altre vittime sembra aver preso di mira la bella dottoressa Catherine Cordell, che già due anni prima, a Savannah, era sfuggita a un altro serial killer, il cui modo di operare era pressoché identico a quello del “Chirurgo”: cloroformio per stordire le vittime, violenza sessuale ed estrazione dell’utero quando la vittima è ancora viva e cosciente. Che si tratti della stessa persona? A escluderlo, un particolare di vitale importanza: il serial-killer di Savannah, infatti, è morto due anni prima, ucciso dalla stessa dottoressa Cordell, nell'estremo tentativo di difesa che l’ha portata a salvarsi, per poi a trasferirsi a Boston, nell'impossibile tentativo di dimenticare l’orrore che l’aveva travolta. In realtà, non ricorda bene la dinamica dei fatti, per una forma di difesa ha rimosso gran parte di quelle ore nei recessi più profondi della sua psiche. Quel che non riesce ad arginare e che si affaccia onnipresente nella sua quotidianità è la paura, autentico palpabile terrore, che l’ha costretta per lungo tempo a una vita estremamente riservata, barricata dietro le mura domestiche.
Solo ultimamente, con grande sacrificio, stava ricominciando a vivere una parvenza di normalità. Ora l’incubo è tornato palpabile, risvegliato dagli ultimi fatti di cronaca, Catherine lo avverte più che mai e la sua sicurezza comincia a sgretolarsi ogni giorno che passa.
La polizia vuole vederci chiaro, ci sono troppe similitudini con quei fatti accaduti a Savannah, ma c’è qualcosa che non torna, come può un assassino ormai defunto tornare a colpire ancora? Oppure non era realmente morto?
Pare un’ipotesi poco plausibile. E allora chi è l’uomo che sta portando avanti la sua opera, divertendosi a giocare al gatto e al topo con la giovane e bella dottoressa, donna affermata, apparentemente sicura e invulnerabile? Tra le pagine del libro entriamo tra i suoi pensieri contorti, osserviamo la realtà con i suoi occhi, seguiamo in prima persona le sue azioni compiute con lucida pazzia.
Allo stesso tempo resta sempre contornato di un alone indecifrabile, perché la sua identità rimane nascosta.

Con la Rizzoli collabora il detective della squadra omicidi Thomas Moore. Fisico prestante e carattere determinato, è ormai avvezzo a una vita pericolosa e senza orari. Il lavoro riempie le sue giornate e occupa anche i pensieri. Cosa vitale per lui, da quando qualche anno prima ha perso la moglie, ha dovuto imparare a sopravvivere. Ma mentre indaga sugli omicidi appare sempre coinvolto in una relazione sentimentale con la dottoressa. Intanto proseguono le indagini e, grazie alla detective Rizzoli, trovatasi estromessa dal caso per un errore, si viene presto a conoscenza di una verità sconcertante…
E’ una vicenda di fantasia quella raccontata nel libro, eppure, riesce a dare più di un brivido lungo la schiena.
Un thriller superbo che gli appassionati del noir non possono assolutamente perdersi e che per i “profani” può costituire un ottimo inizio per avvicinarsi a questo genere che conta milioni di fan in tutto il mondo. Non posso che consigliare la lettura, davvero imperdibile per gli amanti del genere!

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gracy Opinione inserita da gracy    05 Luglio, 2013
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Il bisturi e il catgut...

Se siete al mare e avete voglia di leggere un bel thriller senza tante pretese, senza tanto mordente, senza tanto pathos, questo è perfetto. Almeno è quello che capita a me. Mi riservo di leggere i thriller in estate, sotto l’ombrellone sorseggiando una bibita ghiacciata, perchè non impegnano i pensieri e non perdi il filo delle scene sequenziali quando c’è un jukebox che ti distrae o una mamma che riprende in continuazione un bambino che gioca innocentemente tirando la sabbia ai passanti con la palettina.

Per carità non è roba leggera il caso che Jane Rizzoli della omicidi di Boston e il collega Thomas Moore hanno tra le mani, anzi è una gran patata bollente e sicuramente ben ingarbugliata, perché pochi indizi e diverse ragazze morte mutilate con perfezione chirurgica ti inducono a pensare che il colpevole deve essere legato a qualche sala operatoria, a qualche medico chirurgo appunto. Ma si sa i thriller ben studiati ti fanno credere una cosa e poi ti spiazzano con colpevoli improponibili. Al 20 % dell’ebook già sapevo chi potenzialmente poteva essere il colpevole…ho sbagliato, ma ci sono andata vicina.

Ho fatto un bel ripasso sulle CID e poi diciamola tutta come bloccano le emorragie interne in America non lo fa nessuno!

Le protagoniste che purtroppo appaiono nel libro come decedute o la dottoressa Catherine, che è l’unica sopravvissuta alle violenze, sono molto asettiche, statiche, non hanno una spiccata personalità che le mette in risalto e non hanno voce e carisma a sufficienza. Sono solo vittime e tutto è concentrato sulle mosse del killer seriale, come succede in tutti i thriller.
Catherine è sempre in pericolo e la sua presenza è sempre più eccitante per il predatore che ovviamente è un maschio che odia le donne e le mutila perché hanno determinati organi.
Il mostro si muove silenziosamente, a passo felpato, quasi neanche te ne accorgi fino alla parola fine. Il pensiero malato del killer si materializza solo per enfatizzare i sacrifici dei greci agli dei e i vichinghi che non sacrificavano vergini, ma prostitute.

Con questo libro si apre una serie che ha riscosso parecchio successo, consacrando Tess ad una collaudata popolarità, sicuramente ne leggerò qualche altro in futuro.
Ringrazio Sydbar per la piacevole scoperta.

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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    12 Novembre, 2012
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OBLIO E MEMORIA

“Vorrei essere là quando arriverà la polizia, ma non sono stupido. So bene che esamineranno ogni auto nelle vicinanze, ogni faccia tra quelle dei curiosi in strada. Sanno che il mio impulso di tornare è forte; persino ora, mentre sono seduto da Starbucks, a guardare l’alba attraverso la finestra, sento il richiamo di quella stanza. Ma io sono come Ulisse: legato saldamente all'albero della mia nave, agogno il canto delle sirene. Non mi getterò contro gli scogli, non farò quell'errore”.

Catherine Cordell, medico chirurgo, è una vittima, ma anche una sopravvissuta: è riuscita ad assassinare Andrew Capra, suo collega all'ospedale di Savannah, poco prima che lui la uccidesse, dopo averla stuprata, e prendesse dal suo corpo un trofeo, una testimonianza della sua ennesima preda, delle sue azioni proprie di una mente malata e depravata. Ma tutto questo è successo due anni prima. Ora la dottoressa si è trasferita a Boston cercando di lasciarsi alle spalle questo incubo, cercando di ricominciare a vivere una nuova vita, in una nuova città e in un nuovo ospedale; porta su di sé, e dentro di sé, le cicatrici di quella notte, vive per il suo lavoro cercando di non pensare e cercando di costruirsi attorno un ambiente sicuro e controllato, in modo da poter avere tutto sotto controllo. L’”idillio” finisce quando improvvisamente il Chirurgo, così soprannominato per la sua bravura con i ferri del mestiere che utilizza nei suoi omicidi, inizia a commettere una serie di delitti che vedono come vittime donne sole, sopravvissute come Catherine a una violenza carnale: il suo modus operandi è analogo, se non del tutto uguale, a quello di Capra… che sia un emulatore?
Thomas Moore e Jane Rizzoli sono chiamati a indagare su questa serie di omicidi, legati tra loro da un denominatore comune: Catherine. Che cosa la lega a questi nuovi delitti? Possibile che sia lei l’obiettivo principale del Chirurgo?

Tess Gerritsen è una bravissima scrittrice di medical thriller: i suoi libri non annoiano mai, stimolano il lettore a leggere capitoli su capitoli per arrivare alla fine e alla risoluzione del caso.
La narrazione della vicenda dà una visione completa della personalità di tutti i protagonisti, buoni o cattivi che siano: il terrore di Catherine, il disagio della Rizzoli, unica donna nella sua squadra di uomini, la gentilezza di “San Tommaso” Moore e la labilità psichica del Chirurgo sono palpabili in ogni pagina, coinvolgendo chi si appropinqua alla lettura dalla prima all'ultima riga.
Un thriller degno di nota che unisce il gusto delle indagini noir a personaggi convincenti e a descrizioni dell’ambiente medico impeccabili e davvero appassionanti.

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Thriller e medical thriller
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Cristina V Opinione inserita da Cristina V    07 Novembre, 2010
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eccellente thriller!

Non poteva mancare all'appello l'"amica" Rosy ( alias Cristina V), quella che con il suo consiglio- da un altro forum- ha ispirato l'apertura di questo topic! E' un onore per me.
Grande Gerritsen!!!!!
Ho letto nel lontano 2003 questo giallo; l'autrice mi era sconosciuta, e da quel momento sono stata una sua fan.
"Il chirurgo" mi aveva entusiasmata per la trama , agghiacciante; la scena delle donne torturate nel sonno da mani crudeli ma espertissime..mi aveva gelato il sangue, e incitata a leggere a più non posso.

Già l'incipit del romanzo era tutto un programma:
"Oggi troveranno il corpo.
So come accadrà. Riesco ad immaginare, molto vividamente, la sequenza degli eventi che porteranno al ritrovamento.
........
Vorrei essere là, quando arriverà la polizia, ma non sono stupido.
Sanno che il mio impulso di tornare è forte.....Non farò quell'errore.
L'urlo di una sirena in lontananza: mi stanno chiamando.
Mi sento come Ulisse che lotta contro le corde, ma queste sono molto robuste.
Oggi troveranno il corpo.
OGGI SAPRANNO CHE SIAMO TORNATI."

Da qui si snoda una vicenda incalzante, che non lascia respiro e che chiede di arrivare alla soluzione finale...
La protagonista femminile di questa storia è la detective Jane Rizzoli, che apparirà in successivi romanzi.

Tess Gerritsen è un medico americano, nata nel 1953.
Durante la maternità, iniziò a scrivere quasi per hobby il suo primo medical-thriller, e da allora non ha più smesso di scrivere.
I suoi romanzi più conosciuti sono IL CHIRURGO , FORZA DI GRAVITA' , LEZIONI DI MORTE , IL PREZZO, IL SANGUE DI UN'ALTRA, CORPI SENZA VOLTO.

Come per altri "giallisti" già citati, anche la Gerritsen ha protagonisti ricorrenti nei suoi romanzi.
Le storie camminano perciò su doppio binario: il "caso" di ciascun romanzo, e la storia personale delle sue donne, che sono due.
La prima - e principale- è la detective Jane Rizzoli; poliziotta "dura", totalmente impegnata nel suo lavoro, che non dà spazio -o almeno, TENTA di non darlo -ai sentimenti , alle debolezze.
La seconda è la dottoressa - anatomopatologa Maura Isles, con cui spesso Jane Rizzoli ha a che fare per questioni di lavoro, esami autoptici ed analisi varie.
Tra le due donne si instaura un rapporto di collaborazione, ma anche una specie di amicizia, pur essendo molto diverse fra loro.
Queste storie hanno una freschezza, pure in argomenti già trattati da altri, che non ho trovato altrove .

Consigliatissimo!


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kabubi81 Opinione inserita da kabubi81    11 Giugno, 2010
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il chirurgo

Per la serie "il forum colpisce ancora", anch'io ho affrontato questa lettura dietro suggerimento di altri utenti, e devo dire che mi unisco al coro di consensi... "Il chirurgo" è un thriller piacevole e scorrevole, si legge velocemente e il ritmo è abbastanza serrato... personalmente amo di più altri "thrilleristi"(il primo Deaver su tutti)ma penso che proverò a leggere anche qualcos'altro della Gerritsen... W i forum!

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faye valentine Opinione inserita da faye valentine    04 Mag, 2010
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suggerimenti

Anch'io sono stata piacevolmente "vittima" dei vostri suggerimenti sul forum.. Che dire? Grazie, perchè ho letto davvero un bel thriller, scritto con stile asciutto, efficace e visivo.
I personaggi sono ben caratterizzati, ma quelli che più mi hanno colpito sono stati i detective con la loro umanità, il loro poter commettere errori: infatti non siamo di fronte ai classici super-detective inattaccabili sempre illuminati da intuizioni cruciali; in questo romanzo sono persone normali, con le loro debolezze e le loro esitazioni. Anche l'assassino è ben caratterizzato, come gli altri protagonisti.
Un thriller che tiene col fiato sospeso, che cattura e perfino stupisce in alcuni punti. L'ho trovato una buona sceneggiatura per un bel film, grazie soprattutto allo stile che rende perfettamente l'idea di ciò che stanno vivendo i personaggi e permette di "vedere" davanti ai propri occhi anche le descrizioni più crude.
Promosso a pieni voti!

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a chi vuole leggere un bel thriller, ben architettato e ben svolto.
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fabiomic75 Opinione inserita da fabiomic75    20 Aprile, 2010
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Buon thriller!

Anch'io ho deciso di leggere questo libro grazie alle recensioni trovate in un forum e devo dire che non ne sono affatto pentito.
La Gerritsen è veramente molto brava, mi piace il suo modo di scrivere, la sua capacità di "scandire" i tempi del romanzo, mai lento, nonchè quella di caratterizzare i personaggi principali.
La trama è molto coinvolgente quindi diventa difficile abbandonare il romanzo finchè non lo si finisce. Sinceramente mi aspettavo qualcosina di più dal finale, ho affrontato il rush finale con una grandissima aspettativa e per motivi che non posso ovviamente svelare sono rimasto un pochino con l'amaro in bocca. In ogni caso vi consiglio vivamente questo thriller.

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Sydbar Opinione inserita da Sydbar    28 Febbraio, 2010
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Che grande scoperta

Ho scoperto Tess Gerritsen quasi per caso grazie ad un forum.
Seguendo il consiglio datomi dall' "amica" Rosy, ho cominciato a conoscere l'autrice dalla sua prima opera "Il chirurgo".
Il viaggio nel quale mi sono inoltrato ha spaziato in un'analisi introspettiva di tutti i personaggi presenti, un viaggio oscuro e brillante come la luna, attraverso uno stile di scrittura eccezionalmente accattivanti, dal ritmo e dalle sensazioni da brivido sempre alti e la cui piacevolezza mi ha portato a divorare questo libro in meno di 24h.
La Gerritsen è fantastica e vi suggerisco vivamente di seguire il mio consiglio di leggere questo libro così come io ho seguito quello suggeritomi dalla mia amica Rosy. Sono nate due stelle nel firmamento dell'investigazione in letteratura, Maura Islas e Jane Rizzoli.
Buona lettura a tutti.
Syd

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