Dettagli Recensione
Immoral
Se questo è stato il libro di esordio di Brian Freeman allora "Freeman forever". Questo è un Thriller di quelli all'americana, forti, coinvolgenti che ti fanno entrare nel vivo della storia, dove manca poco che mangi la pizza e bevi i caffè allungati almeno 20 cc nei bicchieri di carta assieme a loro. E l'autore è bene a ragione un maestro del genere, la cosa più importante che mi fa entusiasmare è la sua semplicità nella scelta della trama, due belle ragazze ancora minorenni che spariscono, la prima è dolce e senza scheletri nell'armadio, l'altra più accattivante e "malvagia", un uomo è accusato, ma tanti misteri anche sottili lo scagionano in parte, Stride cura le indagini, è un uomo pacato, sensibile e triste. Plauso a come la storia si trasforma man mano si leggono i capitoli, infatti non ho riscontrato divagazioni e logorree fuorvianti.
Ho apprezzato la scelta del titolo solo alla fine del libro,"Immoral", ossia l'immoralità che serpeggia nell'uomo senza i precetti della morale, ossia della percezione reale del bene e del male. L'accanimento degli adulti del peccato della concupiscenza verso le creature che invece dovrebbero avere cura e maggiore ritegno, perchè è questa la vera natura del vivere umano. Freeman delinea una trama e la sviluppa senza retorica, riuscendo a plasmare un vero triller ad opera d'arte
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