Dettagli Recensione
Dan Brown alle corde
Secondo me ,già il Dasn Brown del Codice da Vinci non era entusiasmante. Con questo suo ultimo libro lo scrittore mostra poi chiaramente la corda. Ad eccezione della interessante descrizione della Washington sotterranea, il resto è di una noia mortale: più soporifero di un potente sonnifero.La trama , inutilmente complicata, si conclude con una rivelazione finale che è un vero flop.I personaggi sono o prevedibili o sopra le righe.I colpi di scena , si fa per dire, sono a ripetizione, tutti dello stesso tipo, in una parola anch'essi prevedibili e , i conseguenza,a lungo andare , noiosi.
Se qualcuno ama la numerologia qui ha pane per i suoi denti, anche se questa disciplina può avere implicazioni molto più profonde rispetto a quella che occhieggia in queste pagine. Quanto al simbolo perduto : molto rumore per nulla.Poteva restare occultato com'era e dov'era, se è tutto lì.
Si spera che a Dan Brown ,che probabilmete ha scritto questo testo su categorico ordine dei suoi editori, torni l'ispirazione e che scriva un altro romanzo , se non altro senza gli svarioni Kolossal del Codice da Vinci,e più avvincente di questo. La stoffa ci sarebbe.E ' magari uno scrittore della mano sinistra , ma un certo talentaccio ce l'ha.Speriamo che non lo butti via definitivamente.
Ovviamente ,queste sono le mie personali impressioni. Il fatto che in pochi giorni questo sponsorizzatissimo romanzo abbia venduto più di un milione di copie mi fa tristezza.Chi, come me, ama soffermarsi a giornate intere in libreria, sa e vede bene che tanti libri veramente interessanti rimangono invenduti o quasi.
Con tutto ciò, rispetto chi ama questo tipo di letture : legge, e attualmente in Italia i lettori sono davvero molto pochi: un peccato.