Dettagli Recensione
Julian figlio di un Demone e di un Angelo
L’ombra nel vento è la storia di una rinascita, ma è anche la storia di una romantica vendetta. E’ l’intreccio di due vite quella di Daniel e quella di Julian (due dramatis personae, come le defisce lo stesso C.R. Zafon) che in un crescendo di emozioni ci trascinano verso la catarsi finale. Un processo di purificazione che passa attraverso il sangue ed il terrore sparso dal crudele Ispettore Fumero, antagonista tanto perverso quanto drammaticamente possible. La storia si svolge in una Barcellona attraversata dalle Gurre Mondiali, una città che ha conosciuto il volto cinico della Guerra Civile. Una città che ha sofferto “il dramma dei luoghi senza Dio”, in cui chi nasce o è figlio di un Angelo o è figlio di un Demone.
Lo sitle narrativo è molto interessante. E’ l’intreccio di due piani che nello spazio trovano un denominatore comune in una splendida e pericolosa Barcellona, ma che distano nel tempo di una generazione. Divario, quest’ultimo che si va lentamente colmando fino al drammatico e commovente ricongiungimento: il carcere di ricordi di Nuria Monfort.
Questo romanzo ci consiglia di ristabilire il giusto equilibrio fra I legami affettivi primari. Ossia fra ciò vuol dire essere padre, ovvero figlio, o madre, o sorella ed infine amante (amante dell’amore, per intenderci). E ci dice di farlo subito, di non perdere nemmeno un attimo. Perchè non è sempre vero che il tempo lenisce le ferite.