Dettagli Recensione
Un complicato polpettone
Il romanzo,prolisso e complesso, è senz'altro un passo indietro rispetto a "Il Codice da Vinci" e "Angeli e demoni". Dan Brown si è come avvitato su sè stesso e questa volta impone al suo eroe Robert Langdon una serie di avventure assai poco verosimili in una Washington sospesa tra magia e realtà. Dividerei il romanzo in tre parti . La prima è abbastanza avventurosa e pone le premesse per la ricerca di un simbolo antico e nascosto che dovrebbe far compiere all'umanità un enorme salto di qualità, una sorta di purificazione (apoteosi). Nella seconda parte inizia una complessa decrittazione ai limiti dell'assurdo di una griglia di simboli esoterici incisa su una piramide, che porta i personaggi a rincorrersi senza tregua dal Campidoglio a Musei ed Istituti vari, con l'interessamento addirittura della CIA e di potenti personaggi delle logge massoniche. Nella terza parte, la più noiosa, si assiste ad una lunga esegesi di passi biblici e relativi reconditi significati, la cui individuazione dovrebbe alla fine affrancare l'umanità e portarla a salvazione. Sono pagine e pagine degne del piò verboso predicatore evangelico,che inducono a noia ed all'interruzione della lettura.
Sconsigliato alle persone sinceramente laiche e con i piedi per terra, consigliato a chi crede nella magia e nell'assurdità dei misteri.