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Lo sbirro, il detective e l'antiquario
 
Lo sbirro, il detective e l'antiquario 2024-10-29 10:43:24 AndCor
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AndCor Opinione inserita da AndCor    29 Ottobre, 2024
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L'insanabile,ingannevole malignità del cuore umano

Ci troviamo in una città non ben definita della penisola iberica, fuori da una locanda frequentata da scapestrati e reietti dimenticati da Dio: Pedro Pires e Ricardo Rodrigues stanno discutendo del valore di un orologio d'oro dalla dubbia provenienza e della possibilità di ricavare qualcosa dalla sua vendita altrettanto lontana dai canali legali.
Inizia così un romanzo un po' thriller un po' noir un po' psicologico nel quale tre protagonisti apparentemente slegati ed eterogenei saranno costretti, loro malgrado, a intersecare le proprie strade più e più volte con corrieri per la droga, due strane annotazioni numeriche, pastiglie che sembrano comuni aspirine, un ambizioso imprenditore che punta alla scalata parlamentare, un carillon che divide il tempo della pace da quello della strage e fondi speculativi nascosti dietro una delle più grandi aziende chimiche del paese.

Con uno stile informale, un ritmo andante e numerosi riferimenti western, il testo non ricerca particolari finezze estetiche nel focalizzare l'attenzione del lettore su svariati intrallazzi che accomunano appalti, carriere, banche, Antiterrorismo e Servizi Segreti deviati.
Sono tanti i personaggi misteriosi e tenebrosi, "anelli di uno degli innumerevoli tentacoli di una piovra che stritolava e succhiava l'anima dei malcapitati", che si muovono in luoghi non troppo dissimili dai primi, vittime della loro stessa sete di potere e che non possono 'permettersi di diventare lo zimbello di nemici e avversari': l'imperativo, tra il romantico e il decadente, è nascondere il proprio essere dietro una facciata lontana dalla Realtà.

Un giallo d'esordio di tutto rispetto per lo scrittore crotoniate, che racconta in modo diverso "la solita storia: chi ha il potere lo esercita come meglio crede, corrompendo, minacciando, speculando sulle miserie e sull'ignoranza, e così, a volte, dietro la facciata perbenista dei potenti di turno, si nasconde il malaffare più scellerato.".

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