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Due vittime eccellenti.
Ennesima opera della premiata fabbrica pattersoniana, ambientata questa volta prevalentemente a Washington e in Alabama: opera che si diversifica, con molte emozioni in più, dai consueti cliché dei gialli dell'autore con protagonista il bravo Alex Cross, poliziotto a fine carriera e psicoterapeuta di ottima fama. Siamo nel 2020: la storia comincia con il ritrovamento di due ben noti personaggi ammazzati di notte in macchina, ferma nei pressi di una scuola, mentre amoreggiavano. Il fattaccio desta grande clamore per i nomi delle vittime: lei, Kay Willingham, ex moglie del vicepresidente degli Stati Uniti, lui, Randall Christopher, notissimo e rispettabile preside di una scuola del posto. Cross, aiutato dall'amico e collega Sampson, inizia le indagini, non certo semplici per l'identità dei personaggi coinvolti e i loro precedenti, soprattutto quelli di lei, di famiglia facoltosa, più volte ricoverata in ospedali psichiatrici per gravi crisi depressive e vecchia conoscenza di Cross, testimoniata anche da alcune foto compromettenti. Si indaga sulla vita delle due vittime, setacciando ogni ambiente e interrogando addirittura il vicepresidente, ex marito, e la moglie del preside ucciso, resasi irreperibile, che, dopo lunghe ricerche e intricati depistaggi verrà incriminata con l'aiuto di una dubbia perizia balistica.
Ma altre due vicende si intersecano con quella principale. La prima, molto marginale, riguarda una serie di attentati e sommosse cittadine contro i ricchi e l'aumento delle tasse, sommosse che includono sparatorie senza veri e propri incidenti mortali. I responsabili saranno comunque individuati. La seconda, più incisiva, ha punti di contatto con la storia principale: si dà la caccia ad uno stupratore seriale che rapisce e uccide ragazze seminando il terrore. Alex Cross indaga anche qui da par suo e scopre l'assassino dopo ricerche rocambolesche. Il finale è caratterizzato da un gran colpo di scena risolutore: indica anche chi doveva essere la vera vittima predestinata tra i due uccisi in macchina, contrariamente a tutti i sospetti e le previsioni.
Tutta la narrazione è ben congegnata e intrigante: se si eccettua qualche lungaggine soprattutto nei riguardi delle vicende private più o meno torbide, ospedaliere e legali, della ex moglie del vicepresidente che obbligherà gli investigatori ad inseguire la verità fino in Alabama, tutta la storia scorre riservando motivi di interesse ad ogni capitolo, oscillando sempre tra apparenti certezze e novità che aprono a nuove più approfondite indagini. Insomma, non è il solito Patterson che propina vicende prevedibili e dal finale scontato: in "Morte in Alabama" ci sono emozioni inattese e imprevedibili, una storia a tratti commovente ( ad esempio il sopralluogo di Cross nella tenuta patriarcale della famiglia di Kay, con la scoperta, accanto alla tomba della vittima, di una serie ordinata di tumuli di ex schiavi della piantagione di cotone), con personaggi credibili e convincenti.
Lo stile narrativo è incisivo, diretto, senza inutili divagazioni. Naturalmente non mancano brevi momenti di pausa dedicati alla ben nota famiglia di Alex Cross: Nanà, la nonna novantenne, la moglie Bree e i tre figli. Con loro Alex ritrova pace, serenità e gli stimoli giusti per proseguire nel suo lavoro. Un inno, sempre presente nei romanzi di Patterson, ad una tanto agognata "way of life" tanto americana quanto non sempre agevole da perseguire.