Dettagli Recensione
Immensa, intellegibile psiche umana
Trecentocinquanta pagine per un Thriller psicologico imprevedibile ed impossibile da interrompere nella lettura. Un’analisi avvincente che si immerge nella complessità della mente umana. Una trama assolutamente fuori dagli schemi che cambia direzione più volte in balia delle onde della psiche.
Partiamo da Sandrine, una giovane giornalista che avvisata della morte della nonna Suzanne si imbarca per una strana isola popolata da una manciata di persone che non la abbandonano mai, la storia si intreccia con le vicende di una misteriosa colonia per ragazzi nata nel dopoguerra, in un continuo alternarsi tra il 1949 e il 1986. Ma da dove siamo partiti e dove stiamo andando?
Da qui il lettore comincerà mano a mano a notare particolari strani, note discordanti nelle descrizioni e nelle informazioni e verrà portato ora in una direzione ora nell’altra in un susseguirsi di colpi di scena sino al finale assolutamente imprevedibile quanto perfettamente logico. Le informazioni più importanti per il finale vengono date all’inizio del libro ma si perdono lungo il tragitto fino a diventare palesi solo nelle ultime pagine.
Incredibile la bravura dell’autore nel disorientare il lettore che percepisce che c’è qualcosa di strano, qualcosa che contraddice un normale filo logico senza mai fargli capire veramente sino alla fine. E’ come la fastidiosa sensazione di avere qualcosa sulla punta della lingua e non essere in grado di ricordarlo, una sensazione di disagio che non riesce a concretizzarsi per trecentoventicinque pagine. Cosa rappresentano il grigiore delle pareti, quell’orario così specifico da stonare e che viene ribadito, le 20:37, perché c’è chi muore senza una ragione razionale, quelle dannata scarpe rosse cosa significano? Domande che restano fissate a caratteri cubitali nella mente del lettore che non riesce a mettere a fuoco il quadro complessivo in mezzo a tutte quelle informazioni logiche stonate al tempo stesso, che mantengono acceso il campanello di allarme in un angolo della mente.
Un thriller da leggere tutto d’un fiato, impossibile da riporre sino all’incredibile colpo di scena finale ma anche uno spunto di riflessione sulla complessità della nostra mente.