Dettagli Recensione

 
Il gioco di Ripper
 
Il gioco di Ripper 2024-07-30 14:12:42 Lonely
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Lonely Opinione inserita da Lonely    30 Luglio, 2024
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Il thriller che non c'è

Il gioco di Ripper è un gioco di ruolo basato sull’indagine e la risoluzione di delitti misteriosi.
Master del gioco e protagonista del libro è Amanda una ragazza di sedici anni figlia di genitori divisi, la mamma , Indiana Jackson, medico olistico, e il padre, Bob Martin, ispettore della squadra di polizia di San Francisco
La ragazza ha un forte legame con il nonno materno, Blake, anche lui facente parte del gioco di ruolo, insieme ad altri quattro ragazzi sparsi in tutto il mondo.
Amanda è una ragazza curiosa, intelligente, sopra la media, e tenace, affascinata dal mondo della criminalità e profonda conoscitrice, strano per la sua età, degli animi umani, dote che ha ereditato da sua madre.
Quando in città si verificano una serie di inspiegabili omicidi, apparentemente diversi tra loro, anche nel modus operandi, Amanda con il suo intuito riesce invece a trovare un nesso logico e indaga, con l’aiuto del nonno e del papà su un presunto serial killer.
Questo romanzo è considerato l’esordio del thriller per la scrittrice.
Spiace dire che del thriller e di suspence ha poco e niente, la gran parte del libro, almeno tre quarti, è fatta di altro, soprattutto di descrizioni dettagliatissime di infiniti personaggi, davvero troppi, per cui si fa fatica a tenere aperti gli occhi.
L’ultima parte poi subisce un’accelerazione, che trovo forzata, tanto per chiudere la storia e il romanzo.
La struttura quindi risulta sbilanciata, e il “thriller” sembra quasi una scusa per narrare invece vita, morte e miracoli di tutti i personaggi nominati nel libro, anche di quelli più insignificanti e non influenti ai fini della storia.
Ovviamente nulla da dire allo stile della Allende, a tutti ormai ben noto, che ha una particolare cura nel delineare le complessità dei caratteri umani, ma che ho trovato, in questo caso, un po’ avulso dal contesto, come a dare più attenzione ai protagonisti che alla storia, che risulta invece fragile e a margine.
In sintesi dispersivo e soporifero.

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Commenti

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Non ho letto questo libro, Claudia. Comunque non considero affatto questa autrice una grande scrittrice e neppure una brava scrittrice. Ho letto solo due suoi libri : due delusioni. L'ultimo di questi, "L'amante giapponese", particolarmente scadente, inverosimile e superficiale.
In risposta ad un precedente commento
Lonely
01 Agosto, 2024
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Ciao Emilio,
dell'autrice credo di aver letto solo La casa degli spiriti, parecchio tempo fa.
Questo è stato una fatica.
Un saluto
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