Dettagli Recensione
Il potere della finzione
Lui è lo scrittore delle storie impossibili. Lui è lo scrittore dei paradossi. Capace di creare, aggrovigliare, intrigare, appassionare, disegnare, colorare e poi, d’incanto, sciogliere, spiegare, motivare e dare a tutto un senso logico. E’ impossibile ma lui ci riesce. Per questo è geniale. E’ la capacità di fondo che hanno gli autori di thriller. La sua genialità è che riesce a creare storie che non sono thriller, ma che dei thriller hanno tutte le caratteristiche di movimento, tensione, adrenalina. In questa storia a fare da padrone è il potere della finzione, perché è possibile, anche ma non solo attraverso il teatro, riuscire a creare un universo che si sostituisce a volte anche alla realtà. In questo caso il motore è stato l’amore di un figlio per un padre. Figlio che, per aiutare il padre a ritrovare un senso alla vita, ha creato il senso che il padre avrebbe voluto. Un atto d’amore immenso. Che ha poi generato un domino.
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Commenti
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Non ho mai letto lo scrittore col 'preconcetto' che fosse autore di thriller. Tu però affermi implicitamente che una definizione simile sarebbe restrittiva , riduttiva per un libro come questo.