Dettagli Recensione
La pantera addomesticata
Due coppie sposate incrociano le loro vite con un’apparente amicizia, fatta in realtà di invidie e gelosie. Tutto ruota attorno al denaro, e all’ostentazione di una ricchezza fittizia, subdola, ottenuta con gli inganni e l’illegalità.
Tutto il plot del romanzo gira intorno al progetto di una rapina a una gioielleria compiuta da due personaggi insospettabili.
In realtà di insospettabile hanno ben poco, non c’è alcun mistero, e tutto si svela velocemente perché la trama è banale e scontata.
Gli stessi personaggi sono inconsistenti, e non hanno alcun riscontro nella realtà. Una Sophie bellissima e ricchissima che però compie rapine insieme a un tizio poco raccomandabile solo per provare una scossa adrenalica. Il marito, Arpad, un vile che vive in funzione di questa donna e fa di tutto pur di non deludere il loro tenore di vita. Fauve , il cosiddetto delinquente, che spunta dal nulla, anch’egli innamorato di Sophie, che ha capito la sua vera natura e compie qualsiasi azione pur di soddisfarla. Greg e Karine che forse potrebbero essere una coppia verosimile, sprecano gran parte del loro tempo tirando fuori i loro lati peggiori, ossessionati entrambi da quella coppia perfetta e soprattutto da questa donna, Sophie, ai loro occhi seducente e affascinante.
Il tutto condito, poco, da un passato che torna a galla, tramite una serie di feedback a ritroso nel tempo.
Personalmente rispetto agli altri romanzi di Dicker, complessi e misteriosi, questo è stato davvero una delusione, ed è stata una vera fatica portarlo a termine, decisamente lento e senza un minimo di suspence.
Mi aspettavo molto di più.