Dettagli Recensione
Un "tranquillo" motel di periferia
Da questo romanzo è stato tratto uno dei più grandi e famosi capolavori della storia del cinema.
Film cult, che ho sempre rivisto con estremo interesse, con la scena della doccia, che è una della più famose mai girate.
Il Maestro Alfred Hitchcock prese idea del suo film più famoso, da questo libro di Bloch (autore tra l'altro anche di "Jack lo squartatore", anche quello libro di successo da cui sono state tratte innumerevoli opere cinematografiche e teatrali".
La vicenda si svolge quasi tutta intorno a un tetro e dimenticato motel di periferia, taglio fuori con il suo folle proprietario, dal mondo, a causa della costruzione di una superstrada.
Solitudine, impotenza, sdoppiamento di personalità, amori impossibili, miseria umana e sociale, emarginazioni sociali, paura, odio.....sono tanti i sogni che si infrangono in quelle sinistre stanze.
Il libro di certo lo si gusta di più se non si è visto il film. Ma comunque approfondisce maggiormente la vicenda rispetto alla pellicola, introducendo elementi nuovi per comprendere la contorta psiche dell'assassino.
C'è però a mio avviso una grandissima discrepanza tra la versione su carta e quella su celluloide!
La scena, che dicevo prima, della doccia.....mi ha colpito molto, come lo scrittore e il regista abbiano dato una importanza sensibilmente diversa a questo passaggio fondamentale della storia.
Per non spoilerare preferisco non dire nulla di più, ma ritengo che il grande Alfred Hitchcock
abbia colto nel segno e approfondito maggiormente il delirio che ammanta l'opera.