Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Non hai mai avuto voglia di cambiare pelle, tu?
Il protagonista che dà il titolo a questo romanzo tipicamente Simenoniano è un medico di provincia, sposato con figli, che suo malgrado, con la complicità di un altro collega proprietario di una clinica privata, si ritroverà coinvolto (colpevolmente) nella morte di una donna partoriente e del neo nascituro. Da questo presupposto si snoderà tutta la vicenda: il desiderio di vendetta del marito vedovo che troverà sfogo in un’incessante comportamento da stolker accompagnato dall'inquietante promessa di vendicarsi uccidendo il povero dottore.
Ma quella che potrebbe sembrare una storia dall'esito prevedibile si trasforma in una narrazione densa di contenuti, come se si trattasse di un “romanzo on the road”. Il dottore protagonista infatti, spostandosi dalla provincia francese apparentemente per sfuggire alla vendetta del marito, non farà altro invece che fuggire da se stesso, dalle sue inquietudini borghesi e da una moglie che non sopporta più, ritrovando quello spirito giovanile che si accorge di non avere dimenticato e rappresentato dalla ricerca di facili piaceri, dal senso di libertà che lo porterà a prendere un treno e dirigersi verso la città di Anversa, in Belgio, semplicemente per voglia di farlo.
“Qual è il momento esatto in cui ci si accorge che un vestito è diventato troppo stretto?”
“Non hai mai avuto voglia di cambiare pelle, tu?”.
Attorno a queste due domande si snoda il cuore pulsante del romanzo in quanto il dottor Bergelon si interroga chiedendosi cosa sarebbe successo "Se non ci fosse stata quella notte, l'infame notte del parto...Avrebbe provato lo stesso lancinante bisogno di cambiamento?"
Simenon è un maestro nel tratteggiare traiettorie imprevedibili, che sfociano ad es. in un rapporto di complicità tra l’aguzzino (il marito vedovo in cerca di vendetta) e la vittima (il dottore) che si manifesta attraverso una serie di scambi epistolari, come se alla fine entrambi, a seguito di quel tragico evento avessero scoperto lati nascosti della loro personalità. Si evidenzia così il pressante bisogno di confessarsi reciprocamente, riconoscendo che le loro tranquille e precedenti vite erano solo il frutto di quel perbenismo tipicamente borghese di facciata, mentre covava in loro l’ardente desiderio di cambiare pelle disegnando nuove esistenze.
Il dottor Bergelon è l'ennesima prova dell'abilitá dell’autore belga nell'analisi introspettiva dei suoi personaggi, scavandone nell’io più profondo. Forse rispetto ad altre storie qui lo stile è meno incisivo, manca forse di una certa organicità espositiva, ma l'intensità della narrazione rende questo romanzo un autentico gioiellino.