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Chi sarà il vero serial killer?
L'ennesimo giallo di James Patterson appartiene alla serie delle donne del club omicidi, le ben note, per chi ama il genere, Lindsay Boxer (detective), Cindy Thomas (giornalista), Claire Washburn (medico legale) e Yuri Castellano (avvocato). Un quartetto ben affiatato, una collaborazione ed un'amicizia che durano nel tempo consolidate da riunioni conviviali in cui sono esaminati e discussi i casi più interessanti nei quali sono coinvolte.
Il giallo inizia con la scomparsa, senza apparenti motivi, di una giovane donna, Tara, e di sua figlia, una bimba di appena sedici mesi. Cindy, la giornalista, è allertata dalla madre di Tara, sconvolta, che accusa Lucas, il marito della scomparsa, un uomo violento, di averle addirittura uccise. Iniziano così le indagini: Lucas non è proprio uno stinco di santo, si dice che picchi la moglie e che abbia una relazione con una sua allieva, Misty, con la quale addirittura vorrebbe, in un futuro più o meno lontano, convolare a nozze. Viene intanto ritrovato ill cadavere della bimba, in mare, successivamente quello di una giovane semisepolta, con la gola tagliata, e, in una macchina, abbandonata in un parcheggio, il cadavere di Misty, uccisa nel medesimo modo: il mistero si complica, Tara non si trova, Lucas si dispera e proclama agli investigatori la sua estraneità ai delitti. Quando Tara verrà ritrovata, sgozzata, nella sua auto sul fondo della baia, Lucas, messo alle strette, accuserà dei delitti suo padre, Evan, a suo dire un feroce serial killer, già autore di svariati omicidi e, per giunta, amante di Tara. La polizia, sulle tracce del presunto assassino, riuscirà a scovarlo dopo svariate peripezie: l'uomo però riverserà tutte le colpe sul figlio, un individuo secondo lui spietato, bugiardo, capace dei più efferati delitti. Ci sarà un lungo processo a Lucas, il principale indiziato e Yuri Castellano avrà modo di distinguersi con una lucida requisitoria come pubblico ministero: il verdetto sarà unanime ma un colpo di scena negli ultimi capitoli sovvertirà gli indizi, i dubbi riemergeranno sull'identità del vero colpevole.
Se non ci fosse un finale tumultuoso e pieno di imprevisti, il giallo si baserebbe solo sui vari cadaveri ritrovati e su prove indiziarie fragili: con svariati capitoli dedicati al processo, l'andamento di tutta la vicenda tende ad annoiare il lettore anche se le donne del club omicidi fanno di tutto per ravvivare la storia, con i loro incontri, le loro battute e le loro vicende personali. Non il miglior giallo di James Patterson, scritto, come quasi tutti quelli dedicati alle donne del club omicidi, con Maxine Paetro: la trama, prevedibile, è tirata pò per le lunghe, lo stile narrativo come al solito scarno ed essenziale, privo di approfondimenti psicologici dei personaggi. Un giallo come tanti, scritto a più mani, che gli amanti del genere potranno apprezzare, soprattutto per le fasi concitate e le sorprese degli ultimi capitoli.