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GROTTESCO O CRUDELE?
Quando Yurico e Katsue, due prostitute di Tokyo, vengono trovate barbaramente uccise, la sorella di Yurico, cerca di capire da chi e perché siano state assassinate.
Yurico è figlia di madre giapponese e padre svizzero, è una ragazza di una bellezza incredibile, quasi irreale e per questo viene isolata dalle altre donne e profondamente odiata dalla sorella, talvolta voce narrante del romanzo.
Katsue è, al contrario, una donna esteticamente quasi insignificante ma dotata di grande intelligenza, forza d'animo e tenacia. Nonostante siano così diverse tra loro, hanno tratti comuni: vogliono smettere di stare sole e vogliono attirare gli sguardi maschili per sentirsi importanti ed accettate.
Nelle oltre 800 pagine si sviluppa la trama, ogni capitolo ha un narratore diverso; tutti hanno il loro punto di vista e tante prospettive differenti su di un'unica vicenda.
Grotesque è un romanzo affascinante e crudele perché mostra senza pietà un mondo in apparenza così lontano da noi, eppure così vicino da sembrare dietro l'angolo.
Ciò che mi piace dell'autrice Natsuo Kirino, che ho già avuto modo di constatare in "Le quattro casalinghe di Tokyo" e in "Pioggia sul Viso", è la capacità di mettere a nudo il suo Paese e mostrarlo al resto del mondo senza paura e senza nascondere nulla. Ne deriva un romanzo triste e ingiusto in cui ancora una volta la figura femminile viene condannata, emergono differenze sociali e primeggia il finto perbenismo .
Anche se lungo e non propriamente distensivo, leggetelo, ne merita il messaggio che lascia anche se amaro....