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Il mistero del tempo
Tutto ha inizio con Jen, avvocato divorzista, una donna dalla vita tranquilla e un figlio prossimo ai diciotto anni di nome Todd. Quest’ultimo è considerato un gioiellino dagli insegnanti, un ragazzo promettente e con un futuro prospero. A completare il quadro un marito sfuggente che viene definito con tratti modesti.
La loro è una vita tranquilla, senza grandi sconvolgimenti o pensieri, questo almeno fino a quel maledetto 30 ottobre, notte del cambio dell’ora. È in questo frangente che Jen aspetta il rientro del figlio osservando dalla finestra. L’orario del coprifuoco è quasi passato, del giovane non vi è traccia. È preoccupata, dov’è suo figlio? Ed è in questo frangente che lo vede arrivare con il suo passo dinoccolato e la sua aria da adolescente. Mentre sta percorrendo il tragitto sino a casa il giovane commette però il crimine dei crimini: accoltella senza apparente motivo un uomo e ne determina il decesso. Todd viene arrestato, alla famiglia non è permesso vederlo, la fine della sua promettente vita sembra ormai cosa certa.
Eppure è qui che accade l’inimmaginabile perché Jen torna a casa frastornata e impaurita e al mattino dopo ricomincia a vivere la stessa e identica giornata vissuta il giorno prima. L’omicidio non è ancora successo. Lei, Todd e Kelly iniziano la loro quotidianità e solo la donna sa come questa andrà a finire. Deve impedire che i fatti si ripetano, deve riuscire ad agire prima che sia troppo tardi.
«La figura emerge dal cancello del giardino mentre lei vi passa davanti e, improvvisamente, si ritrova faccia a faccia con un uomo morto. No, non è corretto. Un uomo che morirà di qui a due giorni. La vittima.»
Il tempo cambia forma. Si espande e si dilata, si contrae e si riespande ancora. Jen comincia a tornare ancora più indietro nel tempo, i salti temporali sono imprevedibili e oscillano anche di anni nel normale e regolare corso del vivere. Viene consultato anche un esperto di fisica ma nessuno sembra riuscire a dare una spiegazione a quanto accade. Jen arriva a rivivere anche il suo bambino da piccolo, a osservare connessioni prima sconosciute.
Sarà però viaggiando a ritroso nel passato che l’avvocatessa scoprirà di fatti ignoti e sconosciuti che le permetteranno di far luce su molteplici ombre, in primis sullo stesso marito che non è chi dice di essere. Indagando scoprirà che il marito ha dei contatti con una banda criminale e che è un agente sotto copertura. Quella che avrà luogo sarà una vera e propria corsa senza tempo che porterà la donna a chiudere il cerchio con un “lieto fine”.
«Jen allunga un braccio verso Kelly e Todd si abbandona al loro abbraccio, e restano così, davanti alla finestra panoramica, soltanto loro tre.»
Giovane giornalista inglese è Gillian McAllister, autrice di diversi romanzi e di molteplici sceneggiature televisive e cinematografiche. In libreria con “Posto sbagliato, momento sbagliato”, ella si ripropone al suo pubblico con un romanzo singolare e capace di intrigare. “Posto sbagliato, momento sbagliato” è un romanzo che trae origine da una buona idea di base ma che si sviluppa e snoda non sempre in modo ottimale. Il primo, infatti, grande difetto dello scritto è dato dal fatto che i continui salti temporali rischiano di non far cogliere al lettore i giusti passaggi tanto da farne perdere la regolare e naturale linearità.
In secondo luogo, per quanto sia indubbia la capacità dell’autrice di costruire il mistero, manca la tensione. I personaggi sono ben creati ma talvolta solo abbozzati, in altri la narratrice è mancata di un ulteriore e corposo approfondimento che ha portato a renderli poco concreti, sfumosi. Ci sono elementi di sorpresa, ancora, ma prevalentemente volti a capire il filo conduttore, il nesso che muove le vicende. Il conoscitore si chiede chi e cosa c’è dietro al mistero e soprattutto come lo risolverà la romanziera. Tutto questo porta a far apprezzare “Posto sbagliato, momento sbagliato” ma a non renderlo indimenticabile. Si evince anche la presenza della volontà di far ruotare il tutto attorno alla componente della genitorialità in un mondo in cui essere genitori non è semplice e dove, in particolar modo, ci si sofferma sulla maternità e gli errori che una madre potrebbe aver compiuto per crescere un potenziale futuro assassino.
Nel complesso, “Posto sbagliato, momento sbagliato” è un romanzo che si focalizza sulla componente di mistero, che si propone come un’ottima lettura estiva e che negli intenti si prefigge anche di farsi domande sul quanto il nostro passato sia fondamentale per salvare il nostro presente. Godibile ma non indimenticabile.