Dettagli Recensione
ANYA
Stephen King ha definito questo romanzo di Jason Rekulak, come il thriller originale e inquietante dell’anno, e devo ammettere che così è stato.
La famiglia Maxwell composta da Ted, Caroline e il figlio di 5 anni Teddy vivono a Spring Brook nel New Jersy in una grande casa vittoriana a tre piani, con giardino, una grande piscina, il tutto circondato da un grande bosco con riserva naturale.
Spring Brook è il paese delle favole tutto è perfetto e tranquillo la criminalità è praticamente quasi inesistente, nel centro paese ci sono alcuni negozi, ristoranti, un parco giochi, una piccola libreria con annesso caffè e uno Starbucks frequentato dalla maggior parte dei giovani del posto. Ted il papà lavora nel ramo dei computer, Caroline invece ha un’occupazione presso l’ospedale del paese, i suoi pazienti sono tutti veterani del Navy SEAL, reduci dell’Afghanistan, tossicodipendenti, gente con traumi molto importanti.
Visti i molti impegni da affrontare ogni giorno i Maxwell sono alla ricerca di una tata per il figlio Teddy.
Teddy è un bambino intelligente, ubbidiente e molto educato da quando si sono trasferiti in questa casa la sua nuova passione è il disegno, gli piace disegnare qualsiasi cosa che vede o sente, specialmente quello che la sua amica immaginaria Anya gli suggerisce.
Ci sono molte candidate per la posizione ricercata, tutte le aspiranti tate hanno delle ottime referenze e titoli di studio adeguati, perciò la scelta risulta essere molto difficile.
Anche Mallory riesce ad avere la possibilità per un colloquio grazie al suo allenatore/amico Russel che conosce molto bene la famiglia Maxwell.
Mallory a differenza delle sue concorrenti non ha un titolo di studio adeguato e molta esperienza in campo di bambini, ma con Teddy scatta subito un’intesa formidabile, Teddy è felicissimo sembra che non aspettava altro che lei, come se la conoscesse già da molti anni e pare che abbia già fatto la sua scelta, anche Caroline sembra convinta che sia la persona giusta specialmente vedendo l’entusiasmo del figlio, ma Ted invece non la pensa così per lui Mallory non va bene specialmente per ciò che riguarda il suo passato.
Purtroppo il passato di Mallory non è dei migliori, dopo la perdita della sorella è caduta in una forte depressione alla quale ha dovuto lasciare la squadra di atletica e gli studi, portandola sulla strada della tossicodipendenza. Oggi dopo un lungo periodo di riabilitazione è pronta a rimettersi in gioco e questa è un’ottima occasione per ricominciare. Nonostante lo scetticismo del papà Ted, Mallory riesce ad ottenere il posto dove è pronta a far del suo meglio.
Mellory e Teddy stanno molto bene insieme, le giornate passano in fretta tra bagni in piscina, lunghe passeggiate nel bosco ammirando la natura, al parco giochi e molti altri intrattenimenti fantasiosi che mantengono sempre viva l’immaginazione del bambino.
Ogni giorno dopo il riposino pomeridiano Teddy gli regala sempre qualche suo disegno che ritrae un po' un riassunto delle giornate e dei giochi fatti insieme, all’inizio sono delle semplici immagini, ma man mano che i giorni passano quei disegni assumono un altro tratto, le linee si fanno più dettagliate, le raffigurazioni sono più precise più professionali, sono dei veri e propri ritratti ed è praticamente impossibile che un bambino di cinque anni possa disegnare in quel modo, anche i temi sono cambiati, non raccontano più le giornate e giochi fatti con Mallory ma bensì tutta un’altra storia, oltretutto molto inquietante.
Quando Mallory gli chiede delle spiegazioni la risposta che riceve è che lui non sa nulla e quei disegni e che glieli suggerisce di fare la sua amica ANYA.
Chi è Anya e che cosa vuole comunicarci?
Questo romanzo mi è piaciuto molto, la storia l’ho trovata originale è ben narrata. Le descrizioni dei vari protagonisti, degli ambienti e delle scene è ben dettagliata e curata nei particolari, la lettura risulta essere molto scorrevole senza pagine riempitive e ridondanti, ho percepito molto la sensazione di suspense e azione presente nelle varie scene, i capitoli hanno la giusta lunghezza per arrivare alla fine senza perdere il filo del discorso riprendendo la lettura anche il giorno dopo.
La storia ha un bel “ritmo” che fin dall’inizio mi ha tenuto “incollato” alle pagine fino alla fine, tenendo viva la mia curiosità, Ottimo anche il finale in linea con il racconto, che ha appagato di gran lunga le mie aspettative.
Mi sono piaciuti molto i ritratti di Anya disegnati da Will Staehle e le immagini di Teddy curati da Doogie Horner con l’aiuto di suo figlio di cinque anni, che hanno conferito al racconto quel tocco in più di originalità.
Questo libro è stato davvero una bella scoperta sono molto soddisfatto, tutti gli “ingredienti” per un thriller/horror ci sono e sono ben calibrati, a chi piace il genere consiglio di leggerlo perché secondo me ne vale la pena.
Buona lettura.