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Nemici dal passato
«Iniziò tutto con un bulbo oculare. La pupilla spalancata come una prateria texana, l’iride colore del jeans sbiadito, la sclera bianco-giallastra tutta un reticolo di capillari violacei.»
Dopo otto lunghi anni nell’esercito, tra Afghanistan e luoghi ai confini del mondo, Katy ha fatto ritorno a casa ma è una donna ben diversa da quella che ricorda Tempe. È sempre stata particolare ma ha sempre saputo ben reggere lo stress e le situazioni ai limiti. Tuttavia, da quando ha fatto ritorno a Charlotte ha i nervi a fior di pelle, ha paura della sua ombra, non è chiaro cosa voglia fare del domani e del suo futuro. Temperance Brennan ipotizza che possa trattarsi di una situazione di stress post-traumatico ma è comunque preoccupata. Al contempo, riceve a casa un inaspettato pacco che non contiene oggettistica, che non contiene esplosivo ma che contiene un bulbo oculare umano. È infilzato su uno spillone come se fosse un insetto. Su questi sono stati incisi dei numeri e delle lettere che corrispondono, grazie all’acuta vista di Katy che riesce a leggere sino a 13/10, a delle coordinate. Una volta giunta sul luogo con chi di dovere, Tempe scoprirà i resti di una testa putrefatta e ciò accadrà proprio in una latrina situata nei pressi di un collegio cattolico ove normalmente trovano rifugio le ragazze madri. Qualcosa non convince la donna ma sarà solo successivamente al ritrovamento di un altro cadavere appartenente a un uomo appeso a un ramo della statura di poco superiore ai 160 cm che ella comincerà a dare ascolto al suo subconscio che la porta a pensare a una sensazione costante di déjà-vu. E non sbaglia. Perché man mano che va avanti trova sempre più analogie con il passato, con vecchi casi da lei stessa seguiti, casi che non possono essere coincidenze e che si traducono necessariamente in un assassino emulatore. Quest’ultimo sembra avere un conto aperto con lei ed è pronto a tutto pur di saldarlo, anche a rapire la figlia Katy che nel mentre cerca una ripartenza del mondo delle fondazioni pro-senzatetto ed ex militari.
A dar una mano a Temperance vi sono Erskine “Skinny” Slidell, ora in pensione, Andrew Ryan, detective privato e tanti altri personaggi. Sarà una vera e propria corsa contro il tempo perché ne va della vita di Katy oltre che della sua carriera professionale.
Kathy Reichs propone ai suoi lettori un thriller di facile e rapida lettura, cadenzato da un buon ritmo narrativo seppur talvolta si perda in descrizioni che potevano essere centellinate in quanto rischiano di far perdere di intensità alla narrazione. Il pov narrativo è ben costruito, i personaggi sono ben delineati e la lettura si rende adatta sia a chi conosce già della serie, e quindi sa cosa aspettarsi, che a chi non la conosce. Il thriller dal punto di vista dell’intreccio rende bene seppur sia abbastanza intuibile nel suo svolgersi. Questo però non danneggia la lettura che resta comunque piacevole. Lo stile narrativo tende ad essere molto gergale e meno tecnico in alcuni passaggi questo anche per segnalare una sorta di demarcazione tra la Tempe che lavora e la Tempe a casa con Birdie, il felino dalle occhiate furibonde, e la sua ordinaria vita.
Non il miglior romanzo della Reichs ma da leggere se si cerca uno scritto con cui passare qualche ora leggera.