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Rabbits. Gioca se ne hai il coraggio
 
Rabbits. Gioca se ne hai il coraggio 2023-08-16 09:41:56 alessio
Voto medio 
 
1.3
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
1.0
alessio Opinione inserita da alessio    16 Agosto, 2023
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CHE IL GIOCO ABBIA INIZIO

Il romanzo è ambientato nella città di Seattle e il protagonista di nome K. è il tipico ragazzo nerd che passa le sue giornate tra videogiochi e simili.
È proprio da questa sua passione per i video game che è ossessionato da un gioco in particolare denominato “Rabbits”, dove vorrebbe partecipare ad ogni costo.
Ma Rabbits non è il classico videogioco che basta mettere delle monete per passarci un po’ di tempo è un qualcosa molto più grande tant’è che chi ci gioca non sa nemmeno che sta partecipando. È talmente enorme che il suo “game board” è il mondo intero, ma nessuno si è mai accorto di nulla, soltanto chi è dotato di alcune caratteristiche intellettive può gareggiare.
È molto pericoloso, da quando è nato nel 1959 si sono tenute dieci iterazioni di cui solo nove sono stati decretati vincitori. La loro identità è anonima cosi come il premio finale che non si sa in cosa consiste veramente, forse in una ingente somma di denaro oppure la vita eterna o chissà altro, l’unica cosa certa è che più ci si addentra nel gioco, più diventa pericoloso, in passato sono morte delle persone e il numero di vittime è in continua crescita.
L’agognata occasione di poter partecipare si presenta quando il ricchissimo Alan Scarpio, presunto vincitore di una delle passate edizioni, lo contatta per affidargli una missione disperata:” c’è qualcosa che non va nel gioco” e K deve risolvere il problema prima che inizi la nuova iterazione, o il mondo intero ne pagherà le conseguenze.
Tra sparizioni misteriose, compresa quella dello stesso Scarpio, ritorni improvvisi e inaspettati, morti e inseguimenti, K., insieme alla sua amica Chloe, si getta a capofitto in questa pericolosa avventura per salvare il mondo.

Ci riuscirà nell’impresa?

Intanto: L’UNDICESIMA INTERAZIONE È GIA’ INIZIATA

Questa trama avvincente ha catturato fin da subito la mia attenzione e curiosità che non ho esitato ad acquistare questo libro. È un romanzo di fantascienza/thriller con una forte carica di adrenalina, mistero e suspense.
Tuttavia, può capitare che un libro susciti grandi aspettative che però poi non vengono appagate, deludendo le attese.
L’autore ha dato prova di essere un grande conoscitore di video games e realtà virtuale, e sa districarsi molto bene nei temi della fisica quantistica e nelle teorie del multi verso che sono le colonne portanti di questo romanzo.
Mi rendo conto che non è facile mettere su carta e trasformare in un romanzo la complessità del funzionamento di queste teorie astrofisiche del multi verso e delle realtà virtuali e riuscire a mescolarne tutti i componenti è molto difficile e il conseguente rischio è quello di creare un po’ di confusione.
Confusione che ho trovato soprattutto all’inizio, dove gli input che l’autore ci fornisce sono davvero tanti, forse troppi, pur essendo consapevole che sono strettamente necessari al fine di far comprendere lo scopo della storia, a un terzo del romanzo invece ho avuto la sensazione che la narrazione non scorreva e quello che leggevo sembrava un continuo ripetersi dei fatti.
Poi, però, quando si entra dentro la reale avventura, tutto scorre in maniera un po’ più ritmata, anche se i misteri e le domande nascono di pagina in pagina.
Più volte ho dovuto rileggere alcuni passaggi per provar a non perdere il filo del discorso, anche se in alcuni punti sono rimasto bloccato nella matassa di informazioni senza capire poi dove si andava a parare.
Penso che l’autore abbia voluto di proposito disorientare il lettore e mandarlo in confusione perché nel momento in cui si pensa di aver trovato la strada giusta per capire cos stia succedendo, ecco che si scopre come sia tutto un nulla di fatto e allora bisogna ricominciare.
Come già detto, per me non è stata una lettura di facile comprensione e la complessità che ho trovato in questa storia non ha soddisfatto le mie aspettative, sono riuscito ad arrivare alla fine del libro con tanti dubbi e con molta fatica, probabilmente proverò forse a rileggerlo più avanti cercando di comprendere al meglio i concetti.
Buona lettura

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