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Il viaggio nel tempo di una madre disperata.
Gillian McAllister è una giovane scrittrice e giornalista inglese, già autrice di diversi romanzi di successo, alcuni dei quali in procinto di sceneggiature televisive e cinematografiche. “Posto sbagliato, momento sbagliato” è il più recente, un thriller singolare ed intrigante che ha come protagonista una donna, Jen: avvocato divorzista, una vita apparentemente tranquilla, un figlio diciassettenne, Todd, definito un”gioiello” dagli insegnanti, un marito, Kelly, misterioso e sfuggente. Tutto inizia la notte del 30 ottobre, notte dell’ora legale: Jen vede il figlio che, rientrando a casa, affronta un uomo e lo pugnala uccidendolo: arriva la polizia, Todd viene arrestato, scompiglio in famiglia … Todd resta in prigione, Jen torna a casa incredula ed ecco accadere l’incredibile: il mattino dopo si ritrova sbalzata al giorno prima, nulla è ancora successo, lei, Todd e Kelly iniziano tranquillamente la loro giornata, ma Jen “sa” come andrà a finire, il suo compito è impedire che l’omicidio accada. Per Jen, il tempo comincia a scorrere all’indietro, giorno dopo giorno, mese dopo mese, con salti temporali anche di anni: la donna consulta anche un esperto di fisica, che le parla di evento straordinario ma non impossibile, una sorta di loop temporale, in cui la freccia del tempo (forze isteriche? energia sovrumana?) va a ritroso: e, viaggiando nel passato, Jen viene a conoscenza di fatti a lei poco noti o addirittura sconosciuti. Indagando, frugando nei cassetti, pedinando figlio e marito, intercettando conversazioni, porta alla luce vicende che la riempiono di angoscia: Kelly è in contatto con una banda criminale che traffica con auto rubate da spedire in Medio Oriente, su una di queste viene trovata una bambina abbandonata che poi scompare (ma riapparirà rocambolescamente anni e anni dopo), Kelly è un nome fasullo e non quello vero del marito che in realtà è, all’insaputa della moglie, un poliziotto sotto copertura … Il loop temporale va a ritroso sempre più rapidamente, anche di anni, fino a ritrovarsi con Todd bambino, sempre alla ricerca disperata di indizi per riannodare i fili di tutta la vicenda, sapere sempre di più, fare i conti con la sua vita e con quella altrui, anche a costo di portare alla luce lati oscuri. Alla fine riuscirà a cambiare il corso degli eventi, a chiudere il cerchio magico ed a ritrovare una famiglia serena.
L’autrice è abilissima nel districarsi in questo viaggio nel tempo, costruendo sapientemente un thriller con ripetuti colpi di scena, senza perdere il filo del racconto che, ricordiamo, viene rappresentato andando a ritroso nel tempo: operazione non semplice, data la complessità della storia e la necessità di concatenare i fatti tenendo conto, appunto, del fattore temporale. Anche per il lettore non è del tutto facile seguire il viaggio nel tempo di Jen: nonostante la protagonista rifletta su quello che accadrà (lei già lo conosce!) e lo colleghi a situazioni vissute al presente, quasi a facilitare la comprensione delle vicende, al lettore talvolta sfugge la logica del continuum narrativo, perdendo, come può capitare con i computer, la connessione.
Ed io la connessione, devo confessarlo, l’ho persa più volte. L’ho recuperata rivedendo magari , durante la lettura, capitoli precedenti, ammettendo anche , ahimè, che non ho mai amato i romanzi con frequenti flashback, figuriamoci un thriller con un percorso temporale che procede al contrario! Ciò non toglie che l’autrice abbia costruito un romanzo brillante, originale e senza dubbio coinvolgente.
Lo stile è essenziale, scarno, quasi a sottolineare l’angoscia di una madre alla disperata ricerca della verità sull’amatissimo figlio. Ed è proprio questo aspetto, l’unione indissolubile madre - figlio che la McAllister riesce a far emergere nella complessità della vicenda: un amore che non si spezza mai, un legame che supera ogni avversità, mese dopo mese, anno dopo anno. Il cerchio temporale si è chiuso, siamo tornati ad un diverso presente: Todd non ha ucciso nessuno, la famiglia, di nuovo riunita, ha spezzato un diabolico incantesimo:
“… Jen allunga un braccio verso Kelly e Todd si abbandona al loro abbraccio, e restano così, davanti alla finestra panoramica, soltanto loro tre …”.
In sintesi: autrice abilissima nella costruzione di un giallo singolare e complesso, ricco di colpi di scena, ma non facile da seguire. Il viaggio nel tempo rende non sempre possibile rendersi conto dove stia andando la narrazione, suscitando nel lettore qualche perplessità.