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Thriller con sorpresa.
Una buona sorpresa questo nuovo thriller della premiata ditta James Patterson e C. Una sorpresa perché è diverso dalle solite storie con finali prevedibili, condite da buoni sentimenti e dalla immancabile vittoria dei buoni sui cattivi. Questa volta l’impostazione è diversa, e spiegherò poi perché.
Intanto, siamo a Long Island, nel quartiere East Hampton: il titolo si riferisce ad una strada, la Beach Rode, nei cui paraggi è ambientata la storia: Beach Rode, vuole sottolineare l’autore come particolare curioso, è definita “la più bella strada secondaria di tutta l’America”. I protagonisti sono tutti appassionati di basket, alcuni giocatori affermati, altri speranze, di ogni estrazione sociale: la zona pullula di ville di milionari e miliardari, ma anche di roulotte ben attrezzate per una vita dignitosa. Naturalmente circolano droghe d’ogni tipo, gli spacciatori agiscono indisturbati, buona parte dei poliziotti chiude gli occhi, alcuni sono addirittura a libro paga delle gang. Accade un giorno che un giovane, Dante Halleyville, noto per il buon carattere ed una nonnina che l’adora, durante una rissa sul campo viene sorpreso a minacciare con una pistola un amico. Un gesto inspiegabile, tutto sembra finire lì, ma ecco l’imprevisto: alcuni giorni dopo tre cadaveri, tra cui quello del giovane minacciato, vengono trovati uno sull’altro con il foro di un colpo di pistola tra gli occhi. Un’esecuzione vera e propria, il sospettato principale è Dante che tuttavia dichiara disperatamente la sua innocenza. Entra in scena il protagonista del thriller, Tom Dunleavy, un giovane avvocato alle prime armi, già stella del basket e carissimo amico di Dante: lo invita a costituirsi e ne assume la difesa, aiutato da Kate, una sua ex fidanzata con la quale tenta di riallacciare un rapporto ormai spento. Le udienze del processo attirano centinaia di persone, pro e contro l’imputato, il processo ha un’enorme risonanza, anche perché avvengono altri delitti compiuti per depistare le indagini e tentare di aggravare la posizione di Dante. Entra in scena anche un losco personaggio, detto Loco (il pazzo), spacciatore indisturbato, che conosce l’assassino (non è comunque Dante), mentre Tom è perseguitato da energumeni che gli bruciano l’auto e lo riempiono di botte. Dante stesso corre il rischio di essere eliminato in prigione con la complicità di un guardiano.
Dopo svariate udienze di testimoni a favore ed a sfavore dell’imputato, si giunge alle arringhe conclusive. Quella conclusiva di Tom, il difensore, è declamata con grande abilità e riesce a convincere i giudici: il verdetto conferma la non colpevolezza di Dante. Tutto sembra finito, Dante è libero, Tom e Kate si godono il successo ma … Mancano ancora gli ultimi capitoli del thriller, che riservano una sorpresa che sarebbe riduttivo definire colpo di scena. Anche se al lettore più smaliziato non saranno sfuggiti certi comportamenti dei protagonisti durante tutta la vicenda, i capitoli finali sconvolgono radicalmente il tessuto della trama svelando tutta un’altra storia e cambiando i ruoli dei protagonisti.
La scrittura è la consueta dell’autore, abbastanza uniforme, senza divagazioni o approfondimenti: i capitoli conclusivi sono però un magistrale colpo d’ala, una novità che sorprende e che vi stupirà. Del resto, Beach Road ha un sottotitolo che spiega molto della vicenda: “niente è come sembra