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Un libro di cui potevo fare a meno
Ho finito questo libro solo perché gli ultimi racconti sono stati scritti da Lansdale in collaborazione con la figlia e lo stile è diventato un po' più frizzante, questo però non significa che abbia cambiato idea sulla raccolta nel suo complesso. La mia idea è che si tratti di un genere che proprio non mi piace. I racconti ci narrano le vicende di una cacciatrice di fantasmi, o disinfestatrice di case occupate da spiriti, mostri e compagnia bella. Nelle storie dove collaborano padre e figlia si aggiunge una apprendista che ci offre il suo punto di vista aggiungendo al testo ironia, freschezza ma non quel sale e quel pepe che avrebbero reso le storie se non memorabili, quantomeno interessanti. Gli autori ci accompagnano in un mondo fatto di case infestate, dove una ricchissima scrittrice/cacciatrice di mostri ricorrendo ai più svariati oggetti rimette al loro posto fastidiosi fantasmi, anime moleste o morti che hanno perso la strada. Da pistole ad acqua caricate con acqua santa, a candele fatte di grasso umano, fino a gessetti benedetti da svariati autorità religiose tutto serve allo scopo di Dana Roberts. Il risultato sono "epiche" battaglie che spaziano dal ridicolo al patetico. Se questa è una serie horror non mi ha fatto paura, se è un thriller non ho sentito brividi e infine, se sono racconti comici, a tratti ho sghignazzato, ma non mi sono mai fatta una bella risata convinta.