Dettagli Recensione

 
La presidente
 
La presidente 2023-03-20 17:26:14 cesare giardini
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    20 Marzo, 2023
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Due giovani ispettrici allo sbaraglio

Dopo la serie fortunata dedicata all’ispettrice di polizia Petra Delicado, Alicia Gimenez Bartlett propone nel giallo “La presidente” una coppia di protagoniste, le sorelle Berta e Marta Mirailles, due giovani ispettrici appena uscite dall’accademia di polizia. Sono sulla trentina, con caratteri assai diversi: Marta, la più giovane, estroversa, loquace, golosa, Berta, di due anni più anziana, introversa, riflessiva, reduce da una cocente delusione amorosa. Nel Paese regnano corruzione e cinismo, nel Partito dominante sono frequenti malversazioni e comportamenti illeciti, coperti da omertà anche ad alti e altissimi livelli. Un personaggio di spicco, Vita Castellà, presidente della Comunità Valenciana e custode di segreti e maneggi, viene trovata morta in una stanza d’albergo, poco tempo prima di una sua deposizione ad un processo coinvolgente un potente faccendiere, Arnau, immanicato con il potere, sodale e poi acerrimo nemico della vittima. La morte è dovuta ad avvelenamento da cianuro, ma ad alto livello si decide di propendere per un infarto, plausibile dato il tipo di vita disordinato e la stazza della morta (“ una balena spiaggiata”): la decisione delle autorità è quella manzoniana di “sedare e sopire”, senza troppo indagare sulle cause del decesso, e di affidare le indagini alle due neoispettrici, facilmente manovrabili e poco esperte. Ma le due ragazze sono ben lontane dall’idea che di loro si sono fatti i grandi capi (dal dirigente della Polizia Nazionale al capo della polizia di Valencia) e si mettono con grande impegno, pur sotto traccia, ad onorare il loro nuovo ruolo, barcamenandosi con astuzia tra ricerca dei colpevoli e informative anonime e addomesticate ai superiori. Sono aiutate, di nascosto, dall’addetto stampa di Vita, un giornalista gay disperato per essere stato abbandonato dal suo fidanzato, e un commissario apparentemente incorruttibile: ne scoprono piano piano di malefatte, ma resistono astutamente a tentativi di allontanamento da certe indagini, lavorando e investigando con pazienza certosina su presunti colpevoli con appostamenti, pedinamenti, interrogatori. All’avvelenamento di Vita seguono altri delitti: l’assassinio di una testimone mascherato da suicidio, il brutale assassinio di una testimone e di un colpevole, il suicidio (vero) del mandante.






Non ci sono sopravvissuti, il caso è chiuso, inchiodando però con la prova del DNA i maggiori
indiziati: le giovani ispettrici hanno risolto il caso, ma nulla deve trapelare. Dall’alto, dirigenti di polizia vengono rimossi dall’incarico e confinati in sedi periferiche, un vecchio giudice è invitato a dimettersi, Berta e Maria invitate al silenzio: ma le due ragazze non ci stanno, sono orgogliose del lavoro fatto . “Decidiamo di starcene zitte e rimanere in polizia, o andiamo a raccontare tutto a un giornale e tanti saluti?” dice Marta alla sorella. “Non lo so, Marta, non lo so”. “Continuarono a pensarci per un pezzo finchè il sonno le vinse completamente”.
Resta l’interrogativo: sapranno le novelle ispettrici prendere la decisione giusta? Cederanno al malcostume imperante o riusciranno a far emergere i valori in cui credono? Alicia Gimenez Bartlett non ce lo dice: sappiamo che si è sempre battuta in difesa dei diritti civili, ben note sono le sue posizioni contro le discriminazioni nei confronti degli omosessuali (nel romanzo ci sono diverse figure di questo tipo) e contro le malversazioni della politica e la corruzione del potere. Le sue giovani poliziotte si sono battute con orgoglio, astuzia e senso del dovere, ma la lotta sarà dura e il malaffare difficile da estirpare.
Il giallo si legge restandone coinvolti fino alla fine. Le protagoniste sono ben analizzate, con i loro diversi caratteri e le loro peculiarità: agiscono non sempre all’unisono, ma sono complementari formando un duo investigativo efficace. Sarebbe un peccato non rivederle coinvolte in una nuova prossima indagine.





Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
I gialli della scittrice (la serie con Petra Delicado)
Trovi utile questa opinione? 
30
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale
Qualcun altro
Il misterioso caso degli angeli di Alperton
I fantasmi dell'isola
La porta