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Chi ha coraggio aiuta
Con questo romanzo Stephen King torna al genere fantasy. Costruisce un mondo di fiaba, che facendo un po' il verso alle storie classiche si trova sotto terra, sconosciuto ai più e protetto da chi lo ha visitato perché teme che la razza umana lo possa razziare per impossessarsi delle ricchezze che nasconde. Ci si accede nei più banale dei modi: attraverso un capanno che si trova nel giardino di una vecchia casa. Un eroe per caso: il diciassettenne Charlie che si è trovato a passare in strada quando un uomo anziano è caduto da una scala, si trova a trasformarsi da idolo delle arene sportive a salvatore di un popolo sconosciuto. La storia si divide in due parti: la prima nella quale lo scrittore ci racconta l'infanzia e la prima adolescenza di Charlie è la più intensa. Qui ho trovato il King capace di raccontare storie con tutte le lettere maiuscole. Quello per intenderci che ti fa vedere davanti agli occhi tutti i dettagli dei personaggi di cui parla, che ti fa provare le loro emozioni e che quando vuole farti paura lo fa senza risparmiarsi. La seconda parte, quella che si svolge in un mondo sotterraneo in pericolo, sembra far parte di un altro libro. Personaggi improbabili, animali parlanti e con poteri straordinari, cattivi così cattivi da ispirare quasi simpatia ed eroi che non hanno nulla di eroico, ma solo tanta bontà d'animo. In sostanza un genere del tutto diverso, che a me non piace un granché. Probabilmente a causa di questo il libro mi è sembrato un po' troppo lungo, visto che tra l'altro, dato il genere, il finale era piuttosto scontato. Detto questo, però non posso non riconoscere l'abilità di chi ha scritto il romanzo.