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How to creare aspettative fasulle
Libro acquistato all'uscita del film con l'idea di leggerlo per poi confrontarlo con l'adattamento; in pochi saranno stupiti di scoprire che, oltre a non aver letto il romanzo fino ad'ora, non ho mai recuperato neanche il film. Ma forse in questo c'è qualcosa di positivo, infatti "Dark Shadows. La maledizione di Angelique" non è l'ispirazione alla base del quasi omonimo lungometraggio di Tim Burton: entrambe le opere sono invece figlie della soap opera a tema sovrannaturale trasmessa tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta, infatti Parker era l'interprete della strega Angelique prima che quest'ultima assumesse i connotati di Eva Green nel 2012.
Il romanzo si potrebbe considerare un prequel rispetto alla soap perché la narrazione principale ruota attorno alle origini di Angelique Bouchard, figlia di una guaritrice discendente da schiavi, che nel corso della sua vita si avvicina sempre più al mondo dell'occulto. La ragazza diventa così una strega, e sono proprio le sue abilità a salvarla in diverse occasioni, oltre a permetterle di attuare una vendetta nei confronti dell'amato Barnabas Collins quando lui le preferisce una ricca ereditiera. Questi avvenimenti e molti altri sono raccontati tramite lunghi flashback opposti alle brevi parentesi ambientate nel 1971: qui troviamo un Barnabas guarito dalla maledizione ma ancora prigioniero del suo passato e delle azioni che l'hanno portato a perdere i suoi cari.
Premetto che a mio avviso questa storyline avrebbe potuto essere molto ridimensionata, se non direttamente eliminata; risulta infatti meno interessante e si basa su personaggi e premesse per nulla chiari, probabilmente perché già ben noti allo spettatore della soap, ma non ad un lettore neofita purtroppo. Per fortuna la maggior parte del volume è dedicata alla storia di Angelique, partendo dall'infanzia spensierata sull'isola della Martinica per poi snodarsi in vicende sempre più tragiche ed oscure.
Si sarà intuito che ho trovato estremamente affascinate questa protagonista, oltre a ritenere molto solida e ben motivata la lenta costruzione della sua discesa nella malvagità, un tipo di sviluppo caratteriale sulla carta vincente ma spesso difficile da rendere bene. Penso che l'autrice abbia gestito correttamente anche gli elementi di foreshadowing: forse i colpi di scena non saranno sbalorditivi, ma la cara Lara riesce comunque a creare una sana curiosità attorno all'intreccio del romanzo.
Un altro elemento che ho apprezzato sono i personaggi secondari (tra i quali devo per lo meno menzionare il mio preferito, aka Césaire), ai quali l'autrice ha cercato evidentemente di dare una caratterizzazione oltre agli stereotipi. Ben resa anche l'atmosfera gotica ed enigmatica, che da il suo meglio nelle scene un po' oniriche in cui Angelique ricorre ai suoi poteri.
Purtroppo questo titolo ha anche parecchi difetti, oltre alla già menzionata debolezza della parte ambientata nel presente. Lo stile non è sempre all'altezza della storia raccontata, e lo si nota specialmente in alcuni dialoghi estremamente artificiosi e retorici, mentre la descrizione delle creature sovrannaturali è degna dell'immaginazione di un bambino: streghe votate al Maligno e vampiri che si trasformano in pipistrelli stonano parecchio con l'ambientazione cupa e angosciante creata da Parker.
Ma la pecca maggiore è da attribuire in toto alla CE italiana che, per cavalcare l'onda pubblicitaria del film, ha realizzato un'edizione in cui tutto (sottotitolo, cover, sinossi) rimanda al personaggio di Barnabas; e per quanto io mi sia poi affezionata alla strega Angelique, non sarà difficile immaginare come le mie aspettative iniziali siano state deluse allo scoprire come questa non fosse la storia del vampiro.
Avevo perfino inserito il titolo in una TBR a tema vampirismo! Per lo meno lo spirito halloweeniano è stato rispettato: i vampiri non si sono quasi visti, però le atmosfere della storia e il fascino oscuro della magia la rendono una ottima lettura spooky.