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Valentina Redondo
Maria Oruna, laureata in legge, ha esercitato per dieci anni come avvocato. Nel 2013, pubblica il suo primo romanzo, La mano del arquero e , nel 215, con il successo internazionale di Puerto escondido, decide di dedicarsi interamente alla letteratura. Quel che la mare nasconde è il quarto libro della serie dedicata alle indagini di Valentina Redondo, è il primo tradotto in italiano.
Un libro giallo d’atmosfera, che ricorda, anche nella sua suddivisione, i gialli di Agatha Christie, citata più volte, anche esplicitamente. E’ il classico caso della stanza chiusa, ovvero un delitto viene commesso in una stanza chiusa a chiave dal di dentro.
La vittima in questo caso è Judith Piombo, trovata morta nel suo letto, dopo averla sentita emettere uno strano grido. E’ stessa nella cabina della goletta di proprietà del circolo di tennis più esclusivo di Santander, pugnala al cuore con uno stiletto, da cui fuoriesce pochissimo sangue. Chi era costei?
“La presidente del Club Bahia. (…) era una di quelle fighette snob dell’alta società. Aveva un’agenzia di organizzazione di eventi, catering e cose così, forse ne hai sentito parlare …”
Chi ha voluto la sua morte? E come ha fatto ad ucciderla?
A volerla defunta non erano in pochi, era una donna poco amata, a causa dei suoi modi spicci e della sua arroganza. Però arrivare a tanto …
Ad indagare è il tenente della Guardia Civil, Valentina Redondo, una donna difficile:
“Chiusa in se stessa, dopo tutto quello che aveva passato. Da un lato, la tragedia che le era capitata mesi prima l’aveva convertita in un leader praticamente infallibile della sezione investigativa della Guardia Civil. Valentina sembrava vivere solo per il suo lavoro; la sua mania ossessiva compulsiva per l’ordine era riemersa con feroce rigidità e la sua condotta era professionalmente ineccepibile. Era morbosa, si metteva in pericolo a causa della sua caparbietà e quella nuova freddezza, che ora dimorava in lei, rendeva il suo sguardo bicolore indecifrabile e duro.”
Una donna in preda ad un grande dolore:
“ma era accaduto qualcosa che aveva cambiato tutto e si era rintanata nel freddo e nella nebbia, dove si era adagiata senza intenzione di uscire.”
Valentina riuscirà a trovare l’equilibrio necessario per portare a termine le indagini?
Un giallo classico, un omaggio vero e proprio ai “classici gialli della camera chiusa”, scritto con una prosa fluida e scorrevole, che incanta. Spiccano in modo netto la caratterizzazione fine dei personaggi, sia della tenente che della vittima, due donne diverse, seppur simili, nel loro intimo agire e sentire. Una sfida deduttiva al fulmicotone che incanta e trascina. Speriamo nella prossima traduzione dei tre casi precedenti con ansia e voglia d’immersione in gialli di ottima qualità.