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In viaggio verso Istanbul
«Vide il rapido sul quale avevano viaggiato perforare il cielo come un razzo. Si avvinghiavano a quel treno tutti quanti, e con tutti gli stratagemmi in loro potere, inclinandosi ora da un lato ora dall’altro, modificando l’equilibrio ora in una direzione ora nell’altra.»
Nel 1932 Graham Green pubblica il suo primo grande successo, “Il treno per Istanbul”. Si tratta di un romanzo che cattura fin dalle prime pagine per la sua ambientazione affascinante: siamo su un treno che viaggia attraversando il cuore dell’Europa, da Ostenda, toccando Colonia, Vienna, Belgrado, fino ad arrivare a Costantinopoli.
Sul treno conosceremo una serie di personaggi indimenticabili nella loro peculiare umanità, uomini e donne che vivono nell’Europa degli anni fra le due guerre mondiali, percorsa da una forte inquietudine sociale. Questa trepidazione sta per deflagrare in aperta violenza; lo capiamo dai brevi lampi in cui si svelano odio e razzismo. E’ notevole quanto l’autore ci sappia trasmettere questa atmosfera a priori rispetto alla Storia, e non a posteriori –ricordo che il romanzo è del 1932.
La narrazione procede spedita come il treno per Istanbul, i vari personaggi entrano nell’intreccio per rappresentare la loro parte; ciascuno ha il suo ruolo che viene interpretato alla perfezione. E’ nell’incontro, nell’intrecciarsi delle relazioni che si determinerà la possibilità del cambiamento. Ma, forse, poiché ciascuno rimane ingabbiato nelle proprie convenzioni e si lascia travolgere da un destino sfavorevole, tutto rimarrà esattamente uguale.
Buona lettura.
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Commenti
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si concordo per il confronto...comunque per un diverso motivo ho avuto voglia di leggere altro anch'io dello stesso autore, Vedremo :)
E' sempre un piacere condividere
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