Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Sette piccoli indiani e altre storie
Mi piace sempre alternare qualche libro di Christie alle letture più lunghe o impegnative, e questa sua raccolta del 1950 (anche se i singoli racconti erano già stati pubblicati nelle decadi precedenti) si è dimostrata infatti un'ottima scelta per riempire i ritagli di tempo con delle storie brevi e brillanti. Inoltre, questo volume mi ha permesso di fare un nuovo passo in avanti nella mia missione di leggere tutte le storie con protagonista la pungente Miss Marple.
Ad aprire la raccolta è in realtà una narrazione un po' più lunga delle altre, quasi una novella, ossia "Tre topolini ciechi"; la storia ruota attorno a Monkswell Manor, dimora da poco ereditata da Molly e Giles Davis, che ne hanno fatto una pensione. Il mistero riguarda uno spietato assassino che pare trovarsi lì sotto mentite spoglie con l'intenzione di compiere il suo prossimo delitto, il tutto mentre la struttura è completamente isolata a causa di una tempesta di neve. Ho trovato questo racconto sorprendete ed inquietante, e ho apprezzato sia i dettagli storici che creano un bel contesto sia come viene sfruttato il troppo della casa isolata in cui si trovano bloccati il killer e le sue potenziali vittime; peccato solo per il finale a dir poco frettoloso.
I quattro racconti successivi hanno tutti come risolutrice del caso la mia adorata Miss Marple; la vediamo recuperare una ricca eredità in una vera e propria caccia al tesoro, risolvere ben due casi di omicidio orchestrati fin nei minimi dettagli e individuare l'identità di una scaltra ladra. Io ho palesemente un debole per le avventure di Miss Marple, e qui sono stata molto felice di poter vedere qualche scorcio della sua St. Mary Mead, tanto bucolica quanto delittuosa.
Troviamo poi tre storie con protagonista il meticoloso investigatore belga. Poirot qui mi è sembrano un po' sottotono rispetto al solito, ma questo non gli ha impedito di venire a capo di due delitti estremamente contorti (forse anche troppo!) e ritrovare un bambino rapito, in questo caso con l'assistenza non proprio indispensabile del buon Arthur Hastings.
L'ultimo racconto vede tra i suoi protagonisti Satterthwaite ed Harley Quin, un duo di detective che dovrà risolvere un delitto in cui ci sono più rei confessi del necessario. L'intrigo in questo caso non è nulla di nuovo per chi come me ha ormai letto una buona dose dei romanzi della cara Agatha, quindi non penso proprio di approfondire la storia di questi due personaggi.
Andando oltre le storie in se, voglio dire due parole sull'edizione. Per l'ennesima volta Mondadori (ri)pubblica un classico in flessibile con un prezzo decisamente alto, specialmente se consideriamo che non è presente nessun contenuto ad eccezione dei singoli racconti, e con una cover qualitativamente pessima. Avrei trovato accettabile il prezzo se avessero almeno incluso una nota biografica o qualche informazione sulla rappresentazione teatrale "Trappola per topi", ispirata al racconto che da il nome alla raccolta; invece nulla, esattamente come nel caso di "In tre contro il delitto". Il solo modo per godersi un po' di più questa raccolta, e digerire la spesa esosa, è leggere uno o due racconti al giorno: così vi farà compagnia per l'intera settimana.