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Orribili delitti in una vecchia villa disabitata.
Ecco un altro romanzo del prolifico James Patterson, questa volta in collaborazione con David Ellis, avvocato e noto scrittore di thriller e polizieschi, una decina dal 2001 al 2012: una collaborazione che ha dato ottimi frutti, essendo, a mio parere, “Trappola di sangue” uno dei migliori thriller degli ultimi anni. Siamo nella zona orientale di Long Island, nei pressi di New York, ove si alternano aree semideserte a zone con ville lussuose: proprio una di queste ville, abbandonata da anni e dall’aspetto sinistro, al n.7 di Ocean Drive, è il luogo ove avvenivano negli anni passati ed avvengono tuttora brutali delitti. Qui, siamo ai primi capitoli del thriller, uno dei principali personaggi del romanzo, Noah Walker, viene bloccato dalla polizia durante un incontro clandestino con la sua amante e accusato, con tanto di prove, dei delitti di cui sopra e per di più dell’assassinio del capo della polizia locale, zio di Jenna Murphy, una giovane poliziotta, che diventerà in seguito la protagonista di tutta la vicenda. Jenna non è convinta della colpevolezza di Noah e inizia ad indagare. Emergono nuove prove, che scagioneranno, con molti dubbi, Noah. Si scoprono intanto nuovi delitti, anche di molti anni prima, imputabili ad una ricca famiglia padrona della villa, gli Holden: famiglia di psicopatici, inclini a delitti seriali fino agli anni ’90 del secolo scorso. L’ultimo Holden, a seguito di una relazione con la moglie del guardiano del cimitero (altro personaggio di spicco del romanzo), ha lasciato e abbandonato un neonato di cui nel tempo si sono perse le tracce. Il piccolo sarà sopravvissuto e, da grande, sarà stato proprio lui a perpetuare la catena di delitti degli avi? La brava poliziotta indaga tra mille ostacoli e difficoltà, ma, forse colpevole di aver scoperto troppi segreti, verrà destituita dal servizio dal nuovo capo della polizia, che non vede di buon occhio l’eccessiva intraprendenza di Jenna, convinto della colpevolezza di Noah. I colpi di scena si susseguono, nuovi indizi sembrano indicare di nuovo proprio in Noah il sadico mostro autore degli ultimi delitti, il thriller non ha momenti di tregua: soprattutto dai capitoli centrali in poi, il ritmo si alza, la poliziotta, libera da vincoli, agisce per conto proprio, incoraggiata da un servizievole amico, Justin, disposto a tutto pur di aiutarla. Le incursioni di Jenna nella villa maledetta si susseguono mettendo a repentaglio la sua vita e portando anche alla luce episodi misteriosi e tormentati della sua infanzia. C’è poi una rivelazione finale sconvolgente: chi sono veramente il neonato abbandonato anni e anni prima e il servizievole amico di Jenna, sempre pronto a darle una mano? Anche il più smaliziato lettore di gialli resterà sorpreso e dovrà rivedere tutta la storia sotto altri punti di vista.
Raramente ho letto un thriller così appassionante, soprattutto con la curiosità impellente di conoscerne gli sviluppi e di vedere “come va a finire”: il romanzo ha la capacità di tenerti sulla corda, pagina dopo pagina, coinvolgendoti con improvvisi cambi di prospettiva e con sapienti colpi di scena (forse troppi!) che, trasformando i cosiddetti “buoni” in “cattivi”, e viceversa, ti inducono a riconsiderare certi aspetti della narrazione e ad alimentare nuove aspettative. Forse possono essere spiazzanti i salti temporali, con la narrazione di eventi accaduti anni prima: a mio parere sono giustificati, per la miglior comprensione di tutta la narrazione.
Sappiamo che la produzione di James Patterson è sempre stata prevalentemente commerciale, non per niente è forse lo scrittore con il maggior numero di copie vendute: la quantità, salviamo alcuni romanzi, ad esempio quelli scritti in collaborazione con Bill Clinton, pregiudica a volte la qualità. Con “Trappola di sangue”, forse anche per l’apporto di un noto e già affermato scrittore di thriller, David Ellis, James Patterson si riafferma grande giallista con uno stile narrativo più incisivo e curato, e con un romanzo nel suo complesso sorprendente, che lascia il segno e non si dimentica facilmente.