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Come attraversare la notte?
Una riunione di ex alunni riporta, a distanza di venticinque anni, il famoso scrittore Thomas Degalais nella sua Francia, nella sua Antibes. Non sempre però i ricordi della giovinezza sono custoditi in scatole profumate di tenerezza; ci sono ricordi che fanno male, che ci ostiniamo a nascondere in bauli chiusi a tripla mandata e seppelliti in buie cantine, nella vana speranza di farli tacere per sempre. È in uno di questi bauli oscuri che Thomas conserva la memoria di una gelida notte del 1992. La notte in cui la sua bellissima compagna di liceo Vinca Rockwell sparì per sempre. La notte in cui lui prese parte a un omicidio. La notte che minaccia ora di distruggere la sua esistenza. Per salvarsi, è arrivato il momento di aprire quel baule e andare alla ricerca della verità.
Passo dopo passo, Thomas si accorgerà che l'indagine che sta conducendo non è finalizzata solo a risolvere l'intrigante mistero di Vinca perché quella verità passa attraverso il se stesso di allora e, per arrivare fino in fondo, dovrà ritrovare, sotto strati di sensi di colpa, quel ragazzo solitario dal cuore puro e coraggioso che si è lasciato travolgere dall'illusione di una ragazza che lo aiutasse ad attraversare la notte. Ora per attraversare la notte può contare solo su carta e penna: balsami sulle proprie ferite, argini di protezione della realtà, porte di accesso a mondi immaginari. Ma attenzione Thomas a chiedere troppo ai libri, non possono prenderti tra le braccia quando hai paura.
Guillaume Musso ci ha abituato negli anni a confezionare romanzi capaci di sorprendere con trame imprevedibili e atmosfere patinate. Anche questo è un romanzo di sartoria, una sorta di haute couture del noir in cui detective stropicciati, bicchieri di whisky e vicoli bui lasciano la scena ad artisti che corrono lungo indecifrabili traiettorie della vita, sorseggiano champagne e osservano scorci in cui fa capolino il blu del Mediterraneo. Ma se fluidità narrativa e vividezza descrittiva sono cifre stilistiche dell'autore, questa volta la scelta di ambientare la storia nella natia Costa Azzurra piuttosto che oltreoceano infonde a suoni, colori e profumi un'emozionalità nuova. Le pagine profumano di lavanda e cantano insieme al mistral, mentre ci lasciamo trascinare da efficaci meccanismi ad orologeria e da una penna davvero godibilissima.
Uno dei romanzi dell'autore che più mi è piaciuto, che consiglierei a tutti gli amanti del thriller psicologico e dintorni.
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