Dettagli Recensione
UN THRILLER LENTO
Alice e Leo sono fidanzati da due anni e si sono trasferiti a Londra nella loro nuova casa che fa parte del quartiere chiamato "The Circle", un posto esclusivo nella capitale inglese composto da dodici abitazioni con un giardino, una piazza e delimitato da una recinzione.
La protagonista cerca di conoscere subito i suoi vicini e organizza una festa ma un'amara sorpresa sta per coglierla alla provvista, la casa in cui vive ha fatto parte di una scema del crimine, l'ex proprietaria Nina è stata uccisa proprio lì. Alice è turbata da quello che ha scoperto ma soprattutto dal fatto che il suo ragazzo Leo non le abbia detto nulla. Iniziano ad accadere delle cose strane, pensa che qualcuno la stia spiando e inizia a indagare sulla morte di Nina, lo stesso nome della sorella che ha perso.
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La prima, il numero 1, era sulla sinistra del cancello e l’ultima, il numero 12, sulla destra. La nostra, il numero 6, era a metà, esattamente di fronte al cancello, ma dall’altra parte della piazzetta.
«Che te ne pare?» mi ha chiesto Leo, mentre scendevamo dalla macchina.
Ho osservato i muri bianchi, il tetto spiovente di tegole rosse, il prato ben curato, il vialetto di cemento, il sentierino lastricato che portava dal garage alla porta. Le case erano tutte identiche.
«Sembra un orologio fatto di villette.» Ho sorriso per nascondere l’incertezza.(citazione)
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Sospetta di tutti, persino di Leo, si rivolge a un investigatore privato ma nessuno sembra aiutarla, i suoi vicini non parlano di quello che è accaduto, ma Alice scoprirà delle verità celate che la porteranno ad allontanarsi da tutti.
Cosa sarà accaduto a Nina?
La protagonista gira attorno al problema, non ci sono degli indizi concreti perché, per la maggior parte del tempo, l'autrice si sofferma sulla descrizione della sua quotidianità e sul rapporto con i vicini e la parte thriller è marginale rispetto a tutto il resto. Questo per me è un grande difetto del libro, preferisco i thriller psicologici rispetto ai domestici, dove non riesco proprio a empatizzare con la protagonista. La parte crime è in secondo piano e relegata nell'ultima parte credo che questo sia un punto a sfavore per l'autrice che è conosciuta come autrice di thriller e qui siamo più di fronte a un titolo di narrativa. Alcuni piccoli colpi di scena che troviamo lungo la narrazione erano molto prevedibili e quindi è veramente difficile salvare qualcosa in questo libro, se non la parte finale e la buona penna dell'autrice.
Sono da sempre una fan di B.A. Paris i suoi thriller mi tengono compagnia quando voglio staccare un po' da altri tipi di letture, li leggo senza nessuna aspettativa. In questo libro ho trovato che la prima parte fosse molto lenta, verso la fine il ritmo è decisamente aumentato anche se è troppo poco per definire questo libro un buon thriller. Sì è un romanzo piacevole che si legge tutto d'un fiato ma non è tra i miei preferiti di questo genere.
L'autrice ha molto talento e l'ho visto nei suoi primi due libri, poi secondo me gli altri sono a un livello più basso come tensione, suspense e ritmo e sono sicura che lei possa scrivere qualcosa di migliore e dovrebbe osare di più. Probabilmente si è creata una schiera di lettori che si aspettano un thriller discreto e lei ne è consapevole e continua su questa strada.
Spero che B.A Paris torni ai livelli dei suoi primi libri, non so se farne uscire uno all'anno sia a causa del contratto con il suo editore o per un'altra ragione, ma io preferirei che ne scrivesse uno in meno ma che tornasse l'autrice che avevo conosciuto anni fa.
Se continua così, a malincuore, la dovrò abbandonare e spostarmi su altri autori.