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Maisie da cameriera ad investigatrice
Jacqueline Winspear scrive il primo caso di quello che dovrà essere una serie di gialli ambientati a Londra negli anni Trenta, intitolandolo Un semplice caso di infedeltà.
Protagonista indiscussa è Maisie Dobbs che da semplice cameriera in una elegante casa di Belgravia, riesce a studiare e ad evolversi fino all’apertura di una agenzia di investigazioni, creazione tutta sua. Il cammino è irto, ma ricco di soddisfazioni per una come lei, dotata di raro acume e di tanta voglia di apprendere e di sapere. La sua agenzia è composta da:
“una singola stanza dotata di una stufa a gas, una lampada a gas su ogni parete e una finestra a ghigliottina che dava sul palazzo di fronte e su una distesa di tetti. C’erano una scrivania di quercia con una sedia dalla stabilità dubbia, e, a destra della finestra, un vecchio mobile archivio.”
L’agenzia , inoltre, si chiama:
“Investigazioni riservate”.
Il suo primo caso, tuttavia, non sembra tanto difficile da risolvere: il commerciante Christopher Davenham crede che sua moglie Celia lo tradisca tutti i giovedì. A Maisie non rimane che pedinare la sospetta fedifraga. Ma la scoperta sarà sconcertante e la riporterà indietro nel tempo, al periodo della Grande Guerra, e le aprirà ferite mai sanate. Dove si reca la povera signora? Cosa nasconde in realtà?
Un avvincente giallo ambientato negli anni Venti e Trenta in una Londra descritta con affettazione:
“Maise riflettè su quanto fosse cambiata la città da quando lei era bambina. Londra si stava allargando a poco a poco. Dove una volta c’erano i campi, ora sorgevano case. Le file di negozi facevano affari d’oro e una nuova classe di pendolari lavorava per migliorare la propria condizione.”
Un giallo d’altri tempi ricco di suspence e di atmosfera. Scritto con una prosa fresca e precisa, racconta le gesta di una donna che simboleggia innovazione e cambiamento, ma ricca di sentimento e di buon cuore. Un giallo ricco di potenza narrativa, che colpisce ed avvince il lettore amante del genere.