Dettagli Recensione
Un po' moscio per essere un thriller
I gemelli di Piolenc è un thriller che parte da una base molto classica: un nuovo caso collegato con uno mai risolto del passato. Siamo a Piolenc, un paesino francese. Nel 1989 scompaiono due gemelli (Solène e Raphael), la polizia si mobilita ma non c’è niente da fare, qualche settimana dopo viene ritrovato il corpo di Solène mentre di Raphael si perdono le tracce. Trent’anni dopo, scompare un’altra ragazzina della stessa età dei gemelli ma ricompare quasi subito con un messaggio per il padre dei gemelli.
Le premesse erano davvero molto buone purtroppo i problemi sono iniziati con le indagini che lasciano parecchio a desiderare. Si nota spesso che la polizia sembra ottusa e anche nella risoluzione finale ci arrivano non perché per deduzioni ma leggendo semplicemente un diario trovato (e nemmeno dalla polizia). Inoltre, una persona che teoricamente dovrebbe essere intelligente (la neuropsichiatra infantile) se ne va da sola a casa di un possibile colpevole dopo essere arrivata a una brillante deduzione senza parlarne con la polizia?
In generale, i personaggi sono un po’ piatti ma almeno ti coinvolge, l’ambientazione è bella e la soluzione del caso è abbastanza intricata e imprevedibile.
Carino ma non abbastanza da spingermi a leggere altro di quest’autrice.
Ascoltato in audiobook e devo dire che ho dovuto accelerare la lettura altrimenti sembrava troppo moscio per essere un thriller.