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UN THRILLER POCO CREDIBILE
Ewa e Damian, si conoscono da molto tempo, stanno passando una bella serata assieme fino a quando fuori dal locale dove sono stati, scoppia una rissa e la ragazza viene aggredita.
Damian cerca di difenderla ma inutilmente, poco prima l'uomo le aveva chiesto di sposarlo e Ewa aveva accettato.
"Sarebbero bastati trenta secondi, forse anche meno. Tuttavia, a volte è sufficiente un momento per distruggere un'intera esistenza. E per trascorrere quanto ne rimane a cercare di dimenticare."(citazione)
Da quel momento non si sa più nulla della ragazza, se sia stata rapita, se sia andata via volontariamente oppure se sia morta.
Damian, passa gli anni successivi pieno di rimorsi e di dubbi, è arrabbiato perché non è riuscito a salvare la sua donna, a proteggerla come avrebbe dovuto fare.
Dopo dieci anni Blitz, l'unico amico di Damian, gli fa vedere una foto su Facebook di una ragazza che assomiglia a Ewa, certo è cambiata un po' ma il protagonista ne è convinto, in quello scatto c'è la ragazza che una volta voleva sposare.
Poi viene pubblicata un' altra foto, che Damian ricorda di aver scattato anni prima e di averla tenuta nel suo telefono, com' è possibile che sia finita online? Lui non l'ha mai pubblicata. Pochi giorni dopo l'account, dove erano pubblicate le foto, viene rimosso e il suo amico Blitz muore in circostanze molto strane.
Damian, non sa più a chi rivolgersi, quindi decide di affidarsi a un'agenzia investigativa, la titolare Kasandra, cerca di aiutarlo a ritrovare Ewa.
Conosciamo anche la vita di Kasandra, una donna misteriosa che ha un rapporto difficile con il marito Robert, che la maltratta, la picchia e la umilia.
I punti di vista sono due: quello di Damian e quello di Kasandra, purtroppo tranne la parte iniziale, il resto della narrazione risulta essere molto piatta, poco logica e di thriller c'è ben poco.
L'autore ha voluto affrontare alcuni temi importanti tra cui la violenza domestica, che però ha trattato in maniera superficiale anche se riconosco che il suo intento era lodevole in quanto ha voluto evidenziare il grave problema che sta affrontando la Polonia; sia per quanto riguarda le persone scomparse sia per le morti delle donne dove il carnefice è quasi sempre il partner o un parente stretto.
La narrazione prende varie direzioni, senza esserci un senso logico, all'inizio Damian continua per oltre cento pagine, a dubitare su quello che è successo quella sera, se Ewa sia fuggita volontariamente o sia stata rapita oppure se conoscesse i suoi aggressori. Il problema è che questi dubbi vengono ripetuti moltissime volte, per questo il testo perde molto di ritmo perché non succede nulla in queste pagine. Rimaniamo sempre nello stesso punto senza trovare un punto di svolta.
La storia sulla carta sembrava intrigante e interessante ma la narrazione più va avanti è più diventa inverosimile e molte delle cose che accadono non hanno senso, Damian riesce a indagare con molto fortuna senza trovare troppo ostacoli.
I protagonisti Damian e Kasandra sono deboli, non sappiamo chi siano veramente, cosa provano davvero sì lo leggiamo ma non sembrano davvero reali; mancano anche dei personaggi secondari che in un qualche modo sarebbero stati funzionali e avrebbero evidenziato i loro pregi e i loro difetti, quello che manca è l'autenticità.
Pensavo che la conclusione mi chiarisse i dubbi e le perplessità che mi erano venuti in mente durante la lettura, invece, non mi ha convinto in nessun modo e ha confermato l'idea che avevo, cioè che ero di fronte ad una storia molto surreale.
Credo che l'autore possa fare di più, magari lavorare di più sui personaggi e su una storia più semplice ma più vera.
Ho scoperto che questo libro fa parte di una serie, che però io ho deciso di non continuare