Dettagli Recensione
Giallo soft forse troppo...
Masie Dobbs è una giovane donna che intraprende la carriera di investigatrice privata nell'Inghilterra post prima guerra mondiale.
Il suo non è un compito semplice sia per i pregiudizi dell'epoca dove ancora le donne non erano considerate adatte
a certi lavori , sia per il modo di interpretare il lavoro di investigatrice da parte di Masie la quale non si limita alla scoperta dei fatti
ma fa profonde riflessioni, condivise col committente del lavoro, sull'utilizzo da farsi con quei risultati.
Un'investigatrice dell'anima oltre che dei fatti sul campo.
Masie è decisa, intraprendente e soprattutto ha avuto uno straordinario maestro nel dottor Blanche a cui può rivolgersi ancora quando qualche dubbio la tormenta.
Uno dei suoi primi incarichi riguarda i sospetti di tradimento che un nobiluomo nutre sulla giovane moglie, Masie indagando scoprirà qualcosa che va molto al di là di un vile tradimento e parte da molto lontano.
Il romanzo ad un certo punto sembra interrompersi con una lunga digressione sulla vita di Masie da adolescente al periodo della guerra come a volerci spiegare l'evolversi della sua personalità e contestualizzare quanto sta via via scoprendo che ha a che fare con la guerra terminate per poi riprendere dove siamo stati lasciati con quella che sarà la vera e propria indagine di Masie.
I ritmi sono quelli del giallo di inizio secolo, molto soft, ma non è un vero e proprio giallo, più che altro un'indagine dell'anima di persone a cui la guerra ha sottratto una parte importante di se.