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LA PROPORZIONE È IL CUORE DELLA BELLEZZA
Un poderoso romanzo storico che accontenta il lettore attento alla ricostruzione storica e quello che ama le storie avvincenti, fatte di intrighi, di passioni, di lotte per il potere. Le oltre mille pagine che contengono la narrazione sono scritte in uno stile lucido ed accattivante, la costruzione del romanzo è adatta, come poi si è fatto, ad una riproduzione cinematografica.
Tutto ruota attorno alla costruzione di una cattedrale. La storia si ambienta nel XII secolo, nel Basso Medioevo, da poco superato il fatidico anno Mille, in Inghilterra. Le vicissitudini della costruzione della cattedrale nel villaggio di Kingsbridge rappresentano il tronco dell’albero, da cui si diramano tanti rami rappresentati dalle storie dei vari personaggi. Il luogo è lo spazio di incontri e di scontri, di conflitti di interessi.
Cuore pulsante della vita è il priorato di Kingsbridge guidato dalla figura forte, sagace e determinata di padre Philip, di cui il lettore conoscerà la storia nei primi capitoli del libro. Tom il costruttore con Ellen, la sua amata, caparbia e ribelle “fuorilegge” che vive ai margini della foresta, i figli di Tom avuti dal precedente matrimonio con Agnes, il figliastro Jack, alla ricerca della storia del suo vero padre, la bellissima Aliena, figlia dello spodestato conte di Shiring , caduta in disgrazia per colpa del sadico William di Hamleigh.
La ricostruzione storica è affascinante, ci catapulta in una realtà distante da noi, con le storie di trovatori e di cantori, ci mette di fronte ad una violenza che imbruttisce gli uomini, ci fa toccare con mano la fatica della povera gente, ci fa ammirare personaggi forti e carismatici come padre Philip:
“L’ammirazione che Tom che provava per lui [Philip] cresceva di anno in anno. Mentre si guardava intorno e vedeva i giovani impegnati nella corsa, i vecchi che sonnecchiavano all’ombra e i bambini che sguazzavano nel fiume, pensava che era Philip a tenere insieme quel piccolo mondo. Governava il villaggio, amministrava la giustizia, decideva dove si sarebbero costruite le nuove case e dirimeva le liti; dava lavoro a quasi tutti gli uomini e anche a molte donne, come operai del cantiere o servitori del priorato; e gestiva lo stesso priorato che era il cuore pulsante dell’intero organismo” (p.568)
e donne di carattere come Aliena ed Ellen:
“Le donne potevano fare quasi tutto ciò che facevano gli uomini. Chi restava quando gli uomini combattevano le guerre o partivano per le crociate? C’erano donne che facevano il carpentiere, il tintore, il conciapelli, il fornaio e il birraio” (p.904)
Una storia ambientata in una Inghilterra dove la giustizia era ancora fortemente arbitraria e portava i più forti a distruggere sempre i più deboli e quelli che erano schierati dalla parte sbagliata, vittime molto spesso della volubilità dei regnanti, talvolta impegnati in guerre fratricide.
“Era sorprendente, pensò Philip, come una lampante ingiustizia poteva finire per apparire un caso equilibrato quando veniva discusso a corte” (p. 545)
La poderosità del libro è frutto di più componenti ben armonizzate tra loro proprio come in una meravigliosa ed imponente cattedrale gotica, dove, come Tom spiegherà al figliastro Jack interessato a questioni architettoniche, “la proporzione è il cuore della bellezza”: l’intreccio ad ampio respiro delle storie dei personaggi principali partendo talvolta dalle loro origini, le descrizioni dettagliate di scene, di alcune battaglie, le spiegazioni architettoniche delle cattedrali, le parti dialogate che sono minime rispetto ai discorsi indiretti liberi e alle sequenze narrative.
Per i non addetti e non appassionati ai particolari architettonici delle cattedrali qualche passo potrebbe risultare difficile, tuttavia questo dettaglio non inficia la piacevolezza della lettura.
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