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Il sottile confine tra vita e morte
Guillaume Musso torna in libreria con un libro intitolato La sconosciuta della Senna, edito dalla casa editrice La Nave di Teseo. Un romanzo complesso, che non smette di stupire, anche nello stesso, curioso, finale.
Siamo a Parigi, in prossimità del Natale, e Roxane, capitano in odore di sospensione, è costretta a confinarsi:
“Il problema riguardava lei. Da parecchi mesi si era inoltrata in un tunnel senza fine. (…) il suo destino, ormai, la proiettava lontano dai confini della polizia nazionale.”
Visti i suoi precedenti meriti le è, comunque, concesso una possibilità di redenzione. Farà parte del BANC, ovvero:
“Il Bureau des Affaires Non Conventionnelles è stato creato nel 1971, dipende direttamente dalla prefettura di polizia. All’inizio il suo obiettivo era indagare sui casi un po’ insoliti per i quali la polizia giudiziaria non riusciva a trovare risposte razionali. (…) Ma l’avvento al potere del partito socialista e l’evoluzione della società hanno cambiato la natura dell’Ufficio, progressivamente utilizzato come punto di raccolta di poliziotti malconci o in affanno dopo un’irregolarità.”
Facente parte di tale struttura, Roxane dovrà occuparsi di un caso sensazionale: una ragazza viene trovata nuda nella Senna. E’ salva, ma non sa neppure chi è. Viene condotta all’ospedale, ma riesce a scappare. Riuscirà Roxane a trovarla? E perché è scappata?
Ma non è finito: dagli esami emerge una verità che ha dell’incredibile. La ragazza è, senza ombra di dubbio, tale Milena Bergmann. Ma come è possibile? Un dato non torna: la famosa pianista Milena è morta in un incidente aereo un anno prima. Come si spiega? E’ al contempo viva e morta. Come può accadere un fatto simile? Se lo domanda anche lo stesso fidanzato di Milena, lo scrittore Raphael Batailley, che dal canto suo ha una pletora di segreti a cui attingere …
Una storia che intriga, e che trae spunto da un fatto realmente accaduto. Negli anni Ottanta, infatti, una giovane donna non identificata, morta in circostanze non chiarite, fu ritrovata senza vita tra le acque della Senna presso il Quai du Loure. Una donna così bella da indurre un dipendente dell’obitorio a realizzare un calco in gesso per immortalarne il viso. Questa maschera sarebbe poi stata replicata fino a diventare una sorta di icona letteraria, che ritroviamo nella Parigi bohemienne degli anni Venti e Trenta.
Partendo da questo fatto l’autore costruisce una trama perfetta, ricca di malia e di mistero. Parigi è descritta minuziosamente, anche nei piccoli dettagli:
“Si era messo in moto un ingranaggio mortale che spingeva la gente a detestare coloro che erano stati designati per proteggerla. Nei centri delle città costoro tendevano imboscate, assediavano i commissariati, insultavano i poliziotti nelle manifestazioni, gli tiravano addosso pietre e molotov in piena Parigi. I loro figli andavano a scuola, con lo stomaco rattrappito dalla paura, le loro famiglie si sfaldavano e, sabato dopo sabato, manifestazione dopo manifestazione, le reti d’informazione, con oscena delizia, li facevano passare per nazisti.”
Una storia nella storia, animata da personaggi misteriosi, le cui personalità sono spesso indefinite, buie, tortuose. Nulla è mai ciò che sembra e i colpi di scena sono tanti ed inaspettati. La trama è intricata e complicata, i misteri si susseguono. In definitiva una vicenda in cui il lettore è, abilmente, accompagnato in un vortice di sensazioni e di emozioni cui soltanto lo scioglimento della storia trova una sua naturale spiegazione. O no?
Per gli amanti della suspence e dell’inspiegabile.
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Commenti
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Diciamo che è un autore molto famoso, ma non tutti i suoi libri meritano. Questo è un po' particolare, anche nel finale ed è curioso. consiglio....
Buone letture!
Buone letture anche a te!
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