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I cieli di Philadelphia
 
I cieli di Philadelphia 2021-10-27 21:55:41 ALI77
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
ALI77 Opinione inserita da ALI77    27 Ottobre, 2021
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UN'AUTRICE DA TENERE IN CONSIDERAZIONE

Tutti questi ricordi ora stanno scomparendo. Ormai li revoco soltanto raramente e poi li rimetto con cautela nel loro cassetto. Li centellino. Li conservo. Ogni anno diventano più sottili, più trasparenti, schegge fluttuanti di dolcezza sulla lingua."
Michaela, è un'agente della polizia di Philadelphia, è cresciuta nel quartiere di Kensington e oggi pattuglia quelle stesse strade dove regna la prostituzione e la droga. La donna ha un figlio di cinque anni di nome Thomas e vive da sola tra mille difficoltà, è cocciuta, testarda e riluttante ad accettare l'aiuto degli altri.
La protagonista poteva diventare una detective, avere un futuro più sereno anche dal punto di vista economico, ma lei vuole essere lì e controllare quelle strade dove vive la sorella Kacey, che per una dose vende il suo corpo.
Il loro rapporto è difficile, non si parlano da tempo ormai, si sono viste solo tre volte negli ultimi cinque anni, solamente quando Kacey è stata arrestata, ma Michaela nonostante tutto si preoccupa ancora per lei e quando scompare pensa che le possa essere successo qualcosa di brutto. Le cose peggiorano quando viene ritrovato il cadavere di una prostituta del quartiere e non sarà la solo vittima.
Michaela non può rimanere ferma ad aspettare e inizierà a cercare la sorella per capire cosa sia successo nell'ultimo periodo, con chi si frequentava e metterà in gioco il suo lavoro e la sua vita pur di sapere la verità.

"Senza di lei la mia solitudine diventò clamorosa, un remore di fondo costante, un arto supplementare, una lattina vuota che mi tiravo dietro ovunque andassi."(citazione)

Michaela si interroga molte volte durante la lettura se sia giusto o meno quello che sta facendo, mettere a repentaglio tutto, la sua carriera e la vita di suo figlio per ritrovare la sorella.
Il rapporto tra Michaela e Kacey è cambiato con il tempo, da piccole andavano d'accordo ed erano molte legate, poi da adulte si sono perse, la loro vita non è stata facile, i loro genitori erano dei tossicodipendenti e dopo la loro scomparsa sono andate a vivere con la nonna Gee. Vivere con lei non è stato facile, è una donna complicata, non ha mai superato la morte della figlia e ha cercato di insegnare alle due donne quale fosse la retta via da seguire, ma Kacey ha preso la strada dei suoi genitori. Per Gee gli uomini sono inutili, non si fida di loro diciamo che da qui capiamo anche molte cose sull'educazione delle due ragazze e su come fosse stato difficile per loro crescere in una situazione così particolare.
L'autrice nel raccontare questa storia, indaga e scava in profondità all'interno dei personaggi, nè Michaela nè Kacey sono immune dagli sbagli, non c'è una sorta di giudizio nei confronti di Kacey, della vita che sta vivendo o della sua dipendenza.
Ho trovato una grande capacità descrittiva dell'ambientazione e delle strade popolate da prostitute e da tossicodipendenti, Liz Moore ha reso l'idea del luogo e della situazione del quartiere.
Non riesco a classificare questo libro in un genere specifico, è un po' thriller, un po' noir e anche una detective story, ho trovato che i colpi di scena ci fossero nella parte finale mentre all'inizio l'autrice abbia preferito raccontare e spiegare più il contesto in cui era ambientata la storia e la vita delle due donne.
La cosa che mi ha lasciata perplessa all'inizio del libro è il fatto di soffermarsi su alcuni dettagli che non erano significativi per la trama, accennando alcuni argomenti per poi riprenderli e spiegargli meglio più avanti nel corso della storia.
L'autrice ha usato una struttura consolidata come quella dell'alternanza della narrazione tra il presente e il passato, in particolare questi ultimi capitoli ci fanno capire e ci rivelano alcuni aspetti delle due protagoniste che le rendono più reali, più vivide. La scelta dell'utilizzare le "scene di flashback" è sicuramente una delle tecniche narrative più comuni, io avrei preferito delle reminiscenze preferendo il tempo presente.
Avrei apprezzato maggiormente il racconto della storia ai giorni nostri e con l'introduzione solamente di alcuni brevi paragrafi, come una sorta di ricordi dal passato; questo avrebbe reso ancora più accattivante la narrazione e ci avrebbe comunque spiegato l'infanzia e i problemi delle protagoniste.
Inserendo invece questi capitoli al passato, il lettore si immerge in uno spazio temporale diverso e si perde un po' l'intensità e il ritmo narrativo perché il lettore di deve "abituare" a qualcosa di diverso.
Credo sia un romanzo da leggere, per capire che dagli errori possiamo sempre trarre un insegnamento e possiamo sempre rialzarci e affrontare qualsiasi cosa con coraggio. In questo libro capiamo quanto siano forti e speciali i legami famigliari e soprattutto quello tra sorelle, quanto nonostante tutte le incomprensioni e le difficoltà l'amore fraterno è sempre vivo e supera tutto.
Un libro che consiglio sia per la storia accattivante, forte e spiazzante ma anche per lo stile dell'autrice diretto e pulito ma anche molto accurato nelle descrizioni.

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