Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Allarme a New York per un "fabbro" notturno.
Ecco un muovo personaggio indecifrabile e sconcertante ideato dalla fantasia di Jeffery Deaver. Si fa chiamare “Il Fabbro”, e si aggiunge ai già famosi protagonisti di altri romanzi dell’autore, “Il Collezionista di ossa” e “L’Oeologiaio”. E’ un soggetto speciale, che ama introdursi in modo maniacale nella vita di altre persone, spiandole dalle finestre o addirittura penetrando nottetempo nelle loro abitazioni, spostando oggetti, lasciando tracce ben visibili e, per di più, una pagina di un quotidiano newyorkese, il ”Daily Herald”. L’incursore notturno possiede un’abilità straordinaria nello scassinare le serrature più complicate in tempi brevissimi ed ha una vasta collezione di chiavi e grimaldelli di ogni tipo. Le visite notturne, sempre a donne, seminano ovviamente terrore, anche perché scompaiono dalle case affilati coltelli e diventano ben presto oggetto di articoli giornalistici e commenti massmediatici. Chi sarà il misterioso visitatore? L’autore tiene magistralmente il lettore sul filo dell’incertezza: alcuni indizi fanno pensare ad un ragazzo un po’ svitato e misteriosamente scomparso, Kitt, figlio di un ricco imprenditore, Averell Whittaker, padrone della testata giornalistica incriminata, altri portano ad uno strano giornalista che pedina alcuni poliziotti… Ovviamente sulla vicenda indagano lo scienziato forense Lincoln Rhime e la sua compagna Amelia Sachs, in questo romanzo gran prortagonista e sempre in primo piano, anche perché, per motivi legati ad una precedente indagine, il capo del Dipartimento di Polizia ha vietato a Rhime di occuparsi del caso. Come avviene solitamente nei romanzi di Deaver, alla storia principale si affiancano vicende secondarie che non raramente si intrecciano con la trama del romanzo. Ad esempio, il dramma del vecchio Whittaker, che, preso da rimorsi, decide di disfarsi del suo giornale, prevalentemente ad impronta scandaliastica, e trasformare l’impero editoriale in un ente benefico: grande disappunto della perfida nipote Joanna, già in dissapori con lo zio, che tenta di eliminare, ma non riesce nell’intento grazie alla inaspettata strenua difesa della vittima ed all’intervento del duo Rhime-Sachs. Ed ancora il processo ad un boss, ingiustamente assolto e in seguito inchiodato da Rhime alle sue responsabilità. Non manca neppure la scoperta di una mela marcia all’interno del Dipartimento di Polizia, proprio uno dei capi che aveva causato l’allontanamento di Rhime, reintegrato alla fine nelle sue funzioni di consulente civile.
Alcuni critici hanno sottolineato la possibilità che i vari episodi che si intrecciano generino nel lettore confusione, ed effettivamene può capitare. Occorre una lettura attenta, tenendo conto che il “Visitatore”, che si racconta in prima persona, non è quello che si ritiene tale, ed è in questo disallineamento dalla realtà che l’autore mostra grande abilità: far credere per certo ciò che non è, indurre gli investigatori a battere piste che non portano a nulla, inanellare, soprattutto nel finale, una serie spettacolare di colpi di scena. Fino al più eclatante: lo scontro finale e risolutivo tra il vero “Visitatore” e lo stesso Lincoln Rhime.
Sullo sfondo, una New York frenetica, con il suo traffico senza soste e le sua periferia disadorna: una New York eccitata da blogger di ogni tipo, che postano video leciti e illeciti, e da un’organizzazione parallela e segreta (il cosiddetto “Deep State”) che vuole annientare le istituzioni tradizionali infiltrandosi ovunque.
Lo stile è quello consueto di Jeffery Deaver, incisivo e preciso: non mancano descrizioni accurate delle metodiche di indagine di Rhime, con riferimenti dettagliati alle apparecchiature più sofisicate e moderne del suo laboratorio, dal gascromatografo allo spettrometro di massa.
Per i simpatizzanti del duo Lincoln Rhime – Amelia Sachs, un nuovo capitolo avvincente delle loro indagini avventurose: attenzione a seguire attentamente le varie vicende e a non perdere il filo del racconto.