Dettagli Recensione
Una raccolta a tema gelosia
Piccola ma doverosa premessa: se già conoscete Jo Nesbo e vi aspettate di trovarvi davanti a uno dei suoi canonici romanzi potrete restare con “Gelosia” sorpresi o delusi. Sopresi perché l’autore si cimenta in una raccolta di racconti di cui appunto uno omonimo al titolo, delusi perché l’impronta che viene data a questi scritti si allontana molto dai soliti gialli/thriller a cui questo ci ha abituati. Sia per mole che per contenuti che per colpi di scena.
In libreria dal 7 settembre scorso, il libro ha inizio con un racconto intitolato “Londra”. In questo ci troviamo su un aereo con destinazione intuibile, un uomo e una donna sono vicini di posto, ella è in lacrime, lui cerca di consolarla, si professa addirittura psicologo. Lei confessa di aver firmato un contratto dal quale è impossibile recedere. Entro tre settimane questa morirà per mano altrui, una piccola vendetta perfettamente architettata per vendicarsi del marito che ovviamente la tradisce con la bellissima (ex) migliore amica. Il colpo di scena giunge sul finale e spiazza per quelle che erano le basi di partenza anche se il lettore resta perplesso già durante lo scorrimento da quell’organizzazione che lavora su desiderio di morte altrui. Il meccanismo è farraginoso.
“Gelosia” è anche il secondo racconto che vediamo in questa carrellata che Nesbo ci propone. Più corposo dei sette è ambientato su un’isola greca e vede quali protagonista due gemelli a cui interessa la medesima donna. Uno dei due scompare e a essere sospettato è l’altro. Da Atene sopraggiunge “l’uomo della gelosia”, esperto di crimini mossi proprio da questo sentimento.
Nel terzo racconto, “La fila”, conosciamo una commessa che decide di vendicarsi di un torto del passato sfruttando gli obblighi della pandemia. Tra tutti gli scritti questo è il più slegato tra gli altri non essendo condotto da un vero e proprio denominatore comune.
In “Spazzatura”, ancora, ad essere protagonista è un operatore ecologico che non si occupa solo dei rifiuti da caricare sul camion e da smistare. Cosa succede se proprio durante queste operazioni subentrano dei problemi con i proprietari?
In “La confessione” conosciamo un uomo e la sua passione per gli snack, passione che veniva condivisa con la moglie e che lui non abbandona anche se le sorti di questa non sono state così rosee.
In “Odd” conosciamo uno scrittore vittima dell’ossessione che i personaggi da lui costruiti suscitano sugli altri, qui il pensiero va immancabilmente a King e ad alcune delle sue opere più celebri.
Una raccolta di racconti, quella proposta da Nesbo, dove a far da padrone è un senso costante di umiliazione affiancato dal desiderio di vendetta. Da questo si scatena la gelosia in tutti i suoi dogmi incontrollabili. L’obiettivo dello scrittore è certamente quello di dare un volto a tutte le sfaccettature della gelosia e su questo fronte si può dire riuscito almeno in parte l’esperimento.
La pecca di questo elaborato? La mancanza di quella tensione che è propria dei suoi lavori. Dunque, se cercate un Nesbo alla “L’uomo di Neve”, tra queste pagine non lo troverete. Se cercate un Nesbo più psicoanalitico, meno thrillerista e più giallista, qui lo troverete. A fare da ulteriore scriminante alla piacevolezza del componimento vi è anche la formula narrativa adottata che per definizione tende sempre a dividere.
Nel complesso una lettura non entusiasmante, non ai massimi del norvegese ma piacevole. Si esaurisce in poche ore ed è adatto a chi cerca un leggere non troppo impegnativo e con cui staccare la spina.