Dettagli Recensione
Noir
Un giovane poliziotto , Melchor Marín, viene allontanato dal commissariato in cui lavora a Barcellona dopo un atto eroico che lo espone a possibili vendette. La destinazione prescelta è la Terra Alta, una zona particolare ricordata più che altro per essere stata teatro di sanguinose battaglie durante la guerra.
Qui si sposa con la bibliotecaria del posto ed ha una figlia, tutto procede in modo quieto finché non accade un fatto che stravolge la serenità del posto: il più grande imprenditore della zona e la moglie vengono barbaramente torturati ed assassinati nella loro villa .
Le indagini si dipanano lentamente , il passato della vittima viene scandagliato in ogni aspetto, anche il presente luminoso di successi ma con parecchie ombre relativamente al modo in cui trattava i dipendenti, tante cose che potrebbero avergli inimicato più di una persona, ma non si trovano elementi sostanziali per indagare qualcuno, soprattutto non si trova un movente che giustifichi quella che sembra una vendetta feroce e spietata.
Nel proseguire della vicenda veniamo a conoscenza del passato dell'agente Marìn e familiarizziamo con la sua passione per la lettura, in particolare dei Miserabili , in molte pagine ci sono paralleli tra i protagonisti della vicenda e il capolavoro di Hugo e riflessioni sul comportamento umano , sulla colpa e la vendetta.
Più che un giallo direi trattasi di un noir dove, come per altri romanzi spagnoli di questo genere letti ultimamente, per tre quarti del libro gli investigatori non cavano un ragno dal buco e si va verso l'archiviazione del caso senza alcun colpevole, ma la caparbietà dell'agente Marìn smuoverà qualcosa che provocherà un altro delitto e costringerà la polizia a riaprire le indagini fino alla soluzione finale che arriva improvvisa ma non riesce ad essere una rivalsa di fronte a quanto si è perso per ottenere giustizia.
Manca un pò di ritmo , troppe digressioni che , a chi non avesse letto i Miserabili, potrebbero risultare pesanti ma nel complesso un buon noir.