Dettagli Recensione

 
Sotto la cenere
 
Sotto la cenere 2021-04-23 12:09:46 C.U.B.
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    23 Aprile, 2021
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

drogàti

“Ma il leone è apparso ancora…”

Samuel ha diciotto anni, vive con la madre – la donna più pia e retta che io conosca- e ha deciso che non ha senso lavorare molto per guadagnare poco, quando spacciando droga si può ottenere molto lavorando poco. Samuel eccelleva in matematica, prima di abbandonare la scuola.

“…tenendo tra le fauci enormi…”

Manfred è un poliziotto del dipartimento di Stoccolma, padre non più giovane di una bimba piccina.
Una manina sporca di burro impedisce la presa. Dopo la luce, arriva il buio.

“…una candida colomba immacolata.”

Pernilla è l’agnello, pura e algida ha sempre chinato il capo e accettato il suo destino di privazioni. Ma una madre quanta forza può stanare in se stessa per sfuggire il proprio figlio alla morte? L’agnello e il leone.

Samuel, Manfred e Pernilla sono le voci narranti che si intrecciano scandendo le sorti delle vittime e dei carnefici che brulicano sotto la cenere di un mondo che si muove in remoto.

Interessante scoperta Camilla Grebe, di cui approfondirò la bibliografia, questo suo lavoro si legge d’un fiato, trattando tre filoni principali che rivendicano il ruolo protagonista.
Ovviamente si tratta di un thriller, un buon thriller con qualche ciocca di capelli tirata un po' troppo forte, ma che si perdona senza indugio. Poco poliziesco e poco scientifico, il livello di suspense è eccellente e sebbene non sia sferzato da una tempesta di colpi di scena, quelli che incontriamo sono sublimi.
L’autrice propone un romanzo che pure si focalizza molto sui rapporti umani nelle famiglie coinvolte, invitando il lettore amabilmente nelle vicende di questa gente.
Infine, come fosse un video in loop, è una ricorrente denuncia sulle oscene dipendenze funzionali della società moderna e sul narcisismo cronico che ha appestato gran parte di noialtri, popolo dei selfie e dei like sui social.
Un bel thriller, non il solito thriller.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Incastrati
Identità sconosciuta
Intermezzo
Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'uomo che morì due volte
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale