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L'invito
 
L'invito 2021-04-07 20:29:32 ALI77
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2.0
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ALI77 Opinione inserita da ALI77    07 Aprile, 2021
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NON E' UN THRILLER

Il libro si apre con la scena di Nora all'ospedale, che si sveglia e ha dei vuoti di memoria e non ricorda bene cosa sia successo, l'autrice parte da qui per raccontare la storia.

La protagonista è una scrittrice di gialli che riceve un invito per un addio al nubilato da Flo, un'amica di una sua vecchia conoscenza, Clare, che a breve si sposerà.

Nora accetta e si ritrova in una villa nei boschi del Northumberland, insieme ad altre sei persone e il resto è tutto molto prevedibile, un passato misterioso, degli errori che la protagonista ha commesso ma che ha voluto dimenticare.

Partiamo con il dire che questo non è un thriller, ma un romanzo di narrativa drammatico e nulla di più.

La prima cosa che mi ha fatto storcere il naso è il fatto che Nora accetti un invito ad un addio al nubilato da parte di una persona che non vede da anni, lo trovo molto forzato e inverosimile.

La suspense e l'angoscia che il lettore dovrebbe provare leggendo alcune scene, non dovrebbe essere descritta dall'autrice ma si dovrebbe percepire dal testo, invece non è così.

La narrazione risulta piatta, non ci sono dei colpi di scena, ci si aspetta che succeda qualcosa e invece la storia non ha un'evoluzione.

La copertina è fuorviante, vedendola si pensa ad una cena con delitto, non a un weekend "di paura" con un addio al nubilato.

Ho sempre sentito parlare molto bene di questo libro, addirittura ho sentito dire che è stato un caso editoriale a me sembra molto esagerato.

La trama è poco originale, strizza l'occhio ad altri libri, i dialoghi mi sembravano fin troppo semplici, e la protagonista è delineata in maniera poco approfondita e approssimativa.

Lo stile di scrittura è troppo elementare, è un romanzo che si lascia leggere per curiosità e senza alcun coinvolgimento.

L'ambientazione era quella più adeguata per un thriller, peccato che il libro non lo sia nemmeno lontanamente.

Dopo due libri che mi hanno fortemente delusa, credo sia il caso di conoscere altri autori e di lasciare da parte Ruth Ware.

Un vero peccato.

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