Dettagli Recensione
Inquietante e malinconico
Le due sorelle Constance e Mary Katherine Blackwood vivono in una isolata dimora di campagna insieme allo zio paterno Julian rimasto invalido in seguito ad un "incidente" avvenuto 6 anni prima quando tutti gli altri membri della famiglia morirono avvelenati durante un pranzo di famiglia.
La più giovane delle sorelle Mary detta Merrycat si reca in paese a fare compere e viene dileggiata dai paesani e additata come stramba e certi suoi discorsi e pensieri fanno sorgere il sospetto che nella sua testa ci sia qualche "spiffero", la sorella maggiore si occupa della casa, dai lavori domestici alla cucina mentre lo zio Julian dalla sua sedia a rotelle alterna momenti di lucidità a vaneggiamenti e intanto scrive la storia della famiglia e di quanto accadde in quel famigerato giorno in cui molti perirono e lui si salvò miracolosamente rimanendo però invalido per gli effetti del veleno.
Scopriremo che ad essere sospettata dei delitti , ma senza mai essere ritenuta colpevole, fu Constance non a caso in paese si canticchiano inquietanti filastrocche :
"Merricat, disse Constance, tè e biscotti, presto vieni”
“Fossi matta, sorellina, se ci vengo m’avveleni”.
“Merricat, disse Connie, non è ora di dormire? In eterno, al cimitero, sottoterra giù a marcire”.
Nonostante le malevole insinuazioni dei paesani , il dileggio costante e i pettegolezzi la vita a Blackwood Manor va avanti senza particolari sussulti in un microcosmo di affetti familiari fuori dal tempo e dal mondo esterno con cui gli unici contatti , a parte le spedizioni in paese per le compere sono le abitudinarie e superficiali visite di cortesia che ricevono da una vicina più interessata a curiosare che alla sorte delle fanciulle.
A rompere gli equilibri arriva all'improvviso un estraneo o quasi , il cugino Charles, uno sfaccendato impiccione che porta scompiglio nella regolare monotonia della casa.
Non ci vorrà molto a capire che Charles punta al patrimonio delle cugine al di là dei proclami di volersi prendere cura di loro, si installa in casa loro e ci vive come se fosse sempre stata casa sua, approfittando dell'ospitalità di Constance della quale pare anche vagamente invaghito.
Fin da subito tra lui e Mary scocca una reciproca antipatia, la giovane immagina vari modi per liberarsi della sua ingombrante presenza , si scoprono altri strani comportamenti della giovane e qui si rafforza la convinzione che sia mentalmente instabile ma il modo lieve con cui viene argomentata la follia e alcuni passaggi inducono il lettore a domandarsi chi sia davvero pazzo o se lo siano tutti.
In mezzo a tutto Constance sembra essere la custode di Mary, la asseconda in certe farneticazioni, finge di non sentire o non vedere alcune cose come a proteggerla amorevolmente dalla durezza della realtà.
In seguito ad uno dei comportamenti folli di Mary la situazione precipita e abbiamo coinvolto tutto il paese in quella che diventa per qualche ora una piccola caccia alle streghe che si trasforma in breve tempo in rimorso da parte dei persecutori.
Il finale è a dir poco inquietante e malinconico e svela tutto relativamente agli eventi di quel giorno in cui gran parte della famiglia Blackwood venne sterminata.
Non aspettatevi un horror a tinte forti , non è così e non ci sono particolari colpi di scena, la bellezza del romanzo sta nelle atmosfere, nelle cose lasciate intuire e nell'inquietudine che aleggia per tutto il racconto.
Una bellissima storia di amore fraterno e follia.
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
Lo prenderò anche io.
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |