Dettagli Recensione

 
Abbiamo sempre vissuto nel castello
 
Abbiamo sempre vissuto nel castello 2021-01-11 13:21:13 andrea70
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
andrea70 Opinione inserita da andrea70    11 Gennaio, 2021
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Inquietante e malinconico

Le due sorelle Constance e Mary Katherine Blackwood vivono in una isolata dimora di campagna insieme allo zio paterno Julian rimasto invalido in seguito ad un "incidente" avvenuto 6 anni prima quando tutti gli altri membri della famiglia morirono avvelenati durante un pranzo di famiglia.
La più giovane delle sorelle Mary detta Merrycat si reca in paese a fare compere e viene dileggiata dai paesani e additata come stramba e certi suoi discorsi e pensieri fanno sorgere il sospetto che nella sua testa ci sia qualche "spiffero", la sorella maggiore si occupa della casa, dai lavori domestici alla cucina mentre lo zio Julian dalla sua sedia a rotelle alterna momenti di lucidità a vaneggiamenti e intanto scrive la storia della famiglia e di quanto accadde in quel famigerato giorno in cui molti perirono e lui si salvò miracolosamente rimanendo però invalido per gli effetti del veleno.
Scopriremo che ad essere sospettata dei delitti , ma senza mai essere ritenuta colpevole, fu Constance non a caso in paese si canticchiano inquietanti filastrocche :
"Merricat, disse Constance, tè e biscotti, presto vieni”
“Fossi matta, sorellina, se ci vengo m’avveleni”.
“Merricat, disse Connie, non è ora di dormire? In eterno, al cimitero, sottoterra giù a marcire”.
Nonostante le malevole insinuazioni dei paesani , il dileggio costante e i pettegolezzi la vita a Blackwood Manor va avanti senza particolari sussulti in un microcosmo di affetti familiari fuori dal tempo e dal mondo esterno con cui gli unici contatti , a parte le spedizioni in paese per le compere sono le abitudinarie e superficiali visite di cortesia che ricevono da una vicina più interessata a curiosare che alla sorte delle fanciulle.
A rompere gli equilibri arriva all'improvviso un estraneo o quasi , il cugino Charles, uno sfaccendato impiccione che porta scompiglio nella regolare monotonia della casa.
Non ci vorrà molto a capire che Charles punta al patrimonio delle cugine al di là dei proclami di volersi prendere cura di loro, si installa in casa loro e ci vive come se fosse sempre stata casa sua, approfittando dell'ospitalità di Constance della quale pare anche vagamente invaghito.
Fin da subito tra lui e Mary scocca una reciproca antipatia, la giovane immagina vari modi per liberarsi della sua ingombrante presenza , si scoprono altri strani comportamenti della giovane e qui si rafforza la convinzione che sia mentalmente instabile ma il modo lieve con cui viene argomentata la follia e alcuni passaggi inducono il lettore a domandarsi chi sia davvero pazzo o se lo siano tutti.
In mezzo a tutto Constance sembra essere la custode di Mary, la asseconda in certe farneticazioni, finge di non sentire o non vedere alcune cose come a proteggerla amorevolmente dalla durezza della realtà.
In seguito ad uno dei comportamenti folli di Mary la situazione precipita e abbiamo coinvolto tutto il paese in quella che diventa per qualche ora una piccola caccia alle streghe che si trasforma in breve tempo in rimorso da parte dei persecutori.
Il finale è a dir poco inquietante e malinconico e svela tutto relativamente agli eventi di quel giorno in cui gran parte della famiglia Blackwood venne sterminata.
Non aspettatevi un horror a tinte forti , non è così e non ci sono particolari colpi di scena, la bellezza del romanzo sta nelle atmosfere, nelle cose lasciate intuire e nell'inquietudine che aleggia per tutto il racconto.
Una bellissima storia di amore fraterno e follia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ciao, Andrea. la tua bella presentazione mi ha incuriosito. Sicuramente un libro d'atmosfera.
Visto il seguito che ha avuto, direi di eleggerlo libro dell'anno per Qlibri 2020 :-)

Lo prenderò anche io.
In risposta ad un precedente commento
andrea70
15 Gennaio, 2021
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Emilio, si decisamente un romanzo d'altri tempi molto d'atmosfera ma per niente noioso.
In risposta ad un precedente commento
andrea70
15 Gennaio, 2021
Segnala questo commento ad un moderatore
Anche per me è stata una specie di rivelazione pur avendo letto "l'incubo di Hill House", questo è meno opprimente
4 risultati - visualizzati 1 - 4

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Incastrati
Identità sconosciuta
Intermezzo
Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'uomo che morì due volte
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale