Dettagli Recensione
Apparente Mente
L’orsetto della bambina muove il capo rispondendo sì o no, mentre le manine spingono a fatica le parole mute attraverso di lui.
Avvolti i fianchi snelli in calzoni sartoriali aderenti, un’abile psichiatra inforca gli occhiali e si prepara ad accogliere il paziente successivo, in primo piano la foto della famiglia sorridente che tutti si aspettano lei abbia.
La detective Kim Stone spalanca i grandi occhi neri che invece vorrebbe serrare, di fronte a quei filmati, mentre i fantasmi del passato rischiano di minare di nuovo il suo fragile equilibrio; sfreccia sulla moto inseguendo l’istinto che si accanisce su una pista, pur senza l’ombra di una prova.
E’ balordo, nessuno lo considera perché è un solitario e non ama le persone. Kim avverte il calore del suo piccolo corpo e si illumina davanti al buio box del canile, andiamo a casa Barney.
Angela Marsons invece non sbaglia un colpo, ogni suo thriller è una piacevole compagnia.
Perfetti gli ingranaggi e corposa la trama, la narrazione scivola fluida e avvincente. La figura dell’agente Stone è sempre accarezzata da una penna che sa sviscerare le personalità dei suoi personaggi, creando un rapporto empatico col lettore. In edizioni molto economiche, pagatemi oro ma non vi scriverò mezzo motivo per non consigliare anche questo romanzo dell’autrice inglese.